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Come finisce The Crown 6? Il finale restituisce dignità alla saga della Regina Elisabetta II

Il finale dell’epica saga dedicata alla Regina Elisabetta II torna ai fasti della scrittura di Peter Morgan, dopo una sesta stagione che ha aperto troppe parentesi, e dando dignità a una serie che resterà tra le migliori della piattaforma

14 Dicembre 2023 14:47

Di tutte le stagioni di The Crown, la numero 6 (vale a dire l’ultima) è stata la più difficile da digerire: divisa in due Parti da Netflix, la seconda esce oggi, giovedì 14 dicembre 2023, con il tanto atteso episodio finale che svela come finisce la saga ideata da Peter Morgan.

La suddivisione in due Parti è sicuramente servita alla piattaforma per “spendere” meglio gli episodi finali di una delle sue serie tv più popolari nonché tra le più costose mai realizzate. D’altra canto, però, questa suddivisione si è resa strettamente necessaria per via dell’arco narrativo affrontato. I primi quattro episodi, come abbiamo già avuto occasione di dire, si sono così tanto concentrati sulla parte finale della vita di Lady Diana (Elizabeth Debicki) che il focus del racconto stesso presente fino alla prima stagione è venuto meno.

Avevamo detto che The Crown 6 sarebbe davvero cominciato una volta chiusa la parentesi con cui Morgan ha voluto raccontare la fine di Diana, ed è stato così, almeno in parte. Perché anche gli episodi finali di The Crown 6 hanno avuto una doppia anima, non sempre convincente.

Cosa succede nella seconda parte di The Crown 6

Gli ultimi sei episodi che costituiscono la seconda parte si alternano tra il racconto di cosa accade a Palazzo e ciò che avviene fuori, nella vita del giovane William (Ed McVey), alle prese con le interferenze dei doveri che deve ricoprire ed il suo desiderio di una vita lontano dalle attenzioni pubbliche. Ma, soprattutto, dallo sbocciare della sua storia con Kate (Meg Bellamy).

L’essenza di The Crown, ovvero la narrazione della Storia di una Nazione tramite gli occhi della sua sovrana, cede il passo ad un altro racconto, più pop, vicino agli ambienti del gossip e cercato da un pubblico più sognatore. La nascita dell’amore tra William e Kate non ha però lo stesso impatto narrativo della vita della Regina, e la differenza si sente.

I compromessi di The Crown 6

Spiace dirlo, dal momento che The Crown è stata (e resterà) una delle serie migliori realizzate da Netflix, ma l’ultima stagione è dovuta scendere a troppi compromessi: prima la necessità di dare alla figura di Diana quella conclusione che tutti aspettavano al varco (e inciampando nella decisione di farla comparire come “fantasma”, in una sorta di riappacificazione post-mortem con la famiglia reale), poi l’urgenza di portare sul piccolo schermo la storia d’amore che ha rialzato le sorti della famiglia reale inglese.

Se la Parte 1 di The Crown 6 era uno spin-off su Diana, la Parte include un Windsor’s Creek di cui non avevamo bisogno e che, tra l’altro, offusca totalmente la figura di Harry, della cui tormentata crescita (nutrita evidentemente anche nel suo caso dalla perdita della madre) non viene mostrato nulla, a parte l’episodio del costume da nazista ad un party privato. Gli ultimi episodi di The Crown diventano, insomma, una faccenda tra Elisabetta II e William, tra la tradizione della Corona ed il suo futuro. Almeno fino al finale, il gran finale.

Come finisce The Crown 6?

-Attenzione: spoiler-

Un finale che viene costruito da Morgan riavvicinandosi al vero spirito della serie. Dei sei episodi della Parte 2, solo tre possono essere definiti puramente The Crown: il sesto (“Ruritania”), l’ottavo (“Ritz”) e il decimo (“Sleep Dearie Sleep”).

“Ruritania” riavvicina il racconto al percorso politico del Regno Unito e alla costante tensione che Elisabetta II sente nei confronti dei sudditi, verso cui nutre devozione che teme non possa essere più ricambiata, soprattutto dopo l’avvento di Tony Blair (Bertie Carvel). “Ritz”, l’episodio d’addio della Principessa Margherita (Lesley Manville), entra nel privato della Regina e sottolinea il sacrificio da lei fatto nel rinunciare ad essere Elisabetta Windsor a favore di Elisabetta II. E poi l’ultimo episodio, che torna al tema principale di tutto il progetto, ovvero l’arte del saper prendere le decisioni giuste.

Con il matrimonio tra Carlo (Dominic West) e Camilla (Olivia Williams) alle porte, la Regina si domande se non sia giunto per lei il momento di abdicare. Complice l’invito di iniziare a pensare all’Operazione London Bridge (il piano messo in atto alla sua morte), Elisabetta vive una crisi esistenziale legata al proprio passato ed al proprio futuro.

Aver rinunciato a tutto per essere Regina è valso a qualcosa? Ma soprattutto, è giunto il momento di riappropriarsi di quella Elisabetta che la serie ci fa intravedere nell’episodio “Ritz”? Morgan sa che non può mettere in bocca una risposta a nessun altro personaggio se non alla Regina stessa.

© Netflix

Con un’operazione che sa di reunion e di gratitudine, la serie richiama così le altre due interpreti della protagonista, Olivia Colman e Claire Foy, ognuna con un punto di vista differente. La Regina adulta (Colman) invita Elisabetta a rinunciare ai suoi doveri e dedicarsi alla vita che ha sacrificato, mentre la più giovane (Foy) è inflessibile sul fatto che non spetta a lei decidere quando deve smettere di servire il Regno.

Cosa ha scritto Elisabetta nel lungo discorso preparato per il matrimonio del figlio resta un mistero: la Regina, nota William, salta numerosi parti di quanto scritto per concedersi qualche battuta sui novelli sposi e niente più. Solo Filippo (Jonathan Pryce), nell’ultimo confronto con la consorte, ammette di aver capito che Elisabetta non può abdicare a favore di un figlio che non è ancora pronto a regnare.

 

Ma è quanto dice la giovane Regina a decifrare il “personaggio” di Elisabetta: solo lei riesce a capire l’importanza del ruolo che ricopre, tanto da avere la sensazione, talvolta, di sentirsi superiore alla sua stessa famiglia. Una superiorità frutto non dell’arroganza, ma della consapevolezza che quella Corona è davvero pesante, e non tutti sono in grado di capirlo.

La scomparsa della Regina avvenuta l’8 settembre 2022 deve avere inevitabilmente giocato sulle ultime scene volute da Morgan: Elisabetta, da sola nella Cappella di San Giorgio del Castello di Windsor, immagina la sua bara, vede lo scettro e la corona su di essa. Non immagina la folla che presenzierà alla cerimonia, i milioni di persone che la seguiranno in tv, vede solo la bara, la fine del suo Regno e del suo sacrificio. Può così uscire dalla Cappella, con la camera che la riprende dall’alto, mentre cammina in solitudine verso l’uscita.

The Crown salva un’ultima stagione traballante proprio con questo finale. Non eccessivo, non troppo buonista, asciutto e commovente al tempo stesso, degno della sua stessa protagonista e della sua vita. E quanto ci dispiace che non abbia potuto vederlo.