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Vanina, il vicequestore che rinfresca (finalmente) la fiction di Canale 5: la recensione

Giusy Buscemi merita il ruolo da protagonista in una serie che riaggiorna il poliziesco a tinte familiari, avvicinandolo a un pubblico più smaliziato

27 Marzo 2024 23:50

No, Vanina- Un vicequestore a Catania non è una serie “nuova”: struttura da poliziesco, dinamiche tra i personaggi che alleggeriscono la trama crime, un triangolo amoroso in via di definizione… Tutti stratagemmi legittimi che appassionano il pubblico e che possono decretare un successo. Eppure, per Mediaset, questa Vanina sembra davvero aria fresca.

Vanina -Un vicequestore a Catania, la recensione

Dei problemi con la fiction di Canale 5 abbiamo già parlato in passato. Ad oggi, l’ammiraglia Mediaset non ha ancora trovato un equilibrio tra prodotti contemporanei ed altri che strizzano ancora l’occhia ad una serialità troppo ferma al passato. Ecco perché quando ci troviamo di fronte a prodotti come quelli realizzati da Palomar per Rti non si può che essere contenti.

Vanina, come detto, non ha le caratteristiche delle serie che restano impresse nel pubblico, ma quel pubblico non lo fa neanche scappare. Affidarsi a Palomar, che in Sicilia ha realizzato i suoi più grandi successi televisivi, è stata una mossa azzeccata. La casa di Carlo Degli Esposti sa come valorizzare l’isola e i personaggi che la vivono.

Così, la scelta di Giusy Buscemi potrebbe aver fatto storcere il naso a qualcuno, ma va detto che la giovane attrice sicula ha studiato e sa che questa è un’importante occasione. La sua Vanina rientra di diritto tra le protagoniste femminili che i polizieschi italiani ci stanno regalando, senza sgomitare ma cercando un suo meritato posto.

Ancora una volta, la letteratura (in questo caso i libri di Cristina Cassar Scalia editi da Einaudi) offre al piccolo schermo un’occasione di svago ben pensata e realizzata. Il “progetto Vanina” parte insomma con il piede giusto, anche grazie a Leonardo Marini e al suo mescolare sapientemente toni leggeri ad altri più seri.

Sembra evidente l’intenzione, in questo caso, di non voler scimmiottare nessun’altra serie, ma di volersi ispirare a quei titoli che sono già piaciuti al pubblico. Vanina riaggiorna il format del polizieschi più famigliari che già conosciamo e lo avvicina ad un pubblico più smaliziato.

Una strada che, se utilizzata anche con le altre proposte del parco fiction Mediaset, potrebbe regalare interessanti sorprese. Temiamo che, però, Vanina -Un vicequestore a Catania resti un caso isolato: siamo pronti ad essere smentiti, così come il pubblico ad essere nuovamente agganciato come si deve.