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Scene da un matrimonio fa ciaone a RealTime con I migliori anni di Rete4. Mengacci meglio pensionato che portinaio

Scene da un matrimonio sbarca in prima serata su Rete4 dopo vent’anni, passando da 24 a 110 minuti. La recensione in diretta della prima puntata

pubblicato 25 Agosto 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:43

  • 21.25

    La sigla di Scene da un matrimonio è diventata Il regalo mio più grande di Tiziano Ferro. Mengacci non porta la giacca indossata nell’intro e ha un’aria da pensionato arzillo adorabile. La prima coppia è romanaccia. Promette tutto benissimo.

  • 21.29

    Doriana e Stefano iniziano a parlare del loro matrimonio. Si sposano nella cripta del Divino amore, hanno circa 120 invitati (quasi tutti dello sposo).

  • 21.33

    Stefano e Doriana raccontano come si sono conosciuti. Sono molto genuini, con il contributo di amici e parenti. Il racconto scorre (tra gli autori Federico Lampredi, ex Un due tre stalla).

  • 21.37

    Si parla di toto-abito da sposa. Cominciano le prime prove e le lacrime della mamma.

  • 21.40

    Mengacci cammina in campagna e racconta di quello che ha subito Doriana da piccola… la separazione dei suoi genitori. Tappeto musicale emozionale. Poi nel racconto interviene la mamma.

  • 21.45

    Doriana e Stefano hanno già tre bambine… Tre gemelle bellissime. Una famiglia da Pomeriggio Cinque.

  • 21.55

    Stefano dice di essere all’antica. Ha chiesto la mano di Doriana al suocero Giampiero. Mengacci sempre più ‘Nonno Libero, scansate’.

  • 21.57

    Momento di psicosi. Stefano giustamente si incaxxa perchè ha saputo che alle cinque deve liberare il ristorante per una convention. A quanto pare è una provocazione ad arte per tirar fuori un lato del carattere dello sposo.

  • 22.04

    Momento di prece per il papà di Stefano, “un uomo straordinario” che non c’è più. Gli ha pagato un sacco di debiti.

  • 22.12

    Gli sposi litigano perché Doriana chiama Stefano e lui non gli risponde subito. Lei gli dà dall’egoista.

  • 22.15

    L’addio al celibato di Stefano non poteva mancare. Gli amici cominciano a ingolosirlo… Ma si tratta di un altro scherzo: ad aspettarlo in macchina non sono delle ballerine brasiliane, ma le sue bambine. Di cui lui dovrà occuparsi mentre la futura sposa si fa bella in una spa. Momento Sos Tata.

  • 22.22

    La sposa che si sfoga con Mengacci nel bar di paese. Lui le dà del lei. E’ meravigliosamente retrò.

  • 22.28

    Il padre di Doriana, Giampiero, racconta le aspettative su questo matrimonio a dodici ore dal sì. Momento commovente (con il suocero perfetto con la maglia della salute).

  • 22.24

    La sposa si prepara sulle note di Emma Marrone. Poi il dramma: non è arrivata la macchina.

  • 22.42

    Il taglio del nastro uscendo di casa supertrash.

  • 22.47

    Dopo un’ora e mezza (con rispetto per gli autori che hanno fatto bene il compitino) finalmente l’ingresso in chiesa.

  • 22.56

    Fuga in decappottabile degli sposi, mentre canta Laura Pausini. E’ tutto così straordinariamente plebeo.

  • 23.00

    Tiziano Ferro canta L’ultima notte al mondo e papà Giampiero dice di essersi emozionata perché la figlia gli ha detto ti amo.

  • 23.01

    Alle 23.00 in punto inizia la seconda parte nostalgica, che racconta com’è andato a finire un matrimonio degli anni novanta. Mengacci è tornato a bussare a casa di Ilaria e Giorgio dopo 25 anni, dicendo di ricordarsi benissimo di loro.

  • 23.12

    Ilaria ha lasciato il lavoro da parrucchiera, dedicandosi alla famiglia. Ammazza quant’è debole questa parte, speriamo che l’ascolto non crolli.

  • 23.15

    Ilaria si è dedicata troppo al figlio sacrificando il marito? Scopriamo che sei anni dopo il matrimonio è venuto a mancare il padre di lei. Ah, la vita…

  • 23.22

    Bello il confessionale del figlio Federico: “Non li ho mai visti litigare troppo, se litigavano lo facevano per me”.

