Home Serie Tv I Bastardi di Pizzofalcone non sono così bastardi: hanno bisogno di tempo per rivelarsi al pubblico

I Bastardi di Pizzofalcone non sono così bastardi: hanno bisogno di tempo per rivelarsi al pubblico

Il liveblogging della puntata del 09 gennaio 2017 de I Bastardi di Pizzofalcone, la serie tv di Raiuno con protagonista Alessandro Gassmann nei panni di un ispettore di un commissariato destinato a chiudere

pubblicato 9 Gennaio 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:48

I Bastardi di Pizzofalcone, in fondo, non sono così bastardi: la versione televisiva dei romanzi di Maurizio de Giovanni sarebbe potuta suonare molto più audace con un titolo del genere. Invece, per coerenza con la rete e con gran parte delle sue fiction, il poliziesco ambientato nel centro di Napoli è uno strano ibrido tra tradizione e contemporaneità.

Di tradizionale c’è l’elemento poliziesco, con le indagini del commissariato che scorrono appassionando il pubblico, ma senza risultare davvero accattivanti, seguendo un filone piuttosto classico che sicuramente farà piacere agli amanti del genere. Di originale, invece, c’è la composizione stessa del Commissariato, la vera scommessa della fiction di Raiuno.

Un gruppo di reietti, capitanati da un ispettore capace ma deluso dalla vita, di fronte ad un’ultima occasione per dimostrare agli altri, e soprattutto a loro stessi, di non essere come sono stati definiti, ovvero degli incapaci pieni di problemi. E’ su questo secondo filone che I Bastardi di Pizzofalcone, forse un po’ prevedibilmente, rende di più, offrendo al pubblico una gamma di ruoli se non del tutto insolito (il poliziotto rude ma capace non è certo una novità) sicuramente ben miscelati in un contenuto che non si prende troppi rischi.

Bisognerà evidentemente attendere i prossimi episodi per scoprire meglio quali sono i loro segreti e, soprattutto, se riusciranno a dare una svolta alle loro carriere. L’idea che ci si può fare dal primo episodio è che la serie tv di Carlo Carlei voglia prendersi il tempo necessario per farsi apprezzare dal pubblico, e far diventare i Bastardi del titolo dei beniamini di chi ama il poliziesco.

In sei episodi la fiction ha così il compito di alzare l’asticella e concentrarsi di più su di loro invece che sui casi, trasformando questi ultimi in un modo per far conoscere meglio il team di Lojacono. Per ora, i Bastardi di Raiuno preferiscono farsi notare poco, ma sembra abbiano ancora tanto da dire.

  • 21:28

    Lojacono sta per essere trasferito da Agrigento a Napoli, a Pizzofalcone. Non l’ha mai sentito nominare.

  • 21:30

    Arrivato a Pizzofalcone, Lojacono riprende Guida per come si presenta.

  • 21:31

    Palma presenta l’organico a Lojacono, che però durerà poco: il commissariato chiuderà il 31 dicembre. Il gruppo deve solo sbrigare le pratiche burocratiche.

  • 21:32

    I poliziotto allontanati, i “bastardi”, avevano venduto alla camorra la droga da loro sequestrata.

  • 21:34

    Lojacono prova a chiamare la figlia Marinella, che però non risponde.

  • 21:35

    Letizia, proprietaria della trattoria dove mangia, consiglia a Lojacono di conoscere la città.

  • 21:36

    Aragona informa Lojacono, poco interessato in realtà, del passato dei suoi nuovi colleghi. Ma su di lui non è riuscito a trovare niente.

  • 21:37

    E’ lui stesso a a fugare ogni dubbio: avrebbe passato informazioni alla mafia. Il tempo per riflettere è poco: chiamano per omicidio e, nonostante gli ordini di Palma, Lojacono si reca sul luogo del delitto.

  • 21:39

    Il portiere dello stabile in cui è avvenuto il delitto accompagna Lojacono ed Aragona all’appartamento.

  • 21:40

    La vittima è Cecilia De Santis, una donna benestante, moglie di un notaio. I due ascoltano la testimonianza della sua cameriera: il marito della donna è a Sorrento per lavoro.

  • 21:42

    Lojacono osserva le ferite sul corpo.

  • 21:42

    Trova per terra una palla di vetro, che potrebbe essere stata usata come arma del delitto.

  • 21:43

    Il Vicequestore Di Vincenzo rimprovera Lojacono per aver risposto alla chiamata, davanti alla Pm Laura Piras. Per l’ispettore non si tratta di una rapina, perchè la vittima indossa ancora un anello prezioso, ma manca dell’argenteria.

