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Tabloid – Il gossip di cui non c’era bisogno

Tabloid. Scopri il nuovo magazine di gossip di Italia1.

pubblicato 29 Giugno 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 05:21


Tabloid - Censored, la rubrica di Parpiglia

Tabloid – Prima puntata
Tabloid - Prima puntata
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Tabloid e il mondo irreale in prime time. Un mondo di cui si può fare a meno anche da subito.

Barche pazzesche e nozze desiderate e prestigiose, dice l’inviata da Monaco. Censored, pronunciato proprio così, come si scrive, da Parpiglia. Ma è solo un’italianizzazione, eh, un gioco di parole. Le tre belle in studio – e qualcuno che a volte suggerisce, da fuori campo, e si sente perfettamente. La cronaca nera infilata in mezzo al gossip: ormai ci siamo abituati, non fa più testo. Poi però scopri che c’è anche la cronaca giudiziaria mescolata al gossip. Lele Mora, in un servizio che non può fare a meno di ricordare tutte le sue questioni con la giustizia, ma che ha un sapore quasi celebrativo. Come se aver problemi con la giustizia sia, tutto sommato, una cosa di cui parlare al bar: cicatrici da far vedere agli amici, per riderne su dopo che il peggio è passato. E Ruby Rubacuori. Con Parpiglia che più volte usa la parola “notizia”. “La notizia dov’è”? Già. Ce lo chiediamo anche noi. La notizia è che Ruby è incinta. Wow. Ma chi è Ruby? Chi è davvero, intendo. Perché se ne parla? E ancora, calciatori che baciano fidanzate non ufficiali – ravanare nell’intimo dei personaggi pubblici per poi dire che non si deve fare coi politici è di gran moda – e il frigorifero sempre pieno di Lele Mora, con un vecchio Rvm che mostra che da Mora c’erano persino insospettabili (e zack, inquadratura su Maurizio Crozza). Così, almeno, passa il messaggio che in fondo sono tutti uguali.

Spunta, ovviamente, Fabrizio Corona. C’è Alfonso Signorini. Anche qui, a parlarci del matrimonio del secolo. Tutti i temi più abusati degli ultimi mesi, insomma. Senza dimenticare il “lato B” di Pippa (definito, da una voce femminile, Il suo lato migliore) e i commenti sulla “scalata sociale” di Kate che “lascia nello spettatore medio la speranza di potercela fare”, dice Signorini. Esattamente come il Grande Fratello, no?

Ci sono gli oggetti volanti non identificati e persino gli spiriti che infestano i castelli (con un’involontaria imitazione di Vulvia che si prende troppo sul serio).




E’ tutto un gigantesco racconto da rivistaccia da parrucchiera, l’Italia secondo Tabloid. Ma è anche qualcosa di più.

Lo studio con quel glow spinto che rende tutto più finto – per nulla patinato – il prendersi così tanto sul serio mentre si racconta, con lo stesso tono, di preti pedofili, del fantasma di Azzurrina e di Totti che si spalma la crema solare mentre la consorte ha una mutanda brasiliana, lasciano semplicemente interdetti.

D’accordo. Il gossip tira. Ed è per questo che lo subisce – o lo sceglie – il pubblico del pomeriggio. E stava benissimo lì. Ma ora, ora che la televisione – paradossalmente, lo ricordava Santoro ieri sera. E non è che qui si intenda ciò che dice Santoro come il Verbo, per carità, tuttavia lo ricordava in maniera estremamente puntuale e intelligente – avrebbe bisogno di recuperare il contatto con la realtà e di raccontare l’Italia – il mondo – nella sua quotidianità, anche quella scomoda, ecco che arriva Tabloid a mescolare ancora una volta le carte e a parlare di tutto e di più come se niente fosse.

Ecco. In questo senso, il lettore che vorrà farlo, potrà recuperare quel che scrivevo ieri di Tamarreide, un programma che perlomeno ha il gusto per il racconto fatto in un certo modo, in maniera non celebrativa.

Tabloid, invece, non racconta proprio niente. E confonde le acque. Non ce n’era proprio bisogno. O forse, per certi punti di vista, sì?

In un’estate che si preannuncia torrida, Tabloid chiarisce il suo punto di vista: basta parlare di cose importanti, è il momento del mare e della leggerezza. Una leggerezza che somiglia a quella dell’italiano medio, rincretinito da una certa tv, che si getta a mare con le braghe corte facendo un bel tonfo di pancia e alzando una marea di schizzi. Grave? No. Innocuo? Nemmeno.

Fastidioso e fortemente sistemico.

Italia 1