La tv necessaria: martedì 30 giugno su Current uno speciale Camorra. Saviano, don Diana e Siani: storie di eroi scomodi

Di certe cose bisogna parlare sempre. Chi utilizza lo strumento comunicativo e chi adopera la parola letteraria come mezzo di diffusione di un’idea non deve mai tacere di fronte a contenuti di un certo tipo. E allora: domani martedì 30 giugno su Current (Sky canale 130) – che proprio da poche settimane ha compiuto il

Di stefanohavana  

Giancarlo Siani Di certe cose bisogna parlare sempre. Chi utilizza lo strumento comunicativo e chi adopera la parola letteraria come mezzo di diffusione di un’idea non deve mai tacere di fronte a contenuti di un certo tipo. E allora: domani martedì 30 giugno su Current (Sky canale 130) – che proprio da poche settimane ha compiuto il suo primo anno di età – ci sarà uno Speciale Camorra con la programmazione di “E io ti seguo”, un film-tributo di Maurizio Fiume al giovane giornalista Giancarlo Siani, ucciso il 23 settembre 1985 per mano della malavita organizzata campana. Nello stesso appuntamento, alle ore 20.50, l’inchiesta su Don Peppe Diana, dal titolo “Per amore del mio popolo”. A conclusione della serata, ore 22.50, un’inedita intervista – realizzata dalla video maker italiana Laura Caparotti – allo scrittore Roberto Saviano.

Ma chi sono questi eroi moderni di cui si occuperà domani Current Tv?
Giancarlo Siani, morto a 26 anni per l’amore della verità. Corrispondente a Torre Annunziata per Il Mattino di Napoli, il giovane reporter indagò troppo e troppo a fondo su cose che dovevano restare taciute. Denunce importanti, precise, rivoluzionarie: Siani accusò il clan Nuvoletta, affiliato ai Corleonesi di Riina, e il clan Bardellino, di voler spodestare e vendere alla polizia il boss Valentino Gionta per porre fine alla guerra tra famiglie. Proprio queste rivelazioni – ottenute grazie ad un amico carabiniere e pubblicate il 10 giugno 1985 – lo condussero alla morte.

Don Peppe Diana, più volte citato nell’opera letteraria divulgativa di Roberto Saviano. Il suo impegno civile e religioso completamente proiettato a screditare e accusare la Camorra lo ha reso immortale. Il suo scritto “Per amore del mio popolo” fu diffuso a Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e contribuì in maniera decisiva a diffondere nella gente e nei fedeli il sentimento di avversione contro il sistema criminale. Il 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, don Giuseppe Diana venne assassinato nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si accingeva a celebrare la Santa Messa. Fu freddato con quattro colpi, di cui tre in faccia. Così i bufalai della camorra uccidono le persone coraggiose.

Di Roberto Saviano non serve parlare. Ci limiteremo solo a segnalare una bellissima intervista realizzata proprio oggi dal quotidiano la Repubblica per il canale televisivo del giornale.

Accendete la televisione e sintonizzatevi su Current, domani alle 20.50: sapere è la nostra unica arma legittima.