  • 21:47

    Palma non gradisce l’uscita di Lojacono, che deve seguire casi meno complicati, come quello raccolto dalla Calabrese, di una donna che vede delle strane figure di fronte alla sua casa.

  • 21:48

    La Di Nardo e Romano si recano dalla donna che ha fatto la segnalazione: secondo lei c’è una donna che viene tenuta prigioniera in casa. I due sono scettici, ma vanno comunque a controllare.

  • 21:50

    Effettivamente, la donna non li fa salire, dicendo di non avere bisogno di aiuto.

  • 21:55

    Lojacono vorrebbe riposare, ma la vicina di casa mette la radio a palla.

  • 21:56

    Laura, rimasta colpita da Lojacono, cerca informazioni su di lui.

  • 21:58

    Il Pm decide di incontrarlo, perchè anche lei crede che il caso della De Santis non sia legato ad una rapina.

  • 21:59

    Per l’ispettore, l’assassino conosceva la vittima: ha avuto tutto il tempo necessario per prendere la palla di vetro e colpirla.

  • 22:00

    Anche il Questore è certo che non si sia trattato di una rapina. Ora il caso è affidato al Commissariato. Uscito Lojacono, assicura a Palma una promozione dopo la chiusura di Pizzofalcone.

  • 22:03

    Anche Palma scopre il motivo per cui Lojacono è stato trasferito: Monaco, il suo distributore di benzina, era un pentito che ha fatto il suo nome.

  • 22:04

    La Piras scopre, a differenza di quanto credeva Lojacono, che la De Santis si faceva regalare le palle di vetro, e che non viaggiava. Per Lojacono la donna conosceva l’assassino, ma non crede che sia un amante.

  • 22:06

    Pisanelli trova, grazie a delle fonti, l’argenteria sparita dalla casa della vittima.

  • 22:07

    Il gruppo prova a ragionare su cosa sia successo.

  • 22:08

    L’ispettore ed Aragona vanno a parlare con il notaio Fusco. L’uomo ammette che era a Sorrento dall’amante.

  • 22:11

    I due interrogano anche De Lucia, autista del notaio e della moglie.

  • 22:12

    Marina, un’impiegata dall’ufficio nota che una volta i due avevano litigato.

  • 22:14

    Romano e la Di Nardo tornano nella casa della donna che non ha voluto aprirgli, Nunzia Scarlatti, ma questa volte le apre. Con la donna c’è il proprietario, l’architetto Germano Brasco. L’uomo non trova nulla di strano nel fatto che la ragazza non esca di casa.

  • 22:17

    Lojacono confida a Tiziana che la Piras è un po’ troppo austera, un po’ “tiratella”.

  • 22:18

    Marina chiama Aragona, per parlargli della De Santis: sa chi è l’amante del notaio, è Iolanda Russo, commercialista e fiscalista che ha conosciuto l’uomo un anno prima.

  • 22:25

    Fusco ammette la relazione con Iolanda, che lo raggiunge: nessuno li avrebbe visti a Sorrento.

  • 22:28

    Romano e la De Nardi vanno dalla madre di Nunzia, che sta traslocando, guarda caso in una casa della ditta Brasco.

  • 22:29

    L’uomo accusa la famiglia di aver venduta la ragazza, scatenando una lite.

  • 22:30

    Pisanello, intanto, lavora su una serie di suicidi, convinto che si tratti di omicidi.

  • 22:32

    Nunzia dice alla Di Nardo che ha tutto ciò che vuole da Brasco, con cui ha dei rapporti sessuali.

  • 22:33

    La ragazza si mostra nuda alla poliziotta, che s’imbarazza, anche quando la bacia. Ma Nunzia le dice di andarla a trovare ogni tanto.

  • 22:38

    Sonia, la ex di Lojacono, chiama per dirgli che è indietro con i pagamenti. Ma lui vorrebbe sentire Marinella.

  • 22:39

    Pisanelli va a scambiare due chiacchiere con fra Leonardo: anche lui crede che quella del killer sia una fissazione.

  • 22:42

    Il capo della Scientifica, Rosaria Martone, ha rilevato che sulla palla di vetro e sull’argenteria non ci sono altre impronte se non quelle della De Santis. Fusco, invece, aveva prenotato per una vacanza quattro giorni prima del delitto. Non solo: l’uomo aveva spedito una mail alla moglie, che poi aveva cancellato, in cui le ha scritto che aveva un’amante e di volere il divorzio.

  • 22:44

    Fusco ricorda la mail, ma non di aver prenotato una vacanza. Eppure, è stata pagata con la carta di credito dello studio.

