Home Carlo Freccero: E se chiudono Virus per chiudere Ballarò prima del referendum?”

Carlo Freccero: E se chiudono Virus per chiudere Ballarò prima del referendum?”

Chiudere i talk di prime time in campagna elettorale. Lo dice Freccero, secondo cui “si parla di referendum con la scusa delle Amministrative”

pubblicato 24 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:28

Le teorie sulla tv di Carlo Freccero hanno sempre un loro fascino. E lui sa bacchettare i poteri forti come pochi. Intervistato da Il Fatto quotidiano il consigliere Rai commenta così la chiusura di Virus:

“Ho molta stima della direttrice di Rai2 Dallatana. Non vorrei, però, che la decisione di chiudere Virus abbia come obiettivo la chiusura di Ballarò. Uno a destra e uno a sinistra. Non è che si vuole rimandare l’inizio dei talk show politici del prossimo anno a dopo il referendum? E’ solo un sospetto. Molto strano, per esempio, che il vertice Rai ancora nulla abbia fatto sull’informazione e sui Tg. Spostare in là una questione significa che non la si vuole affrontare”.

Sul potere mediatico di Renzi ha aggiunto:

“Il premier e i suoi sono abilissimi nell’occupazione della tv di stato, più di Berlusconi. E l’attitudine alla propaganda ha a che fare col fascismo. La maggioranza sta subdolamente utilizzando la campagna per le Amministrative – di cui a Renzi non frega nulla – per parlare del voto di ottobre. E’ una tecnica molto raffinata per aggirare la par condicio. Una vera occupazione della tv da parte di Palazzo Chigi. Servono regole e, visto che si tratta di tema referendario, il tempo non deve essere tripartito tra governo, maggioranza e opposizione, ma tra i sostenitori del Sì e del No, 50% ciascuno”.

Di Giorgio Napolitano ospite da Fazio Freccero ha detto che “senza più essere Presidente della Repubblica, ha usato in modo surrettizio il suo libro per fare campagna per il Sì e gliel’hanno lasciato fare. Anzi, parlava come se il Sì avesse già vinto”.

Sulla Boschi ospite da Lucia Annunziata, invece, dice che “non è un caso che quando vanno in tv pretendono le interviste a due, i farcia a faccia, che sono più semplici, senza scendere mai nell’agone del talk show. All’università, davanti alle osservazioni di uno studente, è andata nel pallone. Quell’episodio dimostra chiaramente come i ministri di questo governo non siano abituati al confronto”.

L’ha detto lui.

Rai 1