Home Sky Arte Sky Arte Festival, Roberto Pisoni a Blogo: “Inauguriamo un nuovo modo di fare cultura in e con la tv”

Sky Arte Festival, Roberto Pisoni a Blogo: “Inauguriamo un nuovo modo di fare cultura in e con la tv”

Il direttore di Sky Arte HD Roberto Pisoni racconta a Blogo l’idea e il progetto culturale alla base del primo festival organizzato da un canale tv.

pubblicato 5 Maggio 2017 aggiornato 3 Febbraio 2021 13:25

Un’utopia: così Roberto Pisoni, il direttore di Sky Arte HD, definisce il progetto di un Festival di Sky Arte. Un’idea che da tempo gli frullava nella mente e non a caso ospiti e partner ne hanno lodato il coraggio, la visione e anche a tratti l’incoscienza per un evento che lui stesso sa essere rischioso. Ma questa tre giorni di eventi ha tutto il sapore della filosofia stessa della rete, che ha sempre cercato – come racconta lo stesso Pisoni a Blogo – nuove vie e nuovi linguaggi per raccontare l’arte. E ora anche per farla.

Ripete in conferenza e ai nostri microfoni che questa prima edizione dello Sky Arte Festival, dura ‘solo’ tre giorni perché è un prototipo, anche se con un programma decisamente fitto: “A un certo punto siamo stati presi dalla bulimia di metter tutto” confessa sorridendo Pisoni sull’onda di un entusiasmo tangibile che si respira anche in conferenza stampa.

“L’idea di fare un festival c’era da tanto tempo, insieme all’idea di non essere compressi in un palinsesto, ma di mescolare cultura e intrattenimento. Lo facciamo con un evento diffuso, che va dal centro storico alla Sanità e che mette insieme tutto quello che facciamo sul canale, dalla fotografia allo storytelling, dalla letteratura al teatro. Sono felicissimo che si sia realizzato e credo che Napoli sia il palcoscenico ideale perché da tempo unisce innovazione, tradizione e rigenerazione”

ha aggiunto Pisoni, che si mantiene invece cauto sulla possibilità che ci sia una seconda edizione e che si faccia a Napoli.

“Vediamo innanzitutto come va questa – ripete – ma l’idea è quella di non fermarci”.

Il canale si fa, dunque, azione artistica sul territorio e questa attività diventa ovviamente contenuto per la rete: il Festival infatti sarà raccontato in tv da uno speciale dedicato, prossimamente in onda, e da pillole sui singoli eventi che puntelleranno il palinsesto dai prossimi giorni; sarà, inoltre, registrato integralmente il concerto di Vinicio Capossela alla Sanità per una messa in onda che però non sarà imminente, mentre la Notte Bianca della Sanità con il live del progetto Funky Tomato sarà trasmesso in diretta su uno dei canali Active di Sky Tg24.

Noi ci auguriamo che il format non si fermi. Immaginiamo che sia pensato per girare, in Italia e nel mondo. Napoli potrebbe essere quindi il primo capitolo di una serie, la culla di una rigenerazione della tv che si fa cultura. Una strategia innovativa, tra mecenatismo e produzione: un esperimento interessante che può far scuola.

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