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Marco Brenno snobbato a Soliti ignoti

Una delle caratteristiche principali dei personaggi dello spettacolo è senza dubbio la “riconoscibilità”, che solitamente non dispiace affatto ai cosiddetti “vip”. Girare per strada e avere richieste di foto o autografi, sentirsi gli occhi puntati addosso quando si vive la propria quotidianità, sono le ovvie conseguenze della fama. Ma non è sempre così e questa

pubblicato 5 Aprile 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 16:59


Una delle caratteristiche principali dei personaggi dello spettacolo è senza dubbio la “riconoscibilità”, che solitamente non dispiace affatto ai cosiddetti “vip”. Girare per strada e avere richieste di foto o autografi, sentirsi gli occhi puntati addosso quando si vive la propria quotidianità, sono le ovvie conseguenze della fama. Ma non è sempre così e questa sera l’abbiamo imparato da Soliti ignoti, il programma di access prime time condotto da Fabrizio Frizzi.

Chi segue spesso il gioco, saprà che quasi tutte le sere sono ospiti personaggi che, per un motivo o per l’altro, sono noti ai più. Personaggi sportivi, attori, vallette del passato servono a “dare una mano” al concorrente di turno proprio perché dovrebbero essere facilmente identificabili e, per questo motivo, il loro corrispettivo in denaro è sempre molto basso.

Nella puntata appena andata in onda era presente uno dei personaggi “del momento”, Marco Brenno, protagonista di Tutti pazzi per amore nonché figlio di Michele Placido. Un nome che di recente si è letto spesso sulle riviste specializzate ed un volto familiare ad almeno 7 milioni di italiani (stando almeno agli ascolti della prima stagione). Ma non alla concorrente di oggi, che ha abbinato al ragazzo il lavoro di fabbricante di souvenir.

La faccia dell’attore e il tono del “no” alla domanda se fosse lui il fabbricante di souvenir, lasciavano trasparire parecchia delusione. Un bagno d’umiltà improvviso e inaspettato forse inutile per un giovane che non sembra essersi buttato nel mondo della celebrità a tutti i costi, ma che farebbe bene invece ai tanti vippetti che alla prima esperienza televisiva si sentono “arrivati”.

Insomma, l’equazione tv uguale celebrità, almeno nel caso di Marco Brenno, non è risultata vera.

Rai 1Soliti ignoti