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Mimmo Lombezzi – Una strategia comunicativa per la sinistra

Mimmo Lombezzi ci scrive nei commenti e noi, volentieri, pubblichiamo. Il passaggio di Fassino sotto i riflettori di colei che Dagospia definì “Maria la sanguinaria” segna una svolta storica nelle strategie comunicative della sinistra. Per colmare il gap con l’avversario però mancano molti altri passi : 1) occorre un lifting o un piercing che evidenzi

1 Novembre 2005 20:02

Mimmo Lombezzi ci scrive nei commenti e noi, volentieri, pubblichiamo.

Il passaggio di Fassino sotto i riflettori di colei che Dagospia definì “Maria la sanguinaria” segna una svolta storica nelle strategie comunicative della sinistra. Per colmare il gap con l’avversario però mancano molti altri passi :
1) occorre un lifting o un piercing che evidenzi anche sinistra il tema del “corpo” : vedrei bene Rutelli o Pecoraro Scanio, ma anche un “tattoo” sulla schiena della Melandri.
2) occorre un pellegrinaggio, un viaggio dell’anima, che so a Pietralcina oppure a Krakovia a scomunicare ancora una volta il comunismo.
3) e’ necessaria una ulteriore presa di distanza dai “Movimenti”: molto opportuno sarebbe stanziare un fondo per i poliziotti coinvolti nei fatti della Diaz e di Bolzaneto e una scomunica definitiva di Moretti a “Porta a Porta”.
4) ogni partito che si rispetti deve ospitare, oggi come oggi, una love-story che produca degli smottamenti politici e coniugali. In questo settore la Ferilli che è bellissima e pure simpatica potrebbe produrre autentici disastri (sempre per il bene del partito)
5) e’ indispensabile che almeno una volta alla settimana un membro autorevole dello schieramento dichiari la propria fede (in mancanza d’altro Fassino potrebbe rivelare altri dettagli sulla sua). La fondazione Italiani-Europei inoltre potrebbe organizzare il primo seminario di teologia riformista con il card.Ruini
6) una certa dimensione magico-rituale non stona specie se si organizzassero giganteste “Feste per l’Unità” che invocassero sino a notte fonda la compattezza della coalizione anche ricorrendo al rullo dei tamburi e a qualche sacrificio propiziatorio.