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Le serie tv Marvel da Netflix passano a Disney+? La piattaforma di Topolino ed i suoi piani di espansione

Da Netflix a Disney+, l’acquisizione delle serie Marvel come Daredevil e Jessica Jones rivelano il piano di andare oltre le famiglie

12 Febbraio 2022 14:08

Non sono passati molti anni, eppure sembra un’epoca fa. “C’era un tempo”, verrebbe da dire, in cui Netflix era l’unica piattaforma streaming on demand, senza una reale concorrenza. Un potere incredibile, che le permise anche di sottoscrivere un accordo che fece storia, con la Marvel, per la produzione di serie tv in collaborazione con la sezione “Entertainment”: da quell’accordo nacquero sei titoli, ovvero Daredevil, il suo spin-off The Punisher, Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist e la miniserie The Defenders. Un’altra epoca, appunto.

Perché oggi un accordo di quel tipo non sarebbe neanche preso in considerazione: la Marvel Entertainment è diventata Marvel Studios; Netflix ha preferito concentrarsi sulla produzione di film e serie tv su cui possa avere un controllo più ampio e, soprattutto, sono nate numerose altre piattaforme capaci di tenere testa al colosso che ha di fatto cambiato il modo di vedere la tv.

Tutta questa premessa è necessaria per capire meglio la news di cui si sta molto discutendo online: da una semplice notifica inviata da Netflix ai suoi abbonati si è scoperto che le serie Marvel sopra citate dal 1° marzo 2022 non saranno più disponibili sulla piattaforma, a seguito della scadenza dei diritti di utilizzo. Queste serie tv (alcune delle quali sono anche passate in tv, su Rai 4), o meglio i loro diritti, passeranno quindi a Disney, nella cui galassia ruota anche la Marvel. La conclusione è fin troppo semplice: le sei serie tv sbarcheranno prima o poi su Disney+.

Sebbene la piattaforma di Topolino non abbia rilasciato comunicazioni ufficiali, non si può pensare ad un’alternativa, considerato che anche su Disney+ la Marvel è “titolare” di una sezione interamente dedicata ai suoi film e che dall’anno scorso sulla stessa piattaforma hanno debuttato serie tv che hanno ampliato l’MCU e creato legami ancora più stretti con i lungometraggi. A questo aggiungiamo che Charlie Cox è tornato a vestire di panni di Daredevil al cinema nel recente “Spiderman: No Way Home”, così come Vincent D’Onofrio ha rivestito i panni di Kingpin (acerrimo nemico proprio di Daredevil) in Hawkeye.

Da una notizia abbastanza normale, ovvero la scadenza dei diritti di streaming di una serie ed il loro mancato rinnovo, emerge però con forte chiarezza quanto detto in apertura: i tempi, per chi bazzica sulla visione di contenuti online, sono cambiati davvero rapidamente. Se prima Netflix se la doveva vedere solo con Prime Video, nel giro di pochi anni -o addirittura mesi- il panorama del video on demand è stato stravolto dall’arrivo di altri colossi che hanno deciso di scendere in campo. E tra questi, Disney è sicuramente quello che ha una strategia più a lungo termine.

Da piattaforma rivolta alle famiglie ad uno spazio riservato al pubblico esclusivamente adulto il passo è stato breve, con il debutto, nella primavera 2021, di Star: l’arrivo di queste serie tv Marvel, sebbene non siano in prima visione, servirà soprattutto a livello di immagine per la piattaforma, che potrà così dare un impulso ulteriore al proprio progetto di espansione.

In questo contesto conta già tantissimo ora -ma lo sarà ancora di più in futuro- detenere i diritti delle nuove produzioni, senza condividerli con nessuno. Solo così ci si potrà garantire un catalogo di originals che non subisca particolari variazioni e solo così si potrà davvero essere competitivi con le piattaforme concorrenti: le acquisizioni da magazzini esterni serviranno sempre, ma il vero campo di battaglia sarà un altro. Un campo che fino a neanche dieci anni fa non esisteva nemmeno.