  • 22:46

    A cena dai suoi, la Di Nardo parla di un fidanzato, Ernesto.

  • 22:47

    Romano, invece, ha ancora problemi con la rabbia, anche con la compagna.

  • 22:49

    Lojacono ed Aragona seguono Iolanda in una clinica, dove scoprono che la donna è incinta. Fusco lo sa, ma non voleva che Cecilia soffrisse.

  • 22:50

    Il Questore fa pressione su Lojacono e Palma per avere risposte.

  • 22:53

    Il team è convinto che il colpevole sia Fusco, che ha ucciso la moglie durante una lite. Ma Lojacono non è convinto.

  • 22:55

    Di fronte ad un vassoio di babà, come capita a tutti, Lojacono ha un’illuminazione: corre a casa della De Santis per osservare la palle di vetro. Crede che quella che ha ucciso la donna non fosse presente nella sua collezione.

  • 22:57

    La cameriera conferma il suo dubbio. Quindi le è stata regalata dall’assassino.

  • 23:00

    Aragona continua a mentire su dove dorma: fa credere all’ispettore che stia in una pensione, ma in realtà va in un albergo a cinque stelle.

  • 23:01

    Lojacono ed Aragona trovano il negozio dove è stata comprata la palla di vetro: si fanno die il nome di chi l’ha comprata.

  • 23:02

    I due vanno a prendere De Lucia: è stato lui ad uccidere la De Santis.

  • 23:04

    L’autista rivela di essersi innamorato della De Santis, di essere stato lui a prenotare il volo, sperando che lei accettasse la sua proposta.

  • 23:05

    De Lucia si era dichiarato alla donna, che lo ha respinto: lui, così, l’ha colpita.

  • 23:06

    Fusco riceve via posta la risposta della moglie, che era d’accordo con il divorzio.

  • 23:08

    Il Questore tiene una conferenza stampa per chiudere il caso.

  • 23:11

    Il Commissariato decide di festeggiare con una cena, ma Romano aspetta la compagna a casa.

  • 23:12

    Pisanelli, invece, vorrebbe restare a casa con la moglie. Ma in casa non c’è nessuno, parla da solo.

  • 23:13

    La Di Nardo si convince ad andare da Nunzia, ma davanti al portone cambia idea.

  • 23:15

    In pizzeria ci sono solo la Calabrese e Palma. Quest’ultimo riceve una telefonata dal Questore: Pizzofalcone è diventato un Commissariato a tutti gli effetti.

  • 23:17

    Lojacono viene svegliato ancora dalla vicina di casa. La puntata finisce.

I Bastardi di Pizzofalcone, puntata 09 gennaio 2017: anticipazioni

Raiuno si butta in un’altra trasposizione televisiva di una saga letteraria italiana di successo: I Bastardi di Pizzofalcone, in onda da questa sera alle 21:25 (la seconda puntata andrà in onda domani), è infatti la fiction tratta dall’omonima serie di romanzi scritti da Maurizio de Giovanni, ambientati in una Napoli contemporanea in cui i protagonisti hanno tutti un duro passato e sono in cerca di un cambiamento.

In particolare, la prima stagione della fiction, composta da sei episodi, è tratta dai libri “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Gelo” e “Buio”. Altri tre episodi, invece, contengono una sceneggiatura inedita, scritta da Silvia Napolitano, Francesca Panzanella e dallo stesso de Giovanni, che sono anche autori del soggetto di serie e dei soggetti di puntata, per la regia di Carlo Carlei.

La fiction parte quando l’ispettore Giuseppe Lojacono (Alessandro Gassmann), soprannominato “Il Cinese” per i suoi tratti orientali, viene trasferito da Agrigento a Napoli, con l’accusa di aver passato delle informazioni alla mafia. Un’accusa che lo fa allontanare anche dalla moglie Sonia e dalla figlia Marinella. A lui il commissario Luigi Palma (Massimiliano Gallo) affida la gestione del commissariato di Pizzofalcone.

Non si tratta di un commissariato come tutti gli altri: dopo l’allontanamento di quattro poliziotti, accusati di corruzione, Pizzofalcone è destinato alla chiusura. Palma, a cui viene promessa una promozione, deve gestirne la pratiche burocratiche, e chiede a Lojacono di comporre una squadra che tenga aperto ancora per pochi mesi il commissariato.

