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Fiorello ospite a sorpresa a Tv Talk risponde alle critiche

Fiorello interviene a Tv Talk, il programma di Rai Educational condotto da Bernardini, e risponde alle critiche di scarsa innovazione del suo #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend

pubblicato 18 Novembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:52


Fiorello interviene a sorpresa durante la registrazione di Tv Talk e risponde alle critiche che sono giunte “dai blog” (compreso il nostro) per il suo #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend. Lo showman non ha gradito il fatto che qualcuno abbia osato sollevare delle obiezioni in riferimento a quello che è realmente mancato nel programma: qualcosa di nuovo (la lettura offerta da Malaparte, per esempio, provava ad andare più in profondità, suscitando polemiche anche fra i nostri lettori). Lo spettacolo è stato osannato da tutta la stampa specializzata, stampa nella quale Fiorello può contare su tanti amici ed estimatori, e il conduttore sente il bisogno di replicare utilizzando strumenti dialettici davvero odiosi. Leggendo fra le righe poi qualche velata perplessità si poteva scovare anche su alcuni giornali, ma evidentemente Fiore non gradisce lo stile diretto di chi scrive su internet. Vediamo le sue dichiarazioni:

Nessuno aveva intenzione di innovare niente, noi volevamo fare il varietà, cioè una varietà di cose. Secondo me innovare significa fare questo perché non esiste più: adesso è questa la novita. Quando un programma cosi viene seguito da 10 milioni di persone forse i blog che lo criticano dovrebbero rispettare le persone che lo hanno seguito. E’ facile dire da casa che bisogna innovare. La gente credo volesse questo. Non ho ancora capito cosa vuol dire innovare. Dopo di noi io saro’ li sul divano a guardare gli innovatori che arriveranno. Adesso innoveremo: faremo tutta la puntata sulle mani, con i piedi in su e il microfono sotto.

La sostanza qual è? Seguendo il ragionamento di Fiorello (ha avuto successo quindi non se ne può parlare pena mancare di rispetto al pubblico) i film sullo stile di Vacanze di Natale che sbancano al botteghino puntualmente dovrebbero essere tutti esaltati dalla critica? Per noi di TvBlog fra l’altro sarebbe molto complicato “non mancare di rispetto” visto che le nostre recensioni arrivano, di proposito, prima che i dati auditel siano disponibili. Davvero un peccato vedere che un conduttore tanto attento agli strumenti partecipativi come Twitter e più in generale alla rete internet possa essere così piccato se a qualcuno non piace tutto quello che fa.

D’altra parte noi si era perfettamente d’accordo con lui quando nel Febbraio dello scorso anno si dichiarava disinteressato al ritorno in televisione senza che vi fossero precise condizioni.

Rileggiamolo:

Certo che avrei voglia di tornare alla Rai, sono della Rai – anche se sono stato a Sky, e non è escluso che possa fare ancora qualcosa con loro o con Cielo – ma se torno non posso ripresentarmi per fare una cosetta. In Rai devo fare il sabato sera o uno spettacolone da grande budget, coi grandi ospiti: per capirci, un Fantastico tutto nuovo. Se lo ricorda che show era? Ecco, sarei pronto a fare il Fantastico 1 del nuovo millennio, reinventarmelo, rilanciarlo.

Quindi? Cosa c’è di male se qualcuno gli fa notare che di “reinventato” c’è veramente poco?

Non capiamo.

Non capiamo soprattutto tenendo conto che, almeno per quello che ci riguarda, l’abbiamo fatto senza preoccuparci di sottolineare che alcune parti dello spettacolo (vedi la partita a tennis con Djokovic) sono delle riproposizioni nella sostanza o nella forma di sketch già visti nel suo show su SkyUno.

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