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Oggi guardiamo la tv. Ma quale?

Pigramente, la generalista si riaccende. E intanto il sottobosco del digitale raccoglie proseliti.

pubblicato 3 Settembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:15

Oggi ti guardiamo, tv. Perché diciamocelo: non se ne poteva più. Di televisione chiacchierata, di news, falsi scoop, vere anticipazioni, rumors e pettegolezzi, derive gossippare, voci, controvoci e vocine. Finalmente, la tv generalista – eccezion fatta per le parentesi sportive – comincia, pigramente, a riaccendersi (anche se mancano molti all’appello: arriveranno), salvo qualche fiammata e inizio anticipato (si veda, per dire, Corrado Formigli su La7). Il che significa che oggi ricominciamo a parlare di tv guardata: è un po’ come quando finisce il calciomercato e si torna a dilettarsi con le partite e a destreggiarsi fra le polemiche, che non mancano mai. Così, seguiamo, per cominciare, Mattino Cinque e Forum, per dire.

Il fatto, però, è che le generaliste non hanno affatto imparato la lezione dalla scorsa estate e si sono rassegnate ad autoghettizzarsi nella riproposizione del trito e del ritrito. Né sembrano avere in canna chissà quali straordinarie novità per il futuro prossimo venturo, il che fa presupporre un sacco di nervosismo per i numeri in valore assoluto che scenderanno, tanta gente che si prenderà sempre più sul serio e che, vedendo sgretolarsi i muri dei milioni di telespettatori, comincerà a dire (di nuovo) che l’Auditel non è importante e via dicendo.

Ci sarà chi parlerà della frammentazione del digitale terrestre come se fosse un danno terribile, senza avere il coraggio di scanalare e di scoprire una quantità di canali “minori” in cui si trova quasi sempre qualcosa di fruibile, a qualunque ora del giorno o della notte, se proprio si vuole stare davanti alla tv.

E così (vado in ordine sparso, per carità, ché poi qualcuno potrebbe pensar male: quando c’è aria di disfatta, si pensa sempre male) Rai4, Rai5, Iris, Real Time, DMax, Cielo, Sportitalia e via dicendo faranno sempre più spesso la loro comparsa fra le abitudini degli italiani, mentre SKY continuerà la sua strategia con Mediaset Premium a tentare di competere fra le pay: non c’è bisogno di leggere i numeri per saperlo, che i canali “minori” sono visti. Basta parlare con le persone, vivere nella vita reale.

E allora, sì, oggi guardiamo la tv, che pigramente si riaccende. Ma quale? Quella generalista, ahinoi, dovrà fare uno sforzo, per convincerci. E’ ovvio: ne parleremo, perché è di quello che si parla, quando si deve raggiungere un pubblico ampio. Ma le nicchie avanzano a passi da gigante. E non si potrà più trascurarle.

[Foto di Evert F. Baumgardner dal National Archives and Records Administration]