Home The Voice of Italy Raffaella Carrà: “The Voice? Torno perché sono testarda ma non c’è modo di fare conoscere i ragazzi”

Raffaella Carrà: “The Voice? Torno perché sono testarda ma non c’è modo di fare conoscere i ragazzi”

“Forte forte forte? Non è stato realizzato come volevo io ed è andato male”. Raffaella Carrà riparte da The Voice 2016.

pubblicato 15 Febbraio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 04:38

Meno nove giorni alla partenza di The Voice of Italy. Mercoledì 24 febbraio debutterà la nuova edizione, la quarta, quella apparentemente e sulla carta più rischiosa. Il talent di Rai 2 torna con una giuria completamente rinnovata (o quasi). E torna con il serio obiettivo di trovare un cantante da lanciare nel mondo della musica. Le edizioni precedenti non ci sono riuscite, questa volta il programma si gioca tutto.

Oltre a Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali, le poltrone girevoli ospiteranno Raffaella Carrà dopo l’anno sabbatico in quel di Forte forte forte. Perché è tornata? “Perché sono testarda, perché voglio tirare fuori un numero uno da questo programma, e non mi interessa che esca dalla mia squadra o da quelle degli altri giudici. L’importante è che The Voice of Italy abbia un numero uno. La sfida è questa”, ha dichiarato durante la conferenza stampa aperta ai settimanali (come riporta Di Più Tv).

La formula non funziona? “Forse. Diciamo che in questo talent non c’è modo di fare conoscere i ragazzi fino in fondo, come capita in altri talent. Noi giudici ne scegliamo ventuno a testa: sono tanti. E, comunque, ne ho anche per i ragazzi in gara… Molti cantano in inglese e questo non va bene perché cantare in inglese non ti fa vendere album in Italia, in Europa o in America Latina, a meno che non sia un cantante inglese”. I The Kolors, quindi, dovrebbero cantare in italiano. “Voglio sentire i concorrenti cantare in italiano, perché solo così potranno avere successo. Poi noi giudici faremo il massimo per aiutarli ad affermarsi, ma se nessuno ci riuscirà non sarà colpa nostra”.

Raffaella chiede di cambiare formula dalla prima edizione. Senza successo: “Ma non ho ancora avuto modo di incontrare il responsabile del programma per parlarne… Non posso obbligare nessuno a parlarmi. Comunque, perché i concorrenti abbiano poi una carriera, serve che entrino in gioco anche la Rai e la casa discografica che ha l’esclusiva sui cantanti del programma: la Universal. E qui nascono altri problemi. Il primo è che manca la programmazione del futuro del vincitore. Perché, per esempio, nessun cantante di The Voice of Italy è tra i Campioni a Sanremo?”. Fabio Curto è stato rifiutato dalla direzione artistica (e si era presentato in coppia con Francesco Facchinetti).

La ‘regina’ della televisione anni ’80 e ’90 tira una stoccata anche a Suor Cristina: “Ha una bella voce, ma come ce ne sono tante, e infatti all0epoca del suo provino mi colpì in quanto suora. L’abito faceva tutto. Per dirla alla francese, non ha il ‘physique du ròle’, o, per dirla all’italiana, i numeri giusti per fare la cantante: se le togliete l’abito da suora, resta solo una bella voce senza niente di più”. E pure a chi ha realizzato il suo programma, Forte forte forte: “Purtroppo il programma non è stato realizzato come volevo io: è andato male e per me è stata una delusione. Ora, però, sono già pronta a ripartire e ho un’altra sfida: lanciare finalmente un cantante di successo da The Voice of Italy“.

Sfida o illusione?

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