The 4400 allo sbaraglio

Ebbene, quel che si era accennato (anche da parte di THoMaS) appare confermato in tutto e per tutto. RaiDue si gioca – o meglio, si sputtana, se mi concedete di cedere alle licenze poetiche – The 4400 in due sole serate, e per giunta la manda al massacro nella settimana del Festival di Sanremo, senza

Di Redazione TvBlog  

The 4400 Ebbene, quel che si era accennato (anche da parte di THoMaS) appare confermato in tutto e per tutto. RaiDue si gioca – o meglio, si sputtana, se mi concedete di cedere alle licenze poetiche – The 4400 in due sole serate, e per giunta la manda al massacro nella settimana del Festival di Sanremo, senza aver passato un solo promo nelle ultime due settimane.
Se avevo elogiato la rete per i suoi prossimamente, ora non posso che attribuire alla stessa un bel pollice verso: questa scelta di palinsesto testimonia scarsa lungimiranza, poca attitudine al rischio imprenditoriale e scarso rispetto per la fiction di qualità e per il pubblico televisivo.
Una serie innovativa, alla sua prima stagione – e la seconda quando, signori di RaiDue? che ne dite di mandarla durante i mondiali di Calcio, in contemporanea con le partite dell’Italia – di soli cinque episodi – per questioni produttive e di budget, questioni che hanno determinato un finale di stagione un po’ frettoloso, ma che si riscatta completamente nella seconda stagione – poteva essere un’ottima occasione per sperimentare, per tentare qualche formula nuova. Invece no. Continuiamo così. Accumuliamo episodi su episodi, eliminiamo i titoli di puntata, non mettiamo neri pubblicitari fra la fine di un episodio e l’inizio del successivo (eh, ma così si perdono ascolti), massacriamo le fiction straniere per adattarle al formato che i network vogliono imporre, una prima-seconda serata unite alla disperata ricerca d’ascolti.
Ma poi, per favore, nessuno si lamenti se uno si scarica le serie da BitTorrent o Emule e se le vede in maniera decente e decorosa. Ultima domanda.
Non c’è nemmeno fra i telefilm di RaiDue. E allora cos’è? Vergogna.