Home Fiction “DOC, regia di Renè Ferretti”: la goliardia su Wiki nel nome di Boris

“DOC, regia di Renè Ferretti”: la goliardia su Wiki nel nome di Boris

DOC – Nelle tue mani come Gli occhi del cuore: anonimi “genii” ritoccano la pagina Wikipedia della fiction con Luca Rrgentero.

pubblicato 19 Luglio 2020 aggiornato 29 Agosto 2020 23:11

Doc – Nelle tue mani è una serie televisiva italiana del 2020 diretta da Jan Maria Michelini, Renè Ferretti e Ciro Visco“: così si è potuto leggere su Wikipedia (al momento della stesura del post è ancora così) nel primo pomeriggio di domenica 19 luglio 2020. Se vi sembra che ci sia qualcosa ‘di troppo’ non avete torto: tra i nomi dei legttimi registi della serie medical di Rai 1, con Luca Argentero protagonista, spunta anche quello di Renè Ferretti, noto agli appassionati di fiction per essere invece “il genio” dietro a un’altra serie medical, Gli Occhi del Cuore

Parliamo ovviamente della fittizia fiction al centro di Boris, serie cult ormai conclusa da un decennio tornata in grande auge per la riproposizione su Netflix e che proprio oggi torna disponibile on demand anche su Sky. E il ‘caso’ vuole che sempre oggi, domenica 19 luglio, cada il primo anniversario della morte di Mattia Torre, tra gli ideatori e gli sceneggiatori di questa metafiction che ha fatto scuola.

Nel leggere su Wikipedia , quindi, il nome di Renè Ferretti come regista di DOC – Nelle tue mani sembra facile pensare a una trovata goliardica ‘in onore’ all’indimenticato autore, tra i più brillanti non solo della sua generazione, scomparso un anno fa a soli 47 anni. Una trovata goliardica dalle mille letture, che si aggancia alla fine delle riprese della prima stagione di Doc – Nelle tue mani – interrotta per il COVID e ora completata – e che crea un suggestivo ‘ponte’ tra due prodotti di genere e anche connotazioni di senso che faranno sorridere molti. Forse non la casa di produzione della serie di Rai 1, ecco.

Se sia davvero un omaggio a Mattia Torre non è certo detto, ma ci piace pensarlo. E l’autore non può che meritare un bel “GENIO!” alla Renè.