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Quarto Grado: la cronaca raccontata con sguardo critico ed un linguaggio easy

La scomparsa di Denise Pipitone, la morte di Laura Ziliani, il giallo di Saman Abbas al centro della prima puntata di Quarto Grado 2021 – 22 (recensione)

11 Settembre 2021 01:20

Quarto Grado riparte dal labirinto (come recita il promo ufficiale mandato in onda durante tutta l’estate) di casi irrisolti che, negli ultimi mesi, hanno catturato l’attenzione dei telespettatori italiani. Ai due padroni di casa, Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, il compito di seguire la ‘luce fuori dal tunnel’ per trovare una soluzione giornalistica ai tanti (e ancora troppi) interrogativi senza risposta.

Gli esperti in studio, Carmen Pugliese, Luciano Garofano, Alessandro Meluzzi, Massimo Picozzi, Carmelo Abbate, Grazia Longo e Sabrina Scampini e gli inviati sui luoghi del delitto (come Giorgio Sturlese Tosi e Ilaria Mura) cercano di aggiungere elementi inediti e nuovi spunti per uscire dal groviglio di testimonianze, processi, indagini concluse con un ‘nulla di fatto’.

I documenti filmati ricostruiscono in maniera assai dettagliata e precisa i fatti, analizzando i ‘punti oscuri’, le piste non ancora battute, le sentenze della Magistratura con un occhio critico e super partes. Perché le immagini contano più di tante parole vuote.

Quarto Grado 2021-2022
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I casi della prima puntata di Quarto Grado 2021 – 21

A distanza di 17 anni, ci si concentra nuovamente sul porto di Mazara Del Vallo come possibile scenario della scomparsa di Denise Pipitone.

Sulla morte di Laura Ziliani, invece, ci si sofferma, a più riprese, sull’appello strappalacrime, in tv, delle due figlie, Silvia e Paola Zani, iscritte, poi, nel registro degli indagati assieme al fidanzato della maggiore con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Vengono ascoltate anche le amiche della vigilessa di Brescia per avere chiarimenti sulla ‘famosa’ tisana, preparata dalle due indagate, che l’avrebbe fatta dormire per 36 ore consecutive. Il movente dell’uccisione sarebbe da individuare in una contesa di natura economica. Sembra infatti che la trasformazione della villetta di famiglia in un Bed & Breakfast abbia creato seri malumori in famiglia.

E, poi, i risvolti inquietanti sul giallo di Saman Abbas, uccisa per aver disobbedito alle regole (e al matrimonio combinato) imposte dalla famiglia pakistana. Dopo le confessioni della mamma, sparita nel nulla dopo aver lasciato l’Italia con il marito, le serre di Novellara, riprodotte fedelmente in studio, diventano il centro nevralgico per ritrovare il cadavere della giovane ragazza.

Si indaga, a distanza di tempo, anche sulla misteriosa sparizione di Roberta Ragusa. Il marito Antonio Logli dal carcere, proclama, a gran voce, la propria innocenza con una lettera in cui, dopo un anno, ha espresso la propria gioia per aver finalmente riabbracciato i figli ed i familiari più cari dopo oltre un anno per attenersi ai rigidissimi protocolli anti-Covid.

Sfruttando la diretta, Nuzzi segue, in presa diretta, la fuga di Pierangelo Pellizzari, il 61 enne disoccupato di Noventa Vicentina che, stamattina, ha ucciso la moglie Rita Amenze con 4 colpi di pistola davanti alla fabbrica di inscatolamento di funghi freschi in cui lavorava come operaia. L’uomo, ricercato dalle forze dell’ordine, ha lasciato l’auto davanti casa con l’autoradio ancora acceso. Il programma, in tempi record, ha raccolto la testimonianza dell’ex moglie che, in passato, ha subito maltrattamenti, percosse e minacce di ogni tipo.

Spazio alla strettissima attualità sull’incendio del grattacielo a Via Antonini 32 a Milano vagliando tutte le ipotesi che hanno determinato il diffondersi delle fiamme in appena 7 minuti.

Rinnovata l’impegno alla lotta contro i femminicidi con un focus particolare sulla storia di Ilenia Fabbri. Arrestati l’ex marito Claudio Nanni e il presunto Pierluigi Barbieri, l’uomo assoldato per togliere la vita alla 46 enne di Faenza. Si mettono assieme tutti gli elementi e le due versioni per stabilire una verità.

Un approfondimento, ben costruito, veloce, fedele a se stesso, che, con un proprio linguaggio schietto, easy, poco nozionistico, è riuscito, con gli anni, a crearsi uno zoccolo duro di fedelissimi #quartograders. Perché cambiare se la rotta giusta è già stata tracciata senza intoppi?!