A Pizzofalcone arrivano, così, poliziotti che vengono allontanati altrove in quanto considerati mine vaganti o poco raccomandabili: Francesco Romano (Gennaro Silvestro) ha problemi di gestione della rabbia, e spesso ha rischiato di essere denunciato; Alex Di Nardo (Simona Tabasco) è una brava poliziotta, ma una volta ha sparato un colpo di pistola che ha rischiato di uccidere il suo capo e Marco Aragona (Antonio Folletto), raccomandato agente, razzista e sbruffone. I tre si aggiungono ai due veterani del commissariato, Giorgio Pisanelli (Gianfelice Imparato), memoria storia del distretto che nasconde un segreto ai colleghi ed Ottavia Calabrese (Tosca d’Aquino), operatrice informatica ma anche moglie e madre di un figlio autistico.

Quando Lojacono, contravvenendo agli ordini di Palma, inizia ad indagare sull’omicidio della moglie di un notaio, la squadra rivela doti e capacità investigative inedite, suscitando l’attenzione del Pm Laura Piras (Carolina Crescentini), affascinante anche da Locajono che, a sua volta, è diviso dall’attrazione per lei e quella per Letizia (Gioia Spaziani), proprietaria della trattoria dove spesso mangia.

I Bastardi di Pizzofalcone, prodotto da Rai Fiction e da Clemart, ci porta dentro una Napoli inedita per la fiction, quella del centro città, dove panorami suggestivi fanno da sfondo a storie di omicidi brutali e, soprattutto, a quelle dei protagonisti, ognuno dei quali deve dimostrare a sé stesso di saper valere. La direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, durante la conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza dell’ambientazione:

“Questa storia racconta una Napoli totalmente inedita, non della malavita, ma la Napoli capitale, con luoghi bellissimi ma anche poveri e nascosti”.

Per de Giovanni, inoltre, la Napoli di questa serie non racconta la criminalità organizzata, differenziandosi da altre produzioni:

“Ho scelto di raccontare Napoli senza parlare di criminalità organizzata, perché è un tema che io conosco poco. Ma anche perché Napoli ha in sé tante rotte interessanti da raccontare. Io racconto l’aspetto dei contrasti tra i tanti strati sociali che la abitano”.

Ma l’altra particolarità della serie, secondo il regista, vuole essere il tono internazionale:

“Avendo ammirato di recente molte serie americane che ormai hanno raggiunto qualità e spessore di gran lunga superiori a quello che Hollywood produce per il grande schermo, ho deciso di adottare per I Bastardi un linguaggio visivo che fosse il più ‘internazionale’ possibile. La serie ha sicuramente uno stile unico e inconfondibile, ma ho scelto di personalizzare il tono di ognuno degli episodi della serie come se fosse un film a sé, dato che ciascuno di essi racconta uno spaccato particolare di una realtà complessa e sfaccettata. Napoli diventa così lo sfondo perfetto per un gioco di destini in cui, così come nella vita, tragedia e commedia si intrecciano e si alternano senza soluzione di continuità, creando contrasti, aspettative, intrighi e suspense”.

Le due sceneggiatrici, infine, si dicono contente di aver lavorato con l’autore dei libri, con cui hanno espanso il mondo dei personaggi:

“Avere Maurizio con noi ci ha garantito che i suoi personaggi facessero il salto dalle pagine dei romanzi alle pagine delle sceneggiature conservando la loro verità. E ci ha anche permesso di scoprire nuove trame, nuovi sviluppi delle loro vite: siamo andate avanti con loro, abbiamo vissuto con loro. Ci siamo trovate anche a scrivere tre episodi senza un romanzo alle spalle: in questi casi la storia è nata dalle intuizioni fulminanti di Maurizio, da un ping pong divertente, a volte complicato, a volte anche faticoso. Abbiamo scritto e riscritto, buttato e salvato, come è normale fare. Abbiamo litigato e ci siamo divertite, abbiamo lavorato tanto e ci abbiamo messo l’anima. Vorremmo che tutto questo si vedesse, che arrivasse al cuore degli spettatori così come i romanzi hanno raggiunto quello dei lettori. Vorremmo anche che tutti quelli che vedranno la serie si affezionassero come ci siamo affezionate noi a Lojacono, a Laura Piras, ad Aragona e a Ottavia, al commissario Palma e a Pisanelli, ad Alex e a Romano. E, naturalmente, a Napoli”.

I Bastardi di Pizzofalcone, puntata 09 gennaio 2017: come vederlo in streaming

E’ possibile vedere I Bastardi di Pizzofalcone in streaming sul sito ufficiale della Rai, mentre da domani sarà possibile vederlo nella sezione Rai Replay.

I Bastardi di Pizzofalcone, puntata 09 gennaio 2017: Second screen

Si può commentare I Bastardi di Pizzofalcone su Twitter, usando l’hashtag #IBastardiDiPizzofalcone.