Home Fiorello in Rai? “Solo se mi fanno fare Fantastico”

Fiorello in Rai? “Solo se mi fanno fare Fantastico”

Fiorello, one man show per eccellenza, si dichiara disponibile a tornare in Rai con uno spettacolo rispondendo indirettamente alla richiesta del direttore di RaiUno Mauro Mazza che si era detto “in attesa” di un segnale da parte sua, ma pone una condizione precisa. La rinascita di un genere estinto da diversi anni nei nuovi palinsesti

pubblicato 15 Febbraio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:29

Fiorello, one man show per eccellenza, si dichiara disponibile a tornare in Rai con uno spettacolo rispondendo indirettamente alla richiesta del direttore di RaiUno Mauro Mazza che si era detto “in attesa” di un segnale da parte sua, ma pone una condizione precisa. La rinascita di un genere estinto da diversi anni nei nuovi palinsesti ricolmi di reality e talent show: il varietà. Fiorello ha in mente un’idea semplice, rifare Fantastico.

Ai lettori più giovani “Fantastico” dirà poco o nulla, quelli un po’ più avanti con gli anni sanno benissimo a cosa si riferisce Fiorello e soprattutto che implicazioni ha una dichiarazione d’intenti del genere: mettere sul piatto la sua popolarità per dettare l’agenda di un ritorno al passato, ovviamente nel segno di una forte rivisitazione, nell’intrattenimento televisivo. Queste le sue parole nell’intervista a Repubblica in edicola oggi:

Certo che avrei voglia di tornare alla Rai, sono della Rai – anche se sono stato a Sky, e non è escluso che possa fare ancora qualcosa con loro o con Cielo – ma se torno non posso ripresentarmi per fare una cosetta. In Rai devo fare il sabato sera o uno spettacolone da grande budget, coi grandi ospiti: per capirci, un Fantastico tutto nuovo. Se lo ricorda che show era? Ecco, sarei pronto a fare il Fantastico 1 del nuovo millennio, reinventarmelo, rilanciarlo. Poi magari al posto mio, l’anno successivo, lo può condurre un altro. Proprio come successe col Fantastico di Baudo, che è diventato un marchio. Poi c’è stato quello di Boldi e della Laurito, di Celentano, Ranieri, della Oxa. Vorrei rilanciare un prototipo, che poi sarebbe ‘il grande varietà della Rai’, quello classico. Mi piace da morire quel tipo di spettacolo.


Fiorello sembra nostalgico del periodo in cui i suoi show sulla Rai, da Stasera pago io a Stasera pago io: Revolution, e vorrebbe insistere su quella formula, ma facendo le cose ancora più in grande.

Non sarebbe bello riproporlo oggi, ricreare l’attesa del sabato sera in tv? Con la gente che fa la fila fuori dal Teatro delle Vittorie e aspetta le star. Un po’ quello che succedeva con Stasera pago io, quando la strada si riempiva, tutti dietro le transenne per vedere chi arrivava.

Cosa risponderà la Rai? Saranno pronti ad affidarsi a Fiorello per questa sfida?

Rai 1