Porta a porta, prima puntata 7 settembre 2015: a Vespa occorreva un nome, a Renzi una vetrina. Lo spot elettorale prima, il promo fiction a notte fonda

Anteprima: Bruno Vespa annuncia l’ospite, Matteo Renzi, e i temi. Poi dà appuntamento a dopo l’edizione del Tg1 flash. A tra poco.

Con la consueta sigla tutto è pronto per una nuova, lunga stagione di Porta a porta. La cosiddetta Terza Camera.

Si parte subito con l’ultima trovata del Governo Renzi, che rimanda al berlusconismo,: l’abolizione della tassa sulla prima casa. Corsi e ricorsi storici. “Cambiato idea? No, ho visto che l’economia va un po’ meglio” precisa il premier.

Renzi: “Anno decisivo per le sanzioni alla Russia sarà il 2016”. Intervista che nulla aggiunge alla moltitudine di interviste rilasciate da Renzi. Ed ecco che puntuali come l’influenza stagionale si finisce sugli 80 euro. Se propaganda deve esserci non può che essere fatta a Porta a porta.

Il massimo del pungolare di Vespa: “Non è che poi la tassa sulla casa ce la rimette in altro modo?”

Renzi è un fiume in piena di proclami: “Aggrediremo le partecipate. Non vogliamo aggredire solo quelle in perdita. Ridurre e semplificare”. Vespa chiede dei progetti per il Mezzogiorno e lì Matteo sciorina dati fumosi. Poi gli chiede dei contratti a tempo determinato diventati a tempo indeterminato col Jobs Act e che formano il dato Istat: “Oggi c’è qualche ragazzo che ha un posto fisso e non precario”. Anche gli appunti del conduttore li abbiamo già sentiti da Giannini, Gruber, Porro.

“Questione di giustizia eliminare la tassa sulla prima casa” afferma Renzi. Il nuovo spot.

Tema pensioni. Renzi: “In tanti hanno messo male le mani sulle pensioni. Oggettivamente dobbiamo trovare meccanismo per cui chi vuole andare in pensione prima rinunci a un po’ di soldi”. Siamo sicuri che Renzi abbia ancora l’appeal televisivo del 2014? “L’Imu e la Tasi dal e nel prossimo anno non si paga”. Spottone bis. Renzi lo chiama ‘messaggio di tranquillità’.

Per Renzi gli italiani hanno fatto una settimana di vacanza in più. Io davvero sono esausto e non è solo per l’ora.

Anche il buon Vespa cede alla moda dell’Esclusiva. Nella fattispecie la storia di una migrante che ha partorito un bimbo a bordo di una motovedetta. Un tocco di infotainment non guasta mai. Ester Terry scappa dalla Nigeria. In Libia, dopo soprusi, si è imbarcata. Il marito, per mancanza di soldi, è rimasto in patria. Renzi ringrazia i soccorritori, Vespa retorico: “Meriterebbero Nobel per la pace” e giù applauso.

Ad ogni S pronunciata con annesso fischio dal premier il rischio otite è sempre più vicino. Si affronta il tema dell’immigrazione. Ma i cronisti politici possono tranquillamente rifarsi alle vecchie interviste, sempre gli stessi discorsi.

Anche Vespa, come a Otto e mezzo, cita la foto di Aylan come simbolo del cambio dell’atteggiamento nei confronti del problema. “Guardate la foto di Aylan vivo, la foto del tir dove muoiono asfissiati o la nave. E’ stata la foto? Non lo so. Ma Angela Merkel si è convinta che l’Europa non può essere solo spread o austerity, ma un’ideale”. “Quanti ne possiamo accogliere” chiede Vespa pescando dalle domande su Twitter.

Servizio sull’esodo di siriani diretti dalla Siria alla Germania e all’Austria, ma bloccati al confine sbarrato dell’Ungheria.

Renzi, interrogato sulla possibilità di un intervento militare dell’Italia contro l’Isis in Siria, risponde: “In Siria c’è Assad che controlla 1/6 del territorio. L’Italia non partecipa a iniziative come quelle studiate da Francia e Inghilterra. Iniziative spot non servono. Spero che prossima assemblea Onu possa essere occasione di portare qualche contributo”.

Vespa cita il galateo che Francia e Germania non rispetterebbero nel procedere da soli. “Non c trovo niente di male se poi vengono sulle nostre posizioni. Noi la nostra posizione la teniamo, l’Italia è stata seria e vorrei che fossero orgogliosi gli italiani”. La poca pubblicità fa dilagare Renzi, Vespa “fa quel che può”..

Renzi: “Ci sono tanti anti-Renzi: Rossi, Emiliano, Bersani, D’Alema. giusto così, poi chi vince vince. Non ho paura di perdere la seggiola. Ci stiam provando”. “A perderla?” chiede Vespa, nell’unico guizzo apprezzabile della serata.E giù elencazione di tutti i ‘contestatori’ di Renzi, dai sindacati agli insegnanti.

Vespa chiede della tutela del made in Italy e Renzi prima pensa a fare del trionfalismo sull’Expo. Poi “Il vino italiano meno esportato di quello francese. Me rode” e il conduttore non contiene la sua ilarità per l’espressione romanesca del premier.

In chiusura Vespa chiede al premier di adoperarsi per il caso di Chico Forti: “Vicenda complicata, non l’abbandoniamo”. Pubblicità poi “su quella sedia Vanessia Incontrada”.Manco il tempo di assimilirare Anna e Yuseff andato in onda stasera. “Andiamo a migliorare” chiosa ironico Renzi. Stretta di mano finale.

L’annunciata divisione del programma in due blocchi con temi diversi è realtà. Accoglienza calorosa per Vanessa Incontrada. Poi la regista Cinzia TH Torrini.

Incontrada: “In Tunisia ci siamo trovati bene, ci hanno trattato bene. La troupe tunisina era preparata, eravamo protetti”.

Cinzia TH Torrini spiega un po’ la trama. Ma a quest’ora tarda il senso? E via di clip della fiction. Se volevano ‘spingerla’ non è certo all’1 di notte che andava fatto.

Ancora clip della puntata che andrà in onda domani.. Altri 5 min e non sarà più necessario seguire l’episodio di domani sera.

“Come ti guardavano?” chiede Vespa manco la Incontrada non fosse andata a Tunisi, ma su Marte. “Con curiosità” risponde la Incontrada. “Andavi in giro, cosa dicevano?” insiste il conduttore, pruriginoso. Si aspettava un reportage come quello della Innocenzi a Teheran? Mah..

Ancora clip? E’ ufficiale, hanno quasi mandato in onda tutta la seconda puntata di Anna e Yusef. E arrivare alla fine della trasmissione senza addormentarsi diventa sempre più missione da supereroi.

Ultimo servizio dedicato ai 90 anni di Andrea Camilleri e alla festa che hanno organizzato sotto casa dello scrittore. Vespa chiude la prima puntata.