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Squadra Mobile 2, con il sottotitolo “Operazione Mafia Capitale” si cerca di stare più vicini all’attualità

La seconda stagione di Squadra Mobile avrà come sottotitolo “Operazione Mafia Capitale”, ispirandosi ai fatti di Roma dei mesi scorsi, e raccontando anche la caccia a Sabatini iniziata da Ardenzi nella prima stagione della serie tv

pubblicato 5 Ottobre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 09:55

Al via le riprese della seconda stagione di Squadra Mobile, lo spin-off di Distretto di Polizia la cui prima stagione è andata in onda la primavera scorsa su Canale 5. La fiction della Taodue, che ha visto il ritorno in tv di Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi), ora vice questore aggiunto della Squadra Mobile di Roma, cercherà di essere ancora più attuale, tant’è che la seconda stagione avrà come sottotitolo “Operazione Mafia Capitale”.

Il riferimento, ovviamente, è alla serie di vicende che hanno scosso la Capitale e che hanno rivelato il sistema di corruzione, violenze ed intimidazione che hanno tenuto in scacco la città in questi anni. Ardenzi e la sua squadra (di cui non farà più parte Valeria, la cui interprete, Serena Rossi, ha deciso di lasciare la serie tv), quindi, dovranno lavorare da una parte per sbrogliare la matassa che vede i palazzi del potere al centro di indagini ed arresti, e dall’altra dovranno dare la caccia a Sabatini (Daniele Liotti) che, dopo il finale della prima stagione, è fuggito avvertendo però l’ex amico che si sarebbero reincontrati.

“Squadra Mobile è nata con l’intento di raccontare con realismo la vita di un gruppo di agenti di polizia che quotidianamente devono affrontare la criminalità, le violenze familiari e sessuali, il razzismo, la delinquenza minorile in una grande città come Roma”, ha detto Pietro Valsecchi, “e ora che la realtà ha portato alla ribalta questa inchiesta sulla corruzione nei palazzi del potere, non potevamo che spostare anche l’attenzione dei nostri protagonisti su queste vicende di scottante attualità e raccontarle quasi in tempo reale: infatti a marzo prossimo saremo in onda con la nuova stagione, in perfetta sincronia con la cronaca che quotidianamente ci aggiorna sugli sviluppi dell’inchiesta”.

Nonostante le intenzioni di raccontare l’attualità, però, la prima stagione di Squadra Mobile aveva deluso soprattutto i fan di Distretto di Polizia: la presenza di un personaggio apprezzato come Ardenzi non è servita a dare il giusto peso a delle storyline che, per quanto ispirate a casi di cronaca realmente accaduti, hanno risentito di alcune banalità a livello narrativo che l’hanno allontanata dalla serie originale che aveva dato altra forma al poliziesco.

Con questa decisione, Squadra Mobile vuole quindi provare la carta dell’attualità più scottante, cercando di dare un ritmo maggiore alla trama e cambiare le carte in tavola rispetto alla prima stagione. Comunicare il sottotitolo della seconda stagione e la vicinanza alle notizie che tutti conosciamo nello stesso giorno in cui Netflix ha annunciato la realizzazione di Suburra-La serie, anch’essa ambientata tra le fila della criminalità organizzata di Roma, può essere una coincidenza, ma anche un modo per Canale 5 di cercare di inserirsi tra le fiction contemporanee e di non escludersi dalla serie tv che raccontano il Paese.