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Stranger Things 4, il Volume 2 e quel Sottosopra che diventa adolescenza

Il finale della quarta stagione riprende un “format” già visto nelle precedenti, ma i protagonisti sono cresciuti, e i fratelli Duffer non lo nascondono

pubblicato 2 Luglio 2022 aggiornato 2 Luglio 2022 09:38

Due ore e cinquantacinque minuti posson bastare per chiudere Stranger Things 4? Il cosiddetto Volume 2, vale a dire gli ultimi due episodi -pochi ma attesissimi-, uscito venerdì 1° luglio 2022 su Netflix, conferma quanto già abbiamo scritto dopo la visione dei primi sette episodi. E ci ricorda che da un semplice fantasy drama, i fratelli Duffer hanno tirato fuori un horror adolescenziale ricco di significati che vanno oltre la trama.

Come finisce Stranger Things 4?

-ATTENZIONE: SPOILER-
Le ultime due puntate ci portano là dove la quarta stagione ci aveva fatto capire che ci avrebbe portato fin dai primi episodi, ovvero allo scontro finale con Vecna, che altri non è che 001, Henry Creel (Jamie Campbell Bower), colui che proprio Undici (Millie Bobbie Brown) ha spedito nel Sottosopra.

Ora, la ragazza ricorda tutto: Henry fu colui a stimolare i suoi poteri, sperando un giorno di poter mettere in atto la sua conquista insieme a lei, ma spedito nel Sottosopra iniziò a covare rancore e rabbia, sempre con lo stesso obiettivo, ma da mettere in pratica da solo. Da quando la serie è iniziata, dietro ogni attacco proveniente dal Sottosopra c’era sempre lui, ed il suo tentativo di appropriarsi dell’energia di Undici che, inconsapevolmente, lo stava aiutando a a raggiungere il suo scopo.

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L’ottavo episodio è quello che serve a chiarire meglio le premesse per arrivare al finale: Vecna, tramite Nancy (Natalia Dyer) fa capire alla banda di protagonisti che il suo piano di aprire il varco per conquistare la nostra dimensione è ormai in via di conclusione. Ma Vecna non ha fatto i conti con chi, da tre stagioni, combatte per la difesa di Hawkins e non solo. Così, i ragazzi elaborano un piano che diventerà poi centrale nell’episodio finale.

E proprio l’ultimo episodio quello in cui troviamo risposta alla domanda tra le più ricercate in questi mesi dai fan della serie: chi muore in Stranger Things 4? Tranquilli: tutti i protagonisti, giovani ed adulti, si salvano, ma a sacrificarsi è Eddie (Joseph Quinn), new entry della stagione che ha però subito conquistato il pubblico -e chissà che proprio in virtù di questo non lo rivedremo nell’ultima stagione…-, che riesce a dare al resto del gruppo, tornato nel Sottosopra, il tempo necessario a sferrare l’attacco finale a Vecna.

Va segnalata però la condizione in cui finisce Max (Sadie Sink): salvatasi prima grazie a “Running up that hill” di Kate Bush ed ai ricordi dei momenti vissuti dai suoi amici, ora sembra essere spacciata. A Vecna serve ancora una vittima per aprire il quarto varco che consentirà al Sottosopra di entrare nella nostra dimensione, e lei è la prescelta. Di mezzo ci si mette Undici, “agganciandosi” alla mente dell’amica a distanza e riuscendo a salvarla, sebbene Max finisca in un coma da cui non sappiamo se si risveglierà.

Tanto, però, basta al Sottosopra, che spacca Hawkins e divide i suoi residenti tra chi parte e chi resta. La gang si ritrova finalmente unita, tutti quanti nella cittadina in cui è cominciato tutto, ma il Sottosopra è ormai lì: le particelle nell’aria ed i fulmini rossi provenienti da nubi minacciose ricordano ai protagonisti che quella è solo una tregua, solo l’inizio della fine.

Stranger Things 4, la paura è un mostro che insieme si sconfigge

Stranger Things 4
© Netflix

Fin dai primi episodi della quarta stagione che Netflix ha messo a disposizione dei propri abbonati, era evidente che lo Stranger Things che conoscevamo fino ad allora non esisteva più.

L’operazione dei fratelli Duffer di rendere la propria opera più matura si è conclusa con un finale che, va detto, ripete il “format” delle stagioni precedenti, con una risoluzione che si traduce in un epico scontro finale, sentimenti ed il messaggio che l’unione da la forza.

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Il finale di Stranger Things 4 non si discosta da quanto creato in passato, ma trasforma la naturale crescita dei giovani attori protagonisti da ostacolo a punto di forza. Facendoli entrare nell’età dell’adolescenza, i Duffer trovano una maggiore libertà nel raccontare la propria storia con un tocco più adulto e sfacciato, ma sopratutto riescono a connettersi alle generazioni più giovani toccando i temi a loro più vicini.

Il che vuol dire, ovviamente, i primi amori, ma anche la paura di sentirsi differenti dagli altri (le lacrime di Will restano uno dei momenti più toccanti), il coraggio di sapersi affidare altri senza sentirsi deboli e, soprattutto, la forza di affrontare le proprie paure.

Perché sì, Vecna è una creature di una dimensione oscura che vuole conquistare il mondo, ma può anche diventare quell’angoscia dell’ignoto (vale a dire il Sottosopra, appunto) che si prende gioco di noi e che ci allontana da chi abbiamo di più caro per paura di deluderli. La vita, così come Stranger Things o Dungeons & Dragons, non è un gioco da fare da soli. Ed abbiamo l’impressione che sarà proprio questo il tema su cui si focalizzerà il gran finale della serie, ovvero la quinta ed ultima stagione, già confermata.