Home Analisi Auditel 2.0 – Sugo (Rai4): Alla conquista del territorio di mezzo fra Web e TV

Analisi Auditel 2.0 – Sugo (Rai4): Alla conquista del territorio di mezzo fra Web e TV

Sessanta minuti di gusto e disgusto, questo recita il sottotitolo di “Sugo” programma prodotto e trasmesso dalla Rai4 diretta da Carlo Freccero in onda ogni martedì in seconda serata, quindi anche stasera precisamente alle ore 23:05 dopo il film “Crimen perfecto – Finché morte non li separi”. Un programma, di cui ci siamo già occupati

di Hit
pubblicato 8 Dicembre 2009 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:00



Sessanta minuti di gusto e disgusto, questo recita il sottotitolo di “Sugo” programma prodotto e trasmesso dalla Rai4 diretta da Carlo Freccero in onda ogni martedì in seconda serata, quindi anche stasera precisamente alle ore 23:05 dopo il film “Crimen perfecto – Finché morte non li separi”. Un programma, di cui ci siamo già occupati con un interessante esperimento del nostro Lord Lucas, che strizza l’occhio alla generazione web 2.0, quella a cui non basta seguire passivamente quel che scorre sul teleschermo. Questo programma, fatto di un glamour spettinato, ricorda, ovviamente con una formula attualizzata, un format ai tempi veramente innovativo, soprattutto per la stagnante tv dell’epoca, che si chiamava “Moda” un programma inventato sul finire degli anni ’80 da Vittorio Corona, per RaiDue. Corona, grandissimo giornalista vero innovatore, purtroppo scomparso e padre di Fabrizio, aveva ideato per l’allora Eri Edizioni Rai un mensile, il cui nome era proprio “Moda” che andava a esplorare un territorio, allora poco perlustrato dai media, come era quello della moda ed il programma televisivo ne era la sua versione catodica.

Allo stesso modo, questo “Sugo” esplora le mode e soprattutto i modi di tutto quanto fa media nel territorio di mezzo che passa dal vetro televisivo a quello del monitor del pc, navigando fra i fenomeni cult che possono essere per esempio i tormentoni e i personaggi che invadono la rete e i suoi navigatori. Il tutto usando un linguaggio applicato al web con la pretesa, forse, anche, di volerlo creare questo linguaggio ambendo quindi ad un effetto boomerang che possa in futuro permettere anche la cannibalizzazione degli stessi temi. Il mezzo offerto dal nuovo canale digitale Rai4 risulta quindi essere perfetto per questo tipo di operazione. La digitalizzazione che si sta pian piano completando nel territorio italiano ci dirà quanto questa operazione incontrerà i gusti del pubblico, possiamo però cominciare a vedere attraverso i primi dati disponibili, qual è il riscontro auditel di questo programma.

Abbiamo analizzato la puntata di “Sugo” andata in onda lo scorso martedì primo dicembre in seconda serata. Il dato medio è di 70.000 telespettatori con uno share di poco superiore al mezzo punto. E’ indubbio che il programma piace ad un pubblico giovanissimo, superiamo infatti l’uno per cento di share nelle fasce 4-24 anni (1,05%) e 25-44 anni (1,08%), molto bassi i numeri dei 45-64 (0,28%) e degli over 64 (0,04%). Per quello che riguarda i dati relativi alle regioni digitalizzate citiamo lo share del Lazio pari allo 0,32%, del Piemonte con lo 0,57%, decisamente più basso il dato relativo alla Sardegna che è dello 0,05%.

Piuttosto equilibrato il dato relativo ai sessi con una leggera prevalenza degli uomini con lo 0,60% rispetto alle donne 0,52%. Questi dati, come tutti quelli che riguardano Rai4 dovranno essere rivisti quando la digitalizzazione della nostra penisola sarà completata.

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