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Top Dieci e il sondaggio sulle cose che le donne fanno meglio degli uomini

A Top Dieci si gioca sul sondaggio che indica le cose che le donne fanno meglio degli uomini. Sarà l’ennesima polemica social sul sessismo?

30 Maggio 2021 17:45

I primi segnali si avvertono già, ovviamente sui social (guardate il tweet qui sotto). Ma siamo ancora in attesa della esplosione vera e propria per poter parlare di nuovo caso (Trash Italiano, ci leggi? Influencer-tuttologi ci siete? Politici che twittano cose sulla tv – possibilmente pubblica – senza vederla, siete pronti?). Stavolta a destare l’immancabile polemica sul sessismo è un sondaggio mostrato ieri a Top Dieci, il programma che Carlo Contigià incredibilmente alle prese con le accuse di razzismo per il blackface di Tale e quale show – conduce su Rai1 (ieri è andata in onda l’ultimo appuntamento stagionale, eccezionalmente al sabato).

Il sondaggio, realizzato tra “uomini e donne in tutta Italia“, come lo stesso Conti ha spiegato durante la trasmissione, verteva sul seguente tema: “le cose che le donne fanno meglio degli uomini“.

A giocare una squadra di uomini formata da Pupo (che ha aperto il gioco con la battuta allusiva “si può dire tutto?“), Flavio Insinna e Max Giusti e quella femminile composta da Andrea Delogu, Emanuela Aureli e Caterina Balivo. Nessuno e nessuna dei presenti ha manifestato fastidio per il gioco, che consisteva evidentemente sull’individuare in quali attività le donne riuscissero meglio rispetto ai maschietti.

Un innocente giochino sui luoghi comuni per intrattenere il pubblico del sabato sera di Rai1? Una innocua gara tra generi a cui partecipano entrambi i sessi?

Macché. Oggi, come ormai stra-noto, la pratica di ironizzare, scherzare o comunque richiamare i luoghi comuni, a maggior ragione se riguardano i generi, rappresenta sempre più un rischio. Lo sanno bene Paola Perego e Bianca Guaccero (due donne, guarda caso) vittime, in modalità e tempi diversi, di quella che viene definita la grande restaurazione del politicamente corretto. Ma la lista è lunga e variegata nelle specificità.

Da una parte chi pensa che le sensibilità vadano rispettate tutte e sempre e che l’ironia deve seguire l’evoluzione anche culturale dei tempi, dall’altro chi è sempre più convinto che ‘non si può più dire niente‘.

Stavolta la polemica travolgerà Top Dieci e Carlo Conti?