Home Notizie Nando plagiato a Domenica Cinque: “Chiedo scusa agli uominisessuali. Mi sono confidato troppo con le Iene”

Nando plagiato a Domenica Cinque: “Chiedo scusa agli uominisessuali. Mi sono confidato troppo con le Iene”

Il disarmo dell’ignoranza, di chi non ha i mezzi culturali e l’intelligenza per affrontare le perverse leggi del reality show. E’ questo che il pubblico televisivo ha imparato dall’esperienza di Nando Colelli, il cui delirio da Grande Fratello è stato genialmente denunciato dalle Iene. Laddove il graffiante programma di Italia1 sputtana, c’è Domenica Cinque sempre

pubblicato 13 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:59


Il disarmo dell’ignoranza, di chi non ha i mezzi culturali e l’intelligenza per affrontare le perverse leggi del reality show. E’ questo che il pubblico televisivo ha imparato dall’esperienza di Nando Colelli, il cui delirio da Grande Fratello è stato genialmente denunciato dalle Iene. Laddove il graffiante programma di Italia1 sputtana, c’è Domenica Cinque sempre pronta a difendere il sistema e a riabilitare i reduci dal reality del padrone.

E’ così che Nando torna a “recitare” il ruolo del pentito, dopo essersi confidato “troppo” con le Iene, come se si trovasse con gli amici. Della serie, lì sono stato me stesso mentre ora, per ritrovare un minimo di sostegno tra le masse, devo cospargermi il capo di cenere. Così rispolvera come movente l’aver sofferto per essere cresciuto senza un padre. E dice che è disposto, da domani, a rialzarsi per andare a lavorare.

Ma, soprattutto, Nando dimostra quanto possa far male, senza poter accedere alla doppia lettura, un film di Checco Zalone. Perché lui non chiede scusa agli omosessuali, dopo le sue dichiarazioni discriminatorie, ma agli uominisessuali:

Nando Colelli eliminato dal Grande Fratello 1
Nando Colelli eliminato dal Grande Fratello 1
Nando Colelli eliminato dal Grande Fratello 1
Nando Colelli eliminato dal Grande Fratello 1

“Chiedo per prima cosa agli uominisessuali, ai gay, scusa. Non sapevo che potevano mandare quelle scene, così come le avevano montate. Quello è il loro lavoro, sono giornalisti. Sono stati molto bravi e simpatici, vicini a me. Lo sapevo che le telecamere stavano accese, però io mi sono confidato molto con loro, come se stavo tra amici. Ho sbagliato. Le ultime frasi sono state pesanti. Ho detto tante cose brutte”.

Poi affronta il capitolo droga, altro tabù da scongiurare nella tv italiana. Riportiamo le sue parole non filtrate dal correttore grammaticale, perché rispecchiano di più l’identità di Nando. Credeteci, non sono refusi:

“Quando avevo 16-17 anni, lo sbaglio più grosso è stato usare la droga. Sconsiglio sempre a tutti, mai di non usarla. Un tossico non sono, ho sempre lavorato. E’ come se sono passato che sono un drogato. Sono un ragazzo normale, fino a 5-6 mesi fa lavoravo. Poi mi sono capultato in questo mondo, non lo conoscevo. Ho sbagliato determinate cose, dopo questo servizio in cattiva luce spero di recuperare. Mi sono fatto schifo rivedendomi. Ho fatto il buffone e lo sbruffone”.

Ovviamente Nando deve anche “smentire” di essersi fidanzato con Margherita solo per strategia. La Panicucci dice che “la trasmissione non lo giudicherà, ma questa è l’occasione ultima per dire la verità”. O la verità che vogliono loro? Gli hanno suggerito o no di mettersi con qualcuno per avere più visibilità?

“Io non ho voluto mai fare strategia, manco sapevo se fidanzarmi dentro la Casa. Però è successo, ho trovato in Margherita l’amore vero. Fuori dalla casa poi è successo che ho conosciuto una ragazza, la frequentavo, adesso non più. Qualche volta ci vediamo, però vabbè. La frequento. Basta, non andiamo nei particolari. Non sono fidanzato. E’ amicizia, così. Una relazione, sì. Non ce la faccio a tornare con Margherita. Mi sputa in faccia”.

Ecco come si fa il lavaggio del cervello in tv, manipolando un ragazzo che è sprovvisto di strumenti per reagire (nulla a che vedere con il più strategico George Leonard). L’appuntamento è alla prossima puntata del Grande Fratello: domani Nando potrà incontrare Margherita.