  • 23.25

    L’idea del doppio racconto, di matrimoni a cavallo di generazioni, è interessante a livello sociologico. Però la durata inizia a pesare…

  • 23.30

    Mengacci chiede a Ilaria e Giorgio come immaginano la loro vita nei prossimi 25 anni. E il programma termina prima del previsto per fortuna, mentre scorrono in anteprima le immagini della prossima puntata.

Scene da un matrimonio non è più solo il filmino trash delle nozze, con Mengacci che urlava come un arrotino. La Rete4 di Sebastiano Lombardi (il signor Casalegno è il nuovo Freccero, chi l’avrebbe mai detto) conferma di essere diventata bravissima nel restyling di grandi classici dell’artigianato, trasformandoli in modelli produttivi perfetti per una rete che risparmia con la nostalgia. Così, dopo la riesumazione del Maurizio Costanzo Show, si ripete la promozione in prime time di un marchio della seconda serata, opportunamente rimodulato per l’occasione (con tanto di sigla ruffiana di Tiziano Ferro).

Mediaset ha pensato bene di sfruttare le sue risorse artistiche cresciute a pane e emotainment (vedi l’autore Federico Lampredi) per fare un bel ‘ciaone’ a RealTime, ricordandole il suo monopolio sul wedding televisivo. A differenziare Scene da un matrimonio dal regno di Enzo Miccio è il piano della memoria e della famiglia, che prevale sul mero consumismo e sulla seducente fatuità di Real Time.

Così Scene da un matrimonio ritorna su Rete4 per diventare il suo I Migliori anni, per raccontare “semplicemente” i matrimoni di oggi e riesumare quelli di ieri, puntando su un racconto fortissimo a cavallo tra due generazioni.

Se Emanuela Folliero ci aveva provato a raccontare i Matrimoni in salsa docu-reality, facendo flop con un numero zero su Rete4, Mengacci ha saputo raccogliere la sfida vintage mettendoci un’interpretazione degna di Nonno Libero. I suoi raccordi non sono semplici lanci, ma vere e proprie massime sapienziali, quasi che la veneranda età abbia dato al suo personaggio un tocco di signorile rispettabilità in più (rispetto al portinaio berlusconiano che ridacchiava tutto il tempo vent’anni fa). Oggi il Mengacci un po’ pensionato un po’ bocciofilo, con le bretelle intonate alle camicie e lo sguardo arzillo, commuove e fa simpatia, come i Claudio Lippi e i Giancarlo Magalli della Rai.

Così Scene da un matrimonio è veramente un signor esperimento di archeologia televisiva, un docu-reality fatto in casa in cui non importa se il suocero è poco chic con la maglia della salute, perché dietro la romanità un po’ kitsch degli sposi c’è una vita di sacrifici coronata dal giorno più importante della propria vita.

Questa è la nuova forza di Rete4, un canale che – a forza di recitare lo slogan ‘Dalla vostra parte’ – lo sta diventando davvero (mentre Italia1, a forza di fare la finta giovane, è invecchiata peggio). Domani capiremo se il suo target coniugherà lo zoccolo duro di anziani, ovvero i vecchi affezionati al format, e qualche giovanotto che si sarà intenerito mentre un nonnino gli spalancava un po’ di vecchi ricordi.

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Scene da un matrimonio negli anni novanta durava 24 minuti in seconda serata su Canale5. Questa sera Rete4 lo rispolvera con la logica del grande classico spalmato in prima serata monstre, come il Maurizio Costanzo Show, per ottimizzare i costi. D’altronde, la rete diretta da Sebastiano Lombardi ha sperimentato con buon successo “il polpettone docu” che parte alle 21.10 per sconfinare in terza serata, vedi il successo dei programmi di divulgazione di Vincenzo Venuto.

E così Blogo inaugura la sua stagione di liveblogging con la Diretta della prima puntata (di quattro previste), che straborderà oltre mezzanotte, per una durata totale – pubblicità a parte – di ben 110 minuti.

Davide Mengacci, storico conduttore riconfermato al timone, si riprende il monopolio del wedding televisivo, usurpatogli da Enzo Miccio & co, promettendo una serie di novità. Da una parte l’espediente narrativo di un confessionale in stile Gf, per gli sposi e i testimoni. Dall’altra una seconda parte amarcord, in cui il conduttore incontrerà alcune coppie che parteciparono al programma negli anni 90. L’obiettivo è di mostrare, a distanza di 25 anni, come sono cambiati i tempi e gli equilibri di coppia.

La coppia protagonista della prima puntata è quella formata da Doriana e Stefano. Lei 34 anni e di professione fa la commessa, lui 35 anni, ambulante. Vivono a Roma. Vedremo il filmino delle loro nozze e i relativi preparativi, senza contaminazioni factual (almeno così sembra).