Home Serie Tv Roar, su Apple Tv+ una sarcastica antologia femminista. Trama, cast e recensione

Roar, su Apple Tv+ una sarcastica antologia femminista. Trama, cast e recensione

Nicole Kidman, Cynthia Erivo, Issa Rae, Alison Brie tra le protagoniste dell’antologia Apple dalle creatrici di Glow

15 Aprile 2022 07:30

Debutta oggi venerdì 15 aprile Roar, in streaming su Apple Tv+ con tutti i suoi 8 episodi subito disponibili. La serie è un’antologia di racconti brevi sul ruolo della donna oggi, tratti dal libro di Cecelia Aherm, adattati da Liz Flahive e Carly Mensch che arrivano, tra le altre cose, dal mondo di GLOW. Nel cast dei diversi episodi troviamo attrici come Nicole Kidman, Issa Rae, Alison Brie, Merrit Wever. A produrre oltre alla Blossom Film di Nicole Kidman, Made Up Stories ed Endeavor Content.

Roar la trama

Roar è descritta come una serie antologica composta da “favole femministe darkly comci”, sarcastiche con una comicità tagliente e spietata. Al centro storie uniche di donne comuni alle prese con situazioni straordinarie.

Roar gli episodi e il cast

Episodio 1: The Woman Who Disappeared (La donna che scomparve)

Diretto da Channing Godfrey Peoples, scritto da Janine Nabers, il primo episodio di Roar vede nel cast Issa Rae nei panni di una giovane scrittrice nera che ha pubblicato un romanzo di successo e viene convocata da alcuni dirigenti di Hollywood per realizzarne un adattamento. L’incontro con un gruppo di dirigenti bianchi non andrà come nel migliore dei modi e le sue istanze spariranno. Letteralmente.

Episodio 2: The Woman Who Ate Photographs (La donna che mangiava fotografie)

L’episodio con Nicole Kidman, diretto da Kim Gehrig, scritto da Liz Flahive, affronta la storia di una madre che è al tempo stesso una figlia, alle prese con una madre affetta da demenza e un figlio pronto a salutare tutti per il college. Mangiare le foto sarà un modo per preservare la memoria.

Episodio 3: The Woman who was kept on a shelf (La donna tenuta su uno scaffale)

Betty Gilpin e Daniel Dae Kim sono i protagonisti dell’episodio scritto da Flahive e Mensch, diretto da So Yong Kim. Al centro la moglie di un ricco imprenditore che viene letteralmente trattata come una “moglie trofeo” tenuta su uno scaffale.

Episodio 4: The Woman who Found Bite marks on her Skin (La donna con morsi sul corpo)

Il quarto episodio ha come protagonisti Cynthia Erivo e Jake Johnson, diretto da Rashida Jones, scritto da Flahive e Mensch. Al centro la storia di una donna in carriera che partorisce il suo secondo figlio e iniziano a comparirle dei strani morsi sul corpo. Il senso di colpa per aver lasciato il figlio e aver ripreso il lavoro?

Episodio 5: The Woman who was Fed by a Duck (La donna imboccata da una papera)

Una donna single si ritrova in un rapporto esclusivo con una papera che finisce per controllarla, spingendola a rivalutare il significato della sua identità e del suo rapporto con gli altri. La protagonista è Merritt Wever mentre Justin Kirk era il doppiatore della papera.

Episodio 6 The Woman Who Solved her own Murder (La donna che ha risolto il suo omicidio)

Una detective story riletta dal punto di vista della vittima che deve subire i pregiudizi dei detective che indagano sul corpo di questa donna trovata mezza nuda in un parco. Diretto da Anya Adams, scritto da Liz Flahive e Carly Mensch, ha nel cast Alison Brie, Hugh Dancy, Christopher Lowell.

Episodio 7: The Woman Who Returned Her Husband (La donna che ha restituito il marito)

Un’anziana immigrata indiana è “prigioniera” di un matrimonio spento. La sua soluzione? restituire il marito al negozio da cui l’aveva preso. Diretto da Quyen Tran, scritto da Vera Santamaria, con Meera Syal come protagonista.

Episodio 8: The Girl who loved Horses (La donna che amava i cavalli)

Rilettura femminista delle classiche vendette dei western dal punto di vista di due adolescenti: una in cerca di vendetta per la morte del padre e l’altra desiderosa di fermarla. Scritto da Carly Mensch e diretto da So Yong Kim, vede nel cast Alfred Molina, Fievel Stewart e Kara Hayward.

Roar la recensione

Le serie antologiche sono come scatole di cioccolatini, all’interno di un’unica confezione puoi trovare gusti e sapori diversi. Più la scatola costa e più la fattura del prodotto sarà d’eccellenza. Il gusto è tutto un altro discorso. E un’antologia di Apple Tv+, ormai sempre più casa di prodotti di qualità e di grandi star, non poteva che essere un prodotto extra lusso.

Due autrici reduci dal successo di critica e pubblico di GLOW, un gruppo di star come Nicole Kidman, Merrit Wever, Alison Brie, Issa Rea, Cynthia Erivo. Insomma la confezione è impeccabile, la realizzazione anche, ma a Roar manca l’anima. Addentando ogni cioccolatino non resta alcun sapore e passato il tempo dell’episodio non resta molto allo spettatore. Cercando di raccontare tutte le diverse sfumature della vita delle donne oggi, Roar finisce per non raccontare nulla, lasciando alcune storie con un potenziale abbozzato, altre con un racconto troppo compresso.

La varietà di stili, di toni, di attori è interessante, così come funziona l’idea di raccontare graficamente alcuni aspetti della vita, metafore o modi di dire, ma ci si ritrova davanti semplicemente a una favoletta bella, a volte divertente, sicuramente impegnata da un punto di vista del messaggio che si voleva raccontare. A volte sembra che per la voglia di produrre troppo, di portare sempre contenuti, si sacrifichi la creatività limitandosi al compitino perfetto. Roar è una bella collezione di racconti extra lusso, ma è anche un’occasione sprecata.

Roar dove si vede

Gli otto episodi di Roar sono disponibili tutti da venerdì 15 aprile in streaming su Apple Tv+. La piattaforma Apple è disponibile su dispositivi iOS con la propria App, in streaming via browser, con app su Fire Stick Tv, Smart Tv, Sky Q.

Roar le immagini

Roar ci sarà una seconda stagione?

La serie è un’antologia composta da episodi autonomi da circa 30 minuti, tratta da un libro con oltre 30 racconti, quindi non è difficile immaginare nuove stagioni partendo proprio dai racconti del libro. Al momento però non c’è ancora nulla di ufficiale.