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MySky: le caratteristiche ufficiali

In attesa che mi vanga installato il nuovo decoder MySky, appuntamento previsto il prossimo 12 dicembre dopo il quale posterò un test drive approfondito, la rivista Eurosat – nel numero di dicembre attualmente in edicola – ha pubblicato il primo test ufficiale della nuova apparecchiatura, nel quale (finalmente) vengono illustrate le caratteristiche definitive, le potenzialità,

30 Novembre 2005 09:56

In attesa che mi vanga installato il nuovo decoder MySky, appuntamento previsto il prossimo 12 dicembre dopo il quale posterò un test drive approfondito, la rivista Eurosat – nel numero di dicembre attualmente in edicola – ha pubblicato il primo test ufficiale della nuova apparecchiatura, nel quale (finalmente) vengono illustrate le caratteristiche definitive, le potenzialità, i collegamenti ottimali e gli sviluppi futuri dell’ambizioso progetto.

Rimandando tutti, ovviamente, ad una lettura degli articoli direttamente sulla testata – molto interessanti e completi – riassumo in questa sede, per la curiosità di quanti ci hanno scritto chiedendo delucidazioni e manifestando perplessità, le coordinate principali del nuovo servizio PVR dell’emittente satellitare.

> Il nuovo decoder è stato sviluppato, su specifiche Sky, da Pace Microtechnology;

> il costo d’installazione è 99 Euro una-tantum, quello mensile 7 Euro (da sommare al canone attualmente pagato). Possono sembrare tanti, in effetti, ma teniamo conto che – come ha dichiarato a Sorrisi & Canzoni Andrea Zappia (direttore marketing di Sky) “A conti fatti, però, anche all’abbonato conviene il noleggio. Il progresso tecnologico, di questi tempi, è velocissimo. Se tra qualche anno ci inventeremo qualcosa di ancora più evoluto, penseremo noi a sostituire i vecchi decoder. Nessuno si troverà mai in casa un apparecchio antiquato. E in più, ogni problema di manutenzione sarà per sempre a carico di Sky“. E non ha tutti i torti: da più parti queste affermazioni sono state lette come la possibilità che Sky vada a sostutuire – gratuitamente – i decoder MySky attuali con quelli HDTV, una volta disponibili;

> il costo d’installazione va a coprire la necessità di stendere un secondo cavo, che collega il nuovo LNB doppio (per intenderci, il fuoco al centro della parabola) al nostro appartamento: questo è fondamentale per poter utilizzare il secondo decoder interno all’apparecchio e “catturare” due programmi contemporaneamente;

> sul retro del box troviamo due prese scart (per il collegamento a TV, videoregistratore, DVD-Recorder, etc… come i decoder attuali), una nuova presa S-Video (per collegamenti di alta qualità a TV e VCR), la presa digitale ottica (alla quale collegare, tramite cavo Toslink, l’impianto Home Theater) attraverso cui beneficiare – entro fine anno – del nuovo audio Dolby Digital 5.1, i due ingressi IF (parabola) e un cavo dati, attualmente inutile. Sul fronte, oltre alla feritoia per la smart-card, è presente una porta USB al momento superflua… in un prossimo futuro – a detta di Sky – da poter utilizzare per la visualizzazione delle fotografie digitali;

> l’utilizzo del nuovo impianto è semplicissimo: in sostanza identico al precedente, fatto salvo il tasto “R” (registrazione) e “My Channel” (nel quale visualizzare l’archivio delle registrazioni eseguite) sul telecomando. Per registrare un programma si può utilizzare molto semplicemente la guida OSD o impostare manualmente gli orari e il margine – in anticipo o posticipo – di timing;

> le registrazioni ottenute sono vere e propri “cloni” delle trasmissioni: a differenza di quanto avviene nei DVD-recorder, infatti, il flusso Mpeg-2 e AC3 viene duplicato e non convertito da digitale ad analogico;

> è necessaria la smart-card sia per la registrazione che per la visualizzazione dei programmi;

> si possono registrare tutti i programmi dei palinsesti nazionali, audio e video, Rai e Mediaset comprese (ovvero i canali attualmente presenti nel bouquet Sky), ad esclusione di quelli criptati e trasmessi sull’etere analogico (ad es. alcune partite di Champions League o i Gran Premi di Formula 1);

> le registrazioni dei programmi in chiaro e quelli delle pay-tv non hanno scadenza; i film in pay-per-view durano 24 ore; i film porno non possono venire acquisiti;

> si può collegare – come ho detto sopra – un’apparecchiatura per il riversamento delle registrazioni digitali su VHS o DVD-recorder (tramite SCART o S-Video), ma non il contrario (ovvero sull’HD non si possono trasferire files esterni);

> l’HD da 160 Gb permette circa 60 ore di registrazione. Non sono previste modalità di compressione LP o EP;

> si possono registrare anche due programmi satellitari in contemporanea e guardarne uno registrato in precedenza;

> la funzione Time Shifting permette di mettere in pausa la trasmissione in onda e riprenderla, dallo stesso punto, in qualsiasi momento;

> chi avesse problemi di spazio all’interno delle canaline (cavi corrugati), tenga in considerazione che è possibile utilizzare il doppio decoder anche con un solo cavo, a patto che vengano registrati – o visualizzati – due canali presenti sulla stessa polarità. Fare riferimento alle complete tabelle offerte da Eurosat (a pagina 118 del numero di dicembre 2005) per maggiori delucidazioni.

Spero di essere stato utile!