Home Nomine Rai a rischio rinvio. Il dg Masi rende pubblico il dossier sul caso Sky: “Se restassimo perderemmo 500 mln”

Nomine Rai a rischio rinvio. Il dg Masi rende pubblico il dossier sul caso Sky: “Se restassimo perderemmo 500 mln”

E’ previsto per oggi alle 15 – salvo rinvii, chissà perché già nell’aria (il dg Masi, indisposto dopo un intervento chirurgico, ha già annullato una conferenza stampa in mattinata che avrebbe dovuto chiarire alcuni punti relativi all’uscita della Rai da Sky) – il Consiglio d’Amministrazione che dovrebbe risolvere le questioni relative alla Radiofonia, a Rai

3 Agosto 2009 11:19

Skrai E’ previsto per oggi alle 15 – salvo rinvii, chissà perché già nell’aria (il dg Masi, indisposto dopo un intervento chirurgico, ha già annullato una conferenza stampa in mattinata che avrebbe dovuto chiarire alcuni punti relativi all’uscita della Rai da Sky) – il Consiglio d’Amministrazione che dovrebbe risolvere le questioni relative alla Radiofonia, a Rai Corporation e alla vicedirezione di Tg1 e Raiuno. Vi terremo aggiornati.

Intanto, tornando a Masi, il dirigente di viale Mazzini ha annunciato di voler rendere pubblico il dossier sul caso Sky, redatto insieme al vice dg Giancarlo Leone. Tale documento – come riporta il Messaggero – valuta, sì, intorno ai 50 milioni di euro all’anno la perdita immediata per le casse della tv di Stato, con l’uscita dalla piattaforma di Murdoch; niente in confronto, però, ai 500 milioni che si brucerebbero in tre anni restando su Sky. Prosegue Il Messaggero:

Come si arriva a questa cifra? Secondo Rai, Sky potrebbe approfittare del progressivo spegnimento del segnale analogico per passare al digitale terrestre facendo il pieno di abbonati. Di qui al 2013, anno in cui il digitale terrestre entrerà a regime completamente, Sky, secondo viale Mazzini, potrebbe arrivare a 9 milioni di abbonati, quasi il doppio di quelli attuali. Un risultato che ne porterebbe lo share alle soglie del 17 per cento. A quel punto la pay tv, già primo network italiano per fatturato, sempre secondo il dossier, guadagnerebbe ascolti su tutto il proprio bouquet di canali, togliendo alla Rai dai tre ai quattro punti di share, con una perdita di introiti pubblicitari superiore appunto ai 500 milioni di euro, anzi tendenzialmente verso i settecento.

Discorso simile per Mediaset che punterà moltissimo sull’offerta di pay tv sul digitale terrestre. Come soluzione momentanea, sia la Rai che il Biscione cripteranno su Sky gli eventi per i quali non dispongono dei diritti extra italiani, quali partite di calcio e telefilm.

Rai 1