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Joss Whedon ed i suoi timori per Dollhouse

Il binomio che lega Joss Whedon e la Fox evidentemente è uno di quelli non idilliaci. L’attesa per il suo “Dollhouse” si concluderà nel 2009, e la produzione è una di quelle più tormentate degli ultimi anni.Non bastava la decisione dell’autore stesso di sospendere per qualche settimana le riprese per riscrivere alcuni episodi e rendere

30 Ottobre 2008 14:00

Dollhouse Il binomio che lega Joss Whedon e la Fox evidentemente è uno di quelli non idilliaci. L’attesa per il suo “Dollhouse” si concluderà nel 2009, e la produzione è una di quelle più tormentate degli ultimi anni.

Non bastava la decisione dell’autore stesso di sospendere per qualche settimana le riprese per riscrivere alcuni episodi e rendere la storia più fruibile al vasto pubblico, ora ci si mette anche un fantasma del passato, che ha un nome ben preciso: “Firefly”.

L’ultimo telefilm di Whedon era infatti andato in onda proprio su Fox, ottenendo dei riscontri non proprio eccellenti, per via anche del trattamento subito dal network, che l’ha trasmesso senza un ordine logico ed ha deciso infine di sospenderlo senza un finale vero e proprio (ma a questo c’ha pensato il film “Serenity”). Stando alle parole dell’autore sul suo blog, ora, i timori sono che la Fox faccia lo stesso con “Dollhouse”, avendo espresso nelle ultime settimane dei dubbi sul materiale girato:

“Fox ha comprato qualcosa di totalmente diverso da ciò che gli avevo venduto”.

Whedon spiega che la rete vuole puntate più autoconclusive, più azione e meno chiacchiere, a partire dall’episodio pilota, interamente rifatto. Non è una buona notizia, ma il creatore di “Buffy” si è dato da fare, ha eliminato alcuni personaggi (tranquilli: Eliza Dushku non si tocca) e riscritto alcuni episodi.

Tra la fretta di mettersi al lavoro su cose già scritte e le speranze che questa volta siano apprezzate, arriva però anche una rassicurazione: “Nulla di essenziale è stato modificato dell’universo di Dollhouse”. Vale a dire, le relazioni tra i personaggi non subiranno traumatici cambiamenti rispetto a quanto è già stato scritto per i 13 episodi ordinati.

In questi, però, non vedremo più il personaggio di November, interpretato da Miracle Laurie, che rimane nello show con un altro ruolo. Sul fronte degli autori, invece, abbandona il progetto Steve DeKnight (chiamato invece per “Spartacus”), sostituito da Jane Espenson, già sceneggiatrice e produttrice di “Buffy” e “Battlestar galactica”.

Insomma, un vero caos a pochi mesi dalla messa in onda, sulla cui data c’è ancora riserbo. Nonostante Fox mandi in onda già alcuni promo, “Dollhouse” vive ancora nel regno dei “prossimamente”. Non c’è da stupirsi, quindi, se Whedon teme che il lavoro di questi mesi possa andare in fumo.

Almeno una buona notizia, dice l’autore con l’ironia che lo contraddistingue, c’è:

“L’episodio che sto scrivendo ora l’ho scritto così velocemente come mai prima d’ora, non perchè dovessi (in realtà dovevo), ma perché le parole venivano da sole. Sento che lo show