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LA TV TRASUDA SESSO…2

Vorrei specificare, visto che sul sesso si rischiano confusioni. Quando scrivo che la tv trasuda sesso intendo dire che negli anni le cose sono cambiate e ce ne siamo accorti. Sono lontani i tempi dei mutandoni alle ballerine e delle censure sulle scollature delle ragazze. Tutto questo fa parte[…]

pubblicato 23 Giugno 2006 aggiornato 11 Febbraio 2021 07:33

Vorrei specificare, visto che sul sesso si rischiano confusioni. Quando scrivo che la tv trasuda sesso intendo dire che negli anni le cose sono cambiate e ce ne siamo accorti. Sono lontani i tempi dei mutandoni alle ballerine e delle censure sulle scollature delle ragazze. Tutto questo fa parte della storia dei primi cinquant’anni della tv, intesa prima come solo Rai e poi, dalla fine degli anni Settanta, allargata a quella che oggi si chiama Mediaset e alle altre private.
L’avvento della tv commerciale ha cambiato lo scenario ; e per fare ascolti, ovvero per vendere pubblicità, le censure sono progressivamente cadute, censure, autocensure, prudenze o sorveglianze di vario tipo. La Rai è stata “costretta”, anche per non soccombere nel mercato tv, ad imitare le altre reti. La Rai come servizio pubblico, senza queste varie forme di imitazione, sarebbe già morta, è bene dirlo. Non si sa che cosa si vuol dire servizio pubblico oggi, in un’epoca di trasformazioni che non si fermano e non si fermeranno. Facciamo tutti finta che il problema non esista.
Ma torniamo al sesso. Ho usato un’immagine- quella della “metafora tellurica”- per sostenere che , seguendo le evoluzioni o involuzioni del sesso in tv , sia diventato ormai possibile constatare i cambiamenti del costume e della società soprattutto attraverso il sesso. Sono cambiamenti che avvengono in maniera continuativa e spesso paradossalmente sempre meno visibili agli occhi di noi voyeur per forza.

I modi di raccontare o semplicemente di presentare il sesso permettono di comprendere la situazione in cui teleguardiamo, televiviamo. Il video è il tabernacolo della contemporaneità e non è difficile accorgersi che ad inginocchiarsi con gli occhi siano, siamo più o meno tutti.
Brutalmente. Tette, culi, strip, spalline che cadono, capezzoli che si intravedono, mutande che non si portano o che si tolgono davanti alle telecamere, “scosse” di natica in mezzo ai quiz, cosce scosciate sono sesso; indubbiamente, sono esibizioni di corpi che rimandano alle pratiche sessuali. Ma, domandiamoci: colmano tutta la proposta di sesso sul video? Mi permetto di dubitarne. I messaggi sono ben più articolati. Sono essi stessi una storia esemplare.
Si va dal felliniano “rigatoni” per uno spot, parola pronunciata come promessa di uno struggente e gesto orale, alla pubblicità delle dentiere per coppie di maturi e bellissimi signori che si toglieranno la dentiera e si baceranno perdutamente,andando poi oltre, per fortuna al di là dell’età. Si va dalla manifestazione dedicata alla Miss Cent’anni, abbigliata come una ragazzina, per fare concorrenza alle Chiabotto in circolazione, alla scritta “Dalla” sulla maglietta di Alda D’Eusanio, alla sfilata di moda per bambine vestite come Noami Campbell. Si va dai tocchi e ritocchi fuori onda, che finiscono in onda, di conduttrici e conduttori, al trucco o ai trucchi dei politici e intellettuali che si preparano ai talk show. Si va dalla tetta tastata in diretta dal chirurgo plastico per dimostrare come lavorerà per tonificarla alla esibizione di Moana Pozzi, sdoganata in prima serata da un gaudente Pippo Baudo che la presenta e la raccomanda alle casalinghe disperate che ha convocato nel suo show.
Insomma, è questa lunga serie di immagini- non solo allusive, anzi- a creare continui, ripetitivi, efficaci, subliminali richiami, capaci di determinare sciami sismici irrefrenabili. Noi cambiamo con loro. Ecco la metafora tellurica: la terra artificiosa televisiva ci sottopone ai suoi sciami e ci porta via come su un tappeto volante verso aggiustamenti che subiamo spesso senza controllarli.
In questo senso, in una sfera tv di sensi e sensualità esplicite o suggerite, sto studiando noi stessi e i programmi che ci ammaliano per “Viziati 2″, un nuovo programma che sto preparando per Rai3. Chiedo ai nostri lettori una collaborazione. Come ci sta viziando la tv di oggi, la tv dei terremoti comodi, attivi in profondità?
ITALO MOSCATI