Home Che fine farà il Festivalbar? Mediaset frena: mancano soldi e sponsor. E anche per “Lucignolo” non sarà un’estate facile

Che fine farà il Festivalbar? Mediaset frena: mancano soldi e sponsor. E anche per “Lucignolo” non sarà un’estate facile

La cerimonia di consegna dei Telegatti già fu cassata mesi fa. Oggi Mediaset torna a fare i conti con le beghe di palinsesto (delle novità estive ne abbiamo parlato ieri): “Lucignolo” sì o “Lucignolo” no? Festivalbar sì o Festivalbar no? L’azienda di Berlusconi benissimo fa, naturalmente, a valutare le condizioni economiche del momento prima di

26 Maggio 2009 12:49

Melita Toniolo La cerimonia di consegna dei Telegatti già fu cassata mesi fa. Oggi Mediaset torna a fare i conti con le beghe di palinsesto (delle novità estive ne abbiamo parlato ieri): “Lucignolo” sì o “Lucignolo” no? Festivalbar sì o Festivalbar no? L’azienda di Berlusconi benissimo fa, naturalmente, a valutare le condizioni economiche del momento prima di avallare, semmai in modo scriteriato, la messa in produzione di qualcosa; non c’è nulla di ufficiale, beninteso, tuttavia al momento nei palinsesti estivi non v’è traccia né dell’uno né dell’altro.

Il processo di “eclissamento” è molto più avanzato per Lucignolo, verso il quale anche il direttore di Videonews Claudio Brachino – oltre che la stessa Italia1, naturalmente – nutre decisissimi dubbi. Quanto alla kermesse canora, dopo l’annullamento dell’edizione 2008, non si conosce ancora bene la posizione del patron Salvetti: difficile che non provi quantomeno a lottare per vedere la propria creatura amatissima in onda nei tempi stabiliti. A meno che non abbia avuto precise garanzie. Staremo a vedere. Il problema è che, sebbene i recenti avvenimenti mediatici abbiano dimostrato, per l’ennesima volta, come le esibizioni di piazza di questo tipo non temano recessione (vedi 1 maggio), è certamente vero che gli sponsor hanno sempre più difficoltà a farsi avanti con proposte concrete (anche la festa di Piazza San Giovanni era stata a rischio proprio per questo motivo).

Quanto a “Lucignolo”, c’è da ricordare che già l’anno scorso il deejay della notte aveva subìto un grave calo d’ascolti, dopo il cambio di produzione e l’avvento di Videonews (prima era una rubrica di Studio Aperto): un brutto colpo per una rete, Italia1, che di programmi simili, giovanissimi e grintosi, ha fatto una precisa griffe. Problema di “cast”, probabilmente: le solite gieffine svestite, vallette, veline, servizi notturni ambientati in discoteche o lungo le strade della prostituzione. La curiosità verso tali estremi è ormai completamente soddisfatta dalla profondissima penetrazione di Internet: occorre un drastico colpo di timone, forse. Sostituire, nell’eventualità, degnamente sia “Lucignolo” che il Festivalbar (se proprio si deve) potrebbe essere un inizio.

A proposito di Festivalbar. Una decina di giorni fa il conduttore di “Scorie” Nicola Savino aveva dichiarato al mensile “What’s Up”:

“Quest’anno si farà, ma i tempi sono cambiati e dovrà fare i conti con l’imperare dei talent show. E’ un momento in cui il tasso d’attenzione è basso: chi guarda la televisione ha il cellulare che gli squilla in continuazione, ha Facebook, Messenger, vuole pathos, vuole che succeda sempre qualcosa, e non ha più tempo per i tre minuti di esibizione in playback di un cantante”.

Italia 1