Home Porta a porta Terremoto, Bruno Vespa in elicottero sul Reatino: torna il ‘format sisma’

Terremoto, Bruno Vespa in elicottero sul Reatino: torna il ‘format sisma’

Bruno Vespa apre lo speciale Porta a Porta sul terremoto in Centro Italia sorvolando l’area colpita dalla scossa della notte.

pubblicato 24 Agosto 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 21:10

“Sei anni dopo, un nuovo viaggio verso il terremoto”

Così, ancora a bordo di un elicottero, Bruno Vespa apre il Porta a Porta Speciale Terremoto in onda in prima serata su Rai 1 e dedicato al sisma che questa notte, mercoledì 24 agosto 2016, ha distrutto diversi piccoli centri tra il Reatino e la provincia di Ascoli Piceno. Amatrice, Accomuli, Arquata sul Trento sono i paesi più colpiti: da qui parte il racconto di Vespa, che sorvola le macerie raccontandone la storia e tessendo paralleli col sisma de L’Aquila (che anche sui social sono fioriti nelle ultime ore), riprendendo così il ‘format’ inaugurato proprio con lo speciale Porta a Porta sul terremoto del 2009 e che vediamo in basso.

Toni certo più asciutti rispetto a quelli usati nel 2009 per raccontare la propria città distrutta in pochi minuti: il video di apertura ricorda quell’incipit, accompagnato da una colonna sonora utile a sottolineare la drammaticità dell’evento. Questa volta la cifra è stata per lo più storica, senza interviste tra le macerie a sopravvissuti ed ‘esperti’. Il ‘format’ però è stato rispettato nei titoli di testa che hanno proposto alcune delle immagini più crude della giornata, incluse quelle delle vittime ricomposte nei piazzali.

La diretta di questo speciale “La terra trema ancora”, quindi, parte dallo studio, dominato dalla cifra non ufficiale delle vittime, con ospite il ministro Delrio – con quale si affronta subito la ‘questione’ della prevenzione (“anche perché poi ci costa tanto ricostruire”) – e in collegamento Vittorio Sgarbi che elenca le meraviglie architettoniche e pittoriche conservate nei paesi distrutti, ricordando anche le sue diverse visite nei luoghi. Intanto i soccorritori continuano a lavorare per estrarre persone vive dalle macerie.

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