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Piazzapulita, l’attacco di Formigli a La Russa e quel ritorno al 2011

A Piazzapulita Formigli attacca La Russa: “Un nostalgico del ventennio come seconda carica dello Stato”. E rispolvera lo scontro del 2011

pubblicato 14 Ottobre 2022 aggiornato 16 Ottobre 2022 09:59

Un affondo durissimo rivolto ad Ignazio La Russa, neo-presidente del Senato. Corrado Formigli ha rimesso l’elmetto e ha riacceso la polemica contro il centrodestra a tinte meloniane. E così a Piazzapulita è andato in scena un remake dello scontro avvenuto tra i due il 12 febbraio del 2011.

Durante la manifestazione organizzata da Giuliano Ferrara al teatro Dal Verme di Milano, il giornalista – allora inviato di Annozero – tentò di intercettare il Ministro della Difesa, che reagì malamente, arrivando a scalciarlo.

Io l’ho conosciuto così – ha ricordato Formigli mentre rimandava in onda il video – era la primavera 2011, stava per scoppiare la guerra in Libia, La Russa era ministro della difesa e in Italia si discuteva di prostitute minorenni a casa del presidente del Consiglio. Mi avvicinai per fare qualche domanda”.

Una vicenda mai del tutto digerita dal conduttore che ne ha approfittato per commentare l’elezione di La Russa a seconda carica dello Stato.

La mia domanda è questa, la faccio alla Meloni, a Salvini e a quella parte dell’opposizione che lo ha votato nel segreto dell’urna. Con tutti i servitori dello Stato ed esponenti politici, proprio Ignazio Benito Maria La Russa doveva diventare il vicepresidente della Repubblica? È la seconda carica del Paese, di famiglia solidamente fascista e di essere un nostalgico del ventennio non ne fa mistero. Magari sarà anche una buona carica dello Stato, ma vedere passare il testimone da Liliana Segre ad un uomo che si rifiuta di festeggiare il 25 aprile e che custodisce in casa tante statue e memorabilie del Duce fa impressione e non solo a me.

Il duello d’annata tra Formigli e La Russa ha inoltre contribuito a riportare alla luce un’epoca televisiva unica ed irripetibile che corrispose col picco massimo dell’anti-berlusconismo, prima della parabola discendente che portò il leader di Forza Italia alla caduta, nell’autunno successivo.

Quella puntata di Annozero, abilmente ‘pompata’ per un’intera settimana totalizzò oltre 4 milioni di spettatori, pari al 14,1% di share, e la curva raggiunse il 20% proprio negli istanti in cui veniva trasmesso il filmato.

Piccolissimo dettaglio: quella stessa sera, su Rai1, si svolgeva la terza serata del Festival di Sanremo, con Roberto Benigni attesissimo super-ospite.

Altri tempi davvero.

Piazzapulita