Non è la Rainbow
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Oggi è un altro giorno sempre più LGBT – friendly con l’intervista alle Karma B di Ciao Maschio

La coppia di drag queen del late show di Nunzia De Girolamo si è raccontata a Serena Bortone.

pubblicato 23 Febbraio 2022 aggiornato 15 Marzo 2024 14:31

Siamo creature mitologiche: metà essere umano e metà Raffaella Carrà“. Si sono presentate così a Oggi è un altro giorno le Karma B, la spumeggiante coppia di drag queen che Nunzia De Girolamo ha arruolato a Ciao Maschio il sabato notte su Rai 1 al posto di Drusilla Foer.

Già viste in Propaganda Live, le Karma B – al secolo Mauro Leonardi e Carmelo Pappalardo – hanno raccontato l’emozionante incontro proprio con la regina del Tuca Tuca a Roma quando viaggiavano con treni notturni dalla Sicilia per fare dei provini nella Capitale.

“Dopo aver fatto questo provino dovevamo prendere il treno per tornare giù in Sicilia. Bazzicavamo lì a Piazzale Flaminio, avevamo 20 anni poco più. L’abbiamo vista fuori da un negozio di tappeti persiani, ci ha sorriso col suo sorriso inconfondibile, abbiamo chiacchierato, ci ha fatto l’in bocca al lupo per la nostra carriera. Ci ha portato fortuna”.

Il talk show della fascia post-prandiale condotto da Serena Bortone è probabilmente uno dei programmi più LGBT-friendly mai andati in onda: da qui sono passati Ivan Cattaneo con la sua sconvolgente storia in manicomio, la transgender più anziana d’Italia e Claudia Ferri, la persona che ha ispirato ad Anna Tatangelo la canzone portata al Festival di Sanremo 2008 “Il mio amico“.

Serena Bortone sta portando la trasmissione in uno stato di grazia, con una media che supera spesso il 15 % di share (anche se non veleggia sul 20, come ha scritto Aldo Grasso sul Corriere in una recensione abbastanza entuasiasta). La comunità LGBTQIA+ definirebbe la conduttrice una “frociarola”, termine che in gergo queer indica una donna molto amica, ma sarebbe più corretto parlare di “ally” (“alleata“). Emblematica la frase pronunciata ieri: “Non sono potuta andare alla festa dei 32 anni del Mukkassassina  perché ero alla Scala, sennò andavo”.

In questo la presentatrice ricorda le “battaglie” di Barbara d’Urso, ma nei programmi di quest’ultima i temi dei diritti civili erano sempre oggetto di aspro dibattito al di là dei proclami della conduttrice. Dalla Bortone invece ognuno si presenta per quello che è.