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Rai: “Nei talk show garantiamo pari presenza di uomini e donne”

La Rai da oggi si impegna ufficialmente a garantire nei suoi talk show una equa rappresentanza di genere. Ecco il Memorandum firmato

18 Gennaio 2022 19:44

Nella giornata in cui fanno rumore le parole dell’ad Carlo Fuortes sul canone che è “una risorsa incongrua rispetto agli obblighi e alle attività che la Rai svolge ed è tenuta a svolgere“, è stato ufficializzato un impegno storico da parte della tv pubblica.

Il riferimento è al Memorandum d’intesa No Women No Panel – Senza donne non se ne parla, siglato oggi a Viale Mazzini. Si tratta di un documento sottoscritto dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, dalla presidente Rai, Marinella Soldi, e dai rappresentanti del Cnel, dell’Upi, dell’Anci, della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, del Cnr, dell’Accademia dei Lincei e della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, che impegna la Rai affinché nei dibattiti e nei talk show sia assicurata una pari presenza di uomini e donne.

Una firma che è stata anticipata dai dati riportati dalla presidente Soldi:

I dati della Rai negli ultimi rilevamenti del 2020, dicono che la presenza femminile nella nostra programmazione è al 37%. Soprattutto, che è diverso il peso: le donne vengono principalmente chiamate a raccontare storie personali. Meno delle loro competenze. Per essere un servizio pubblico rilevante, credibile, inclusivo e soprattutto sostenibile, abbiamo la responsabilità di proporre modelli femminili che vadano oltre gli stereotipi. Anche per far capire alle ragazze che possono aspirare a qualsiasi professione. Il Memorandum prevede un impegno semplice: che in ogni dibattito e talk show ci sia un’equa rappresentanza di genere.

Nell’imminente futuro si verificherà se e come l’impegno sarà mantenuto dalla Rai. Il tema della parità di genere è quanto mai attuale in Italia, mondo dello spettacolo e della televisione, anche non pubblica, inclusa. A maggio scorso scoppiò il caso di Rula Jebreal, che rifiutò di partecipare a Propaganda Live, in onda su La7, proprio perché unica ospite donna prevista.