Home Tale e quale show Giulia Sol: “Non avevo fame di tv ma a Tale e Quale Show c’è un clima sereno e mette tutti sullo stesso livello”

Giulia Sol: “Non avevo fame di tv ma a Tale e Quale Show c’è un clima sereno e mette tutti sullo stesso livello”

Tale e Quale Show 2020, Giulia Sol tra i concorrenti dello show di Rai Uno: leggi l’intervista all’attrice e cantante su TvBlog.it

8 Ottobre 2020 13:28

Giulia Sol è tra i concorrenti di Tale e Quale Show 2020.

Nonostante la giovanissima età, il suo curriculum è davvero invidiabile. Si è iscritta all’Accademia SDM – Scuola del Musical di Milano, dove si è diplomata nel 2016 interpretando Estelle in “The Full Monty”. Successivamente veste i panni di Jasmine in “Aladin e la Lampada Meravigliosa”, poi Penny Pingleton in “Hairspray”. Nel 2018-19 è la volta di Elisabetta in “Dirty Dancing” a cui segue “FAME – Saranno Famosi”.

Giulia viene poi scelta come protagonista di “Ghost – il Musical”nei panni di Molly Jensen in un innovativo allestimento internazionale curato dal regista Federico Bellona. A marzo 2020 subisce un improvviso stop causa lockdown.

A settembre inizia la sua avventura in “Tale e Quale Show“, nell’attesa che riprendano finalmente i musical e i teatri -finito l’incubo del Covid- possano finalmente tornare a rivivere e risplendere.

Nel programma di Rai Uno, Giulia ha interpretato Giorgia, Whitney Houston, Elodie. E venerdì toccherà a Christina Aguilera. Abbiamo intervistato l’attrice e cantante per parlare di questa sua esperienza nel programma. E abbiamo trovato una Giulia entusiasta, felice di mettersi alla prova in  questa nuova esperienza e pronta a riflettere sulla situazione di oggi (anche per quanto riguarda le difficoltà di chi lavora a teatro). Un’intervista diventata chiacchierata, come accade nei migliore dei casi, quando trovi chi ha la disponibilità di volersi raccontare.

Ho letto che quando avevi cinque anni, hai avuto una vera e proprio folgorazione per il teatro e i musical con “Notre Dame De Paris…”

I miei genitori erano ‘disperati’ con me,  li tiravo matti da piccola. Mio padre ha sempre amato andare a teatro, ai concerti, ai musical. Volevano andare a vedere “Notre Dame De paris”, forse all’epoca era anche il primo anno dell’allestimento. Erano dubbiosi se portarmi e hanno deciso di farlo, pensando. “Al massimo se ci farà impazzire torneremo a vederlo da soli”. Era agli Arcimboldi, seconda fila, laterale (sorride, ricordando tutti i dettagli). Io resto ferma, folgorata, per due ore di spettacolo: una bimba di cinque anni che guardava, occhi spalancati, il musical. Restai immobile per due ore e lì i miei hanno capito (ride). Da quel momento, a “Che cosa vuoi fare da grande” rispondevo sempre che volevo fare la cantante e i musical…

E ci sei riuscita anche molto bene. Sei giovanissima ma nella tua carriera troviamo “Full Monty”, “Aladin”, “Ghost”… Che ricordi hai di questi successi?

Credo di non aver mai realizzato bene questa cosa fino a quest’anno. Sono quasi quattro anni che lavoro. Quest’anno ho avuto il debutto agli Arcimboldi con “Ghost”, proprio nel luogo dove a cinque anni ho visto per la prima volta “Notre Dame”. Sicuramente la prima agli Arcimboldi – che non era la prima assoluta di Ghost- è stata il primo vero grande traguardo. Ricordo questo: io entro in scena per prima con una torcia in mano, nel loft. Buio assoluto in sala e illuminiamo la platea muovendoci. E quando sono entrata con la torcia nella mano destra, girandomi verso il pubblico, mi sono accorta che tremavo letteralmente. “Facciamo che oggi la torcia la abbassiamo!” (ride).

