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Vita da Carlo, quel sogno ricorrente di Sangiovanni che è lo stesso che Verdone raccontò a Marzullo

In Vita da Carlo un ansioso Sangiovanni racconta il suo personale incubo a Verdone. Che è lo stesso che l’attore svelò davvero a Gigi Marzullo vent’anni fa

pubblicato 17 Settembre 2023 aggiornato 12 Marzo 2024 18:07

Io e te apparteniamo a due mondi completamente diversi”, dice Carlo Verdone a Sangiovanni durante il loro primo incontro. In Vita da Carlo 2, il cantante fuoriuscito da Amici viene scelto dal produttore per interpretare un giovane Verdone nel film che quest’ultimo vorrebbe realizzare, ma solo in veste di regista.

Trattasi di una storia inclusa nel suo ultimo libro, La carezza della memoria, ovvero del legame instauratosi all’inizio degli anni settanta tra lui e una prostituta. Il produttore, già diffidente di suo “perché il racconto non fa ridere”, pone come condizione proprio la partecipazione di Sangiovanni, scelto più per la sua popolarità (e numero di follower) che per le reali doti da attore.

Verdone, affranto per la decisione imposta dall’alto, scopre tuttavia un ragazzo timido, impacciato, pauroso. “Sono felice che hai scelto me per interpretare te – gli confida il ragazzo – mi rivedo molto nel personaggio, anche io spesso mi sento fuori luogo”. Il tutto confessato mentre posa sul tavolo una delle mille pastiglie contro l’ansia, subito riconosciuta dall’attore, espertissimo di medicinali.

Fino al racconto del sogno che lo tormenta, che Sangiovanni svela ad un Verdone annoiato: “Sono dentro a questo aereo e in questa città l’aereo vola a bassa quota, in vicoli strettissimi, con le ali che non toccano mai i palazzi”.

Lo spettatore sorride, eppure i più attenti – e fan dell’attore – hanno riconosciuto in quel passaggio un tratto altamente biografico.

La testimonianza di Sangiovanni, infatti, è recuperabile quasi in fotocopia in una puntata di vent’anni fa di Sottovoce. Al momento della rivelazione del sogno da far commentare alla psicologa collegata al telefono, Verdone svelò a Gigi Marzullo il suo personale incubo: “Sono in aereo e, anziché volare in alto, questo aereo vola attraverso le strade e i vicoli di una città. Stranamente, pur passando in una strada corta, non sbatte mai. Mette un’ansia e un terrore enorme, riesce sempre a passare nei vicoli in maniera incredibile. E’ un sogno ossessivo”.

Il vero Verdone, pertanto, non è tanto nel personaggio che dovrà impersonare Sangiovanni nel film. Ma in Sangiovanni stesso.

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