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TV, VENEZIA E DINTORNI (2)

La Mostra del cinema veneziana, come Cannes, ha cominciato tardi ad accordare fiducia ai cartoni animati, invitandoli a partecipare al concorso per i massimi premi. Si vede che i festival adulti hanno bisogno di sentirsi bambini e hanno cominciato tardi a ritrovare la loro strada dopo avere traditi i cartoni dello svezzamento. Ma siamo sicuri

31 Agosto 2009 18:31

mostra del cinema di venezia La Mostra del cinema veneziana, come Cannes, ha cominciato tardi ad accordare fiducia ai cartoni animati, invitandoli a partecipare al concorso per i massimi premi. Si vede che i festival adulti hanno bisogno di sentirsi bambini e hanno cominciato tardi a ritrovare la loro strada dopo avere traditi i cartoni dello svezzamento.

Ma siamo sicuri che tra gli organizzatori dei festival, compreso Marco Muller, non solo si uniscono agli estimatori dei cartoni di Walt Disney ma anche a tutti i consumatori a gogo sempre di cartoni, ricordando i tempi in cui i loro dei genitori che non vedevano l’ora di scaricarli davanti alla tv.

Scherzo, ma non poi tanto. Sono particolarmente contento che Venezia abbia deciso di affidare al grande George Lucas il compito di consegnare il premio alla carriere al creatore della Pixar, John Lassater- che confessa di avere amato Bambi, Dumbo e Pinocchio, e ha capito molto se non tutto- e condivide il successo con i suoi registi e i suoi collaboratori. La Pixar fu acquistata nel 2006 dalla Disney, e adesso la gigantesca Disney ha comprato la Marvel. Topolino compra Spiderman & Soci per 4 miliardi di dollari. Titolano i giornali. Una cifra seria, non quisquilie.

E i soci di Spiderman sono l’Incredibile Hulk , X Men, i Fantastici Quattro. Primi passaggi delle prime produzioni nella sale e poi, a pioggia nelle tv e nei satelliti. Il piccolo pubblico da legare alla poltrona e i genitori forse potranno tornare a fare l’amore in santa pace, incrementare le nascite e sviluppare gli affari dei cartoni, nonchè la dipendenza dei cartoni attraverso la tv.
Il giro è completo. Penso, di fronte a notizie del genere, a noi pigmei. Ci danniamo l’anima per chiedere qualche eurucccio in più per finanziare i nostri film (pochi lo meritano) e per sollecitare le tv a fare produzioni migliori e non spendere cifre milionarie per cosucce che magari chiamano auditel e pubblico ma che non saranno mai vendute. Scatoloni vuoto a perdere.
Venezia fa pensare alla tv. Ai soldi sprecati o sperperati. Ai soldi a pioggia o a temporale. Tutta perdita fatta in casa, o magro guadagno. Mai nessuno dei superproduttori televisivi che guardi al di là della linea dell’orizzonte, sappia muoversi fuori dai confini non solo per comprare cartoni o cartoncini (sui satelliti e sul digitale ce n’è a iosa) ma per fare importanti acquisizioni commerciali, industriali e soprattutto di grande valore artistico, qualitativo, creativo.
So che, in platea, quando Lucas consegnerà il premio Leone d’oro alla carriera al signor Lasseter, ci saranno produttori, dirigenti, capi delle tv che si batteranno la mano sulla fronte senza farsi notare troppo e in cuor loro diranno: “Cacchio, mi sono dimenticato di comprare la gondolina in regalo per mia moglie”. Intanto a casa i ragazzini saranno davanti alla tv a vedere i cartoni magari Winx (ideati e realizzati in Italia su cui stanno allungando le mani i boss stranieri); e che farà la moglie? Metterà a letto i bambini e aspetterà l’amante, tanto il pirla che sogna di fare affari con i cartoni è a Venezia. Sogna.
Italo Moscati