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È morto Maurizio Costanzo, rivoluzionario del linguaggio televisivo

Scompare uno dei pilastri della storia della televisione e del giornalismo, Maurizio Costanzo è morto all’età di 84 anni.

pubblicato 24 Febbraio 2023 aggiornato 25 Febbraio 2023 07:54

Lutto nel mondo dello spettacolo e del giornalismo. All’età di 84 anni è morto il giornalista, autore, scrittore, sceneggiatore e conduttore Maurizio Costanzo. A comunicarlo è il suo ufficio stampa.

Con lui se ne va un altro pezzo di storia della televisione, ma più in generale dello spettacolo e dell’informazione. Nato il 28 agosto 1938 a Roma, Costanzo è stato pioniere di un linguaggio del tutto rivoluzionario, scopritore di talenti e di trend diventati poi veri e propri fenomeni mediatici. Del talk show ne ha fatto un fiore all’occhiello aprendo le porte a tematiche forti e accendendo le luci sui casi di cronaca e costume più discussi del nostro paese.

Gli esordi nel giornalismo e la passione per la musica e l’arte

Sin da ragazzo il suo sogno è quello di entrare nel mondo del giornalismo, appena maggiorenne diventa cronista per il quotidiano di Roma Paese Sera, era il 1956. La gavetta maturata in brevi tempi lo porta a diventare caporedattore per il settimanale Grazia. Allarga i suoi orizzonti, senza timori nel 1963 decide di guardare oltre la carta stampata diventando autore radiofonico.

Passione, come quella per la musica. E’ il 1966 quando, dietro il successo di Se Telefonando c’è anche la sua penna insieme a quella di Ghigo de Chiara, è co-autore del brano cantato da Mina musicato da Ennio Morricone.

Abbiamo aperto parlando di Costanzo come talent scout. Il successo di Paolo Villaggio nei panni di Fracchia nel 1967 ad esempio è opera del giornalista che ne fu co-ideatore.

L’approdo in tv, il cult Bontà Loro e il boom del Maurizio Costanzo Show

La sua carriera è costellata di titoli importanti, rimasti nelle teche del piccolo schermo. Gli anni ’70 per Costanzo sono la svolta ufficiale ad un talento che non rimane più limitato alla scrittura e al giornalismo ma si evolve fino a toccare le antenne della televisione. Nel 1976 arriva Bontà loro, nato da un’idea di Angelo Guglielmi e in onda nella seconda serata su Rai 1 (allora Rete Uno) fino al 1978 e nel primo pomeriggio tra il 2010 e il 2011. Altri spin-off furono Acquario, Grand’Italia. Parallelamente lavora anche per le reti locali, e negli anni ’80 arriva in Fininvest.

La sua firma ha dato pregio al suo ‘figlio’ catodico, il Maurizio Costanzo Show. Nato nel 1982 su Rete 4, emittente che lo porta avanti sino al 1986 anno in cui il talk passa nelle mani di Canale 5. “Dal Teatro Parioli in Roma, il Maurizio Costanzo show” riecheggia quella voce fuori campo sulla visione di un palco che apre il sipario sul salotto più famoso d’Italia. Volti e personaggi singolari, importanti, iconiche. Con oltre 55.000 ospiti, Maurizio Costanzo ha saputo dare spazio ad una comunicazione diretta, semplice, a volte aspro e duro ma sincero. Senza filtri. Da quel palco ricordiamo uno dei momenti passati alla storia dello show con quella maglietta con su scritto “Mafia made in Italy“, bruciata nella serata-maratona dedicata alla lotta contro la mafia trasmessa sia da Canale 5 che da Rai 3 in una collaborazione con Michele Santoro.

L’era di Buona Domenica, il teatro e il cinema

Nel 1985 e fino al 1987 conduce Buona Domenica. Prima insieme a Corrado, poi con Gigi Sabani. Ne riprende le redini dal 1996 sino al 2006 trasformando il contenitore nel programma a sua misura. Divertimento, riflessione e ancora quella voglia di incuriosirsi portando all’interno di un contesto festoso degli elementi insoliti, unici nel loro genere. Approfittò dell’avvento di internet per poter sfruttare le nuove forme di comunicazione avvicinandosi al pubblico grazie a “Il muro” che divenne in breve tempo un insostituibile pagina all’interno del programma.

Come un atleta dello spettacolo, Maurizio Costanzo ha avuto modo di sondare anche gli ambienti del teatro e del cinema. Partecipò alle sceneggiature di alcuni film, alcuni di questi con la regia di Pupi Avati e nel 1977 per Una giornata particolare di Ettore Scola.

Gli amori di Costanzo, il legame con Maria de Filippi

Nella sua vita quattro matrimoni. Nel 1963 sposa Lori Sammartini, nel 1973 con Flaminia Morandi. Da questo secondo matrimonio nascono anche i due figli Camilla e Saverio. Nel 1989 fu la volta di Marta Flavi, infine nel 1995 con Maria de Filippi. Con lei nel 2002 ebbero in affido il figlio Gabriele all’epoca di dieci anni, lo adottarono poi due anni dopo, nel 2004.

La scorsa estate in un’intervista al settimanale Oggi Maria disse: “Confesso che non so se ne sarò capace, se avrò la forza e il coraggio di tendergli la mia mano quel giorno lì, troppo dolore. Non voglio che mi resti come ultimo ricordo l’intreccio di quelle dita“.

Maurizio Costanzo, la notizia della scomparsa

L’improvvisa scomparsa di Maurizio Costanzo è stata annunciata durante L’aria che tira oggi su La7, il Tg5 e il Tg2 delle ore 13. Ripresa poi dal Tg1 e Tg La7 delle ore 13:30. Oggi è un altro giorno su Rai 1 e Ore 14 su Rai 2 hanno modificato le scalette della loro diretta, mentre Uomini e Donne, per evidenti motivi, non va in onda. Rai News 24 e Sky Tg 24 stanno dedicando ampi blocchi nel ricordo del grande giornalista scomparso.

Sui social grande commozione con messaggi di cordoglio da parte di tanti personaggi del mondo dello spettacolo.

L’ANSA fa sapere – da fonti vicine alla famiglia – che da domani (25 febbraio) alle 10:30 sarà allestita la camera ardente in Campidoglio (Roma), mentre la chiusura è prevista domenica alle 18.