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La rivolta dei Reality

E’ la seconda volta che se ne parla. Gli autori dei reality americani non ne possono più, vogliono essere riconosciuti come sceneggiatori a tutti gli effetti, e come tali vogliono essere rappresentati dal sindacato apposito: lamentano condizioni di lavoro assurde, straordinari forzati e non pagati e scarsa considerazione per il loro lavoro. Questa volta la

24 Agosto 2005 22:45

screenshot dal Truman ShowE’ la seconda volta che se ne parla. Gli autori dei reality americani non ne possono più, vogliono essere riconosciuti come sceneggiatori a tutti gli effetti, e come tali vogliono essere rappresentati dal sindacato apposito: lamentano condizioni di lavoro assurde, straordinari forzati e non pagati e scarsa considerazione per il loro lavoro.
Questa volta la questione è seria: un gruppo di autori ha citato nientemeno che la Fox, dopo che in luglio la stessa sorte era toccata a CBS, ABC, WB e TBS.
Il superamento delle 40 ore di lavoro, il rifiuto a pagare gli straordinari e la falsificazione degli orari sui cartellini violerebbero le leggi sul lavoro della California. Nessun commento dalla Fox.
Ancora una volta – al di là della solidarietà nei confronti del lavoratore – tutto ciò dovrebbe far riflettere quei pochi che ancora si bevono il reality come sinonimo di tutto vero (nell’immagine, un frame da The Truman Show).
[Via Reuters]