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Propaganda Live, ‘spiegone’ delle Karma B sul ddl Zan: “Siamo incaz*ate, ma non finisce qui” (Video)

Propaganda Live, monologo a sorpresa delle Karma B sul ddl Zan: “Il cammino dei diritti può essere rallentato, ma non si arresta”

30 Ottobre 2021 02:55

Uno ‘spiegone’ aggiuntivo e imprevisto ha arricchito l’ultima puntata di Propaganda Live. Non solo il monologo tradizionale di Marco Damilano, ma anche quello alternativo delle Karma B, il duo drag queen composto da Mauro Leonardi e Carmelo Pappalardo che da diverse stagioni partecipa saltuariamente alla trasmissione.

Il motivo dell’intervento (qui il video) era legato, come prevedibile, al Ddl Zan, affossato mercoledì al Senato. “Nessuno in tutta coscienza può dire che non ci fosse bisogno di quella legge che tutelava noi”, hanno spiegato i due. “Facendo le drag abbiamo imparato a metterci nei panni di qualcun altro. L’empatia è la cosa più bella che ci possa essere”.

Ad inizio serata le Karma B avevano regalato a Propaganda Live una sigla alternativa sulle note di “Lamette” di Donatella Rettore, con il testo abilmente modificato in “Dammi una tagliola che lo fanno cadere”. Poi però i toni si sono fatti seri:

Il nostro compito è portare ironia, allegria, gioia. Ma stasera siamo incazzate. La prima canzone che avevamo scelto era quella canzone di Marco Masini, poi abbiamo deciso di cambiare perché la discussione in Senato era già di un livello basso. Gente che si ritiene discriminata perché non può esprimere la propria omofobia, che non conosce la differenza tra l’insulto e la libertà d’opinione. Gente che pensa che uno si alza la mattina e cambia sesso come noi cambiamo le parrucche. Siamo veramente dispiaciute, era un’occasione per tutto il Paese di avere una legge indispensabile che parlasse di protezione, perché esistono categorie non tutelate di fronte a persone violente.

Accompagnate dagli applausi dello studio, le Karma B hanno rincarato la dose, lasciando intendere di non volersi arrendere: “Noi siamo arrabbiate, ma sfiduciate. Sappiamo che la società è migliore di alcuni suoi rappresentanti. Il cammino dei diritti può essere rallentato, ma non si arresta mai. La storia, con la ‘s’ maiuscola, non finisce qui. Ringraziamo Alessandro Zan e i parlamentari che hanno difeso la legge, anche nel non volerla tagliare. Gli esseri umani presi singolarmente sono solo delle persone, insieme sono una forza della natura, una bandiera di libertà della quale c’è disperatamente bisogno”.