Home Rai 3 Luca Barbareschi, due consiglieri del cda Rai chiedono di bloccare In barba a tutto. L’attore: “Fazio fa la vittima da miliardario”

Luca Barbareschi, due consiglieri del cda Rai chiedono di bloccare In barba a tutto. L’attore: “Fazio fa la vittima da miliardario”

Pesano le affermazioni del conduttore sulle donne vittime di molestie in cerca di visibilità.

27 Maggio 2023 16:46

Due consiglieri del consiglio di amministrazione Rai, Francesca Bria e Riccardo Laganà, hanno chiesto il blocco del programma di Luca Barbareschi a seguito delle pesanti affermazioni dell’attore sulle donne vittime di molestie. Francesca Bria è in quota Partito Democratico, mentre Riccardo Laganà appartiene ai dipendenti Rai.

I due consiglieri hanno inviato una lettera di dimissioni alla presidente della Rai Marinella Soldi per non realizzare la seconda edizione della trasmissione di Barbareschi, ovvero In barba a tutto, che sarebbe prevista dai Piani di produzione e trasmissione  2023 per il genere Cultura.

Di In barba a tutto c’era stata una prima stagione nel 2021 su Rai 3. Il programma si prefiggeva l’obiettivo di superare il politicamente corretto, ma al di là dei discreti risultati d’ascolto in una fascia peraltro non facile come la seconda serata la trasmissione non si è rivelata particolarmente rivoluzionaria.

L’ AFFONDO SULLE ATTRICI CHE DENUNCIANO MOLESTIE

Le proteste da parte dei due consiglieri del cda Rai arrivano a causa delle pesanti affermazioni di Luca Barbareschi sulle donne vittime di molestie. L’attore aveva dichiarato in un’intervista a Repubblica: “Le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità“, riferendosi ad Amleta, ovvero l’associazione che contrasta la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo, una sorta di #MeToo italiano.

La risposta del diretto interessato non si è fatta attendere:

“Momenti comici in Rai. Io non ho nessun contratto e quindi quella che vediamo è censura preventiva sulla base di un mio legittimo pensiero, tra l’altro assolutamente rispettoso delle donne. Il mio programma televisivo è in palinsesto anche se non è stato ancora firmato il contratto. Se questo accadesse, dovrei fare causa ai consiglieri per il danno recato all’azienda, visto che la precedente edizione del programma ha avuto ottimi risultati”.

L’attore ha aggiunto:

“Qualcuno ha bisogno di pubblicità. Mentre Fabio Fazio Lucia Annunziata fanno le vittime senza che nessuno li avesse cacciati, il primo è miliardario e la seconda forse avrà un futuro – spero per lei – nelle prossime europee del Pd, il sottoscritto – dice – produce per la Rai The Palace di Polanski e The Penitent di Mamet, Black Out, la serie per Rai1, e La luce nella masseria per le celebrazioni dei 70 anni della Rai. Nei miei prodotti ci sono tante protagoniste femminili, italiane e non, e non persone che vogliono farsi pubblicità. Come diceva Ida Magli, antifemminista convinta e grande sostenitrice della dignità della donna (si può leggere il suo libro sul tema) ‘La festa della donna non è l’8 marzo ma tutti i giorni'”.

La mossa si inserisce in un quadro sempre più turbolento per la tv di viale Mazzini. Solo due settimane fa Fabio Fazio aveva annunciato l’addio alla Rai per approdare con Che Tempo Che Fa su Nove (“Non sono un uomo per tutte le stagioni“, aveva dichiarato al Tg3). A seguirlo Luciana Littizzetto. Pochi giorni fa invece a fare le valigie è stata Lucia Annunziata, dal 2005 al timone di In mezz’ora, poi diventato Mezz’ora in più. “Se non ti piace il governo non te ne vai“, l’aveva rintuzzata Fiorello all’interno del suo Viva Rai 2. Lo showman aveva ricevuto anche il plauso da parte di Matteo Salvini.

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