Home Urbano Cairo: “Ho risanato La7 tagliando fatture e taxi”

Urbano Cairo: “Ho risanato La7 tagliando fatture e taxi”

La7 ha risparmiato milioni di euro nell’ultimo anno. Parola dell’editore Urbano Cairo

pubblicato 23 Agosto 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:41

La7 oggi ha il 50% di costi in meno. Tutto merito di Urbano Cairo, che in un’intervista al quotidiano La Nazione ha fatto il punto sulla sua manovra risanatrice:

“Non ho toccato uno stipendio. A La7 ho fatto una revisione molto attenta e non lineare, puntando ai costi improduttivi. Su 225 milioni di costi, togliendo i 38 milioni del personale che non ho toccato, ne restavano 187. Ne abbiamo tagliati la metà, senza intaccare la qualità e tenendoci gelosamente i nostri personaggi di punta. L’ho suggerito a Renzi: è l’unico modo per far ripartire il Paese. Tagliando del 20% i beni e i servizi improduttivi si potrebbero risparmiare 30 miliardi per ridurre le tasse. Il tutto senza toccare i dipendenti”.

Cairo si vanta di aver “risparmiato anche su cose piccolissime… Il costo delle trasferte è stato ridotto delll’80%, senza calare il numero dei viaggi. Quando sono arrivato a La7 c’era l’esempio di pagare tutte le fatture del mese in un unico bonifico. Ho chiesto le singole fatture: mi hanno portato un pacco di carta alto un metro, le ho spulciate una ad una fino a notte”.

Il problema dei taxi quello più annoso, visto che Cairo, quando presentò il piano per risanare La7, disse provocatoriamente: “i taxi romani andranno in crisi”. Era il 2013 e l’anno primo la rete aveva speso 500 mila euro di auto bianche.

E i sindacati? Cairo sa come accontentare anche loro:

“Quando si tagliano le spese improduttive non possono che essere contenti. Anche perché parte dei soldi recuperati si possono reinvestire”.

La stessa La7, l’anno prossimo, si troverà a risparmiare sui lauti cachet di due volti ormai storici della sua programmazione, Daria Bignardi e Michele Santoro. Lo stesso contratto di Salvo Sottile è stato “congelato” per consentirgli di passare a Rai1. La7, dunque, ha buoni margini di ulteriore spending review.

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