Poi immagino vedere il teatro pieno, il fatto che stai vivendo il tuo sogno in prima persona, emotivamente è fortissimo…

Assolutamente, all’inizio spaventa tantissimo. Facciamo allestimento e prove da soli, poi il primo impatto col pubblico spaventa ma è proprio solo un rompere il ghiaccio. Alla prima è così, poi già dalla seconda diventa un vero e proprio habitat…

“Ghost” è stato interrotto per la questione del lockdown, tornerà per fortuna appena possibile. Come hai vissuto tu questo periodo di quarantena, restrizioni e il lavoro fermato?

E’ stato brutto, avevamo 80 repliche circa, ne abbiamo fatte 30. Detto questo, siamo dei privilegiati perché sappiamo che ripartiremo. Abbiamo tantissimo colleghi che hanno fatto l’ultima replica senza saperlo. E’ brutto ma ci sono delle priorità. Sai che vengo da Bergamo… Il mondo del teatro è stato tra i più colpiti di tutti, noi non possiamo ancora ripartire con tutte queste restrizioni. Ho avuto colleghi che hanno sofferto molto il lockdown, io ho sempre cercato di produrre cose. Eravamo abituati a stare tutto il giorno in teatro, è stato traumatico fermarci. Siamo stati interrotti due settimane prima del lockdown. Lì mi son detto “Senti Giulia è così per tutti…”, è una cosa che poi ha colpito anche gli altri Paesi. Ad esempio sentivamo i colleghi spagnoli che stavano facendo”Ghost” con la stessa regia e anche loro non hanno passato dei bei momenti. Madrid, soprattutto. Io ho registrato, ho fatto uscire un singolo con un mio amico. Ho sempre cercato di darmi da fare. In quel periodo, purtroppo, abbiamo perso anche persone a noi vicine, amici di famiglia. E’ stato qualcosa che ci ha toccato da vicino. Il teatro è il nostro lavoro, la nostra vita ma bisogna sempre pesare e dare importanza alle priorità… Quando ci sono delle cose così gravi bisogna fare un passo indietro, secondo me. Detto questo, per i teatri è un disastro, molti stanno dichiarando fallimento ma non possiamo vivere senza: dobbiamo tornare per forza.

Parliamo della tua esperienza a Tale e Quale Show.

Io non ho mai avuto fame della tv, perché fortunatamente faccio già un lavoro che mi piace. Sono felice per questo, è un sogno realizzato: fare musical e vivere di questo. Inizialmente, con la proposta, ero un po’ spaventata. Mi è capitato di fare ospitate televisive, per “Ghost” ad esempio. Ma non ho mai cantato in diretta tv. Alla prima puntata non c’era il pubblico, era molto strano perché io ero abituata a teatro, con le persone sedute. E poi c’erano le telecamere puntate! (ride) Però ormai sei lì, lo devi fare… e l’ho fatto! Migliorabile però è andata…

Dai ma è andata molto bene comunque…

Sì, anche se in realtà, per come sono fatta, mi sarei fustigata (sorride) Sono una che pretende molto e non è mai soddisfatta di quello che fa. Però cantare in prima serata e farlo bene nonostante qualche imprecisione, già sono tornata a casa felice. Stranissimo ma già alla seconda, con il pubblico, era un’altra cosa, più a nostro agio. Più si va avanti più si lavora. Bisogna avere la mente più fredda possibile per non farsi prendere dall’emozione e mandare all’aria il lavoro di una settimana. Anche per i coach che ci danno una mano incredibile. Io studio con Matteo Beccucci e stiamo facendo un lavoro meraviglioso. E’ strano per una che non ha mai fatto tv. Ma la comfort zone ora non esiste. Piano piano ci si ambienta anche perché il clima è molto sereno, con gli autori, con il cast. E’ piacevole, caldo, tranquillo, una cosa che aiuta molto.

Un programma elegante anche, che vuole divertire e non puntare alla discussione o al gossip

Dovunque ci sia Carlo Conti non c’è trash, è una garanzia. Mi è successo che mi offrissero magari di partecipare a programmi dove si parlava di gossip ma non fa per me (Sorride). Tale e Quale invece l’abbiamo sempre seguito negli anni, in famiglia. Non è scontato, mette insieme persone che vengono da ambienti diversi e siamo tutti sullo stesso livello. Io, ad esempio, forse sono l’unica vera Nip. Non facendo tv non sono nota al grande pubblico ma il programma ci mette tutti sullo stesso livello.

Tra l’altro stai facendo “personaggini proprio semplici e per nulla impegnativi” eh: Giorgia… Whitney Houston…! Però nonostante la difficoltà sei stata all’altezza

Sì, sono molto felice. E’ una competizione… ma non lo è. Perché abbiamo così tanto lavoro da fare che non si sente. Ai giudici ci pensi quando ti ritrovi davanti a loro, prima pensi solo a fare bene il tuo lavoro e basta. Non mi voglio sedere sulla buona riuscita di qualcosa, spero di andare avanti sempre meglio. Qua mi danno dei cantanti… anche il prossimo!

Qual è quello di venerdì?

Christina Aguilera. Un’altra facile eh (ride)

Eh sì, impegnativa anche la Aguilera. Ma c’è un altro personaggio che ti piacerebbe imitare?

Dico sempre che dopo Whitney Houston sia in discesa (ride) Cosa puoi fare? Aretha Franklin? Alla prima puntata ero molto emozionata perché di Giorgia ho visto una decina di concerti suoi. Credo sia quella a cui sono più affezionata personalmente. Con Whitney ero preoccupata. Loro sono “le più” di tutto. Poi adesso mi è arrivata Christina, io l’adoro eh, mi piace da impazzire. Sono felice e spero di fare un buon lavoro! (ride) Poi ho fatto anche Elodie che ha una voce molto diversa dalla mia, è stato bello ma impegnativo. La gente pensa che i cantanti siano avvantaggiati nel programma ma non è vero.

Immagino, anche perché un cantante ha la sua voce, il suo timbro, il suo modo di cantare già plasmato…

Esatto, io ho la mia voce e sono abituata a cantare con quella. E’ un casino! Molto difficile ma si scoprono tante cose. Dipende dalla nostra fisionomia, dalle corde vocali, dal collo, è “quasi” impossibile. Per esempio ho avuto paura che potesse sembrare una parodia quando mi hanno assegnato Elodie, proprio perché abbiamo voci diverse. E’ stata una lotta, mi sono impegnata tantissimo, non volevo che potesse vedermi e si offendesse (ride)

Visto che hai parlato del lato artistico durante il lockdown con il nuovo singolo, ti piacerebbe puntare ad un altro pezzo, un album?

Tantissimo. A me piacerebbe ma sono sempre stata terribile sulle previsioni nella mia vita lavorativa. non ci ho mai azzeccato. Mai. Ti racconto quest’anedotto. Audizione di Ghost, 6 novembre 2018. Io avevo la prima di un altro spettacolo, di Dirty Dancing. mi son detto “Non vado a farla” ero stanchissima, dovevo preparare il ruolo per lo spettacolo. Ne parlavo anche con una mia collega: “No, non ci andiamo no, dai, ma figurati se vanno a prendere noi”. All’una di notte sento la mia amica: “Ci andiamo? Dai andiamo”. Dormiamo tre ore e partiamo. Vado all’audizione… e un anno dopo ero Molly in Ghost. Non ci ho mai beccato una volta. Ho paura a dirti “Sì mi piacerebbe” quindi, diciamo meglio non escluderci niente che tanto poi… (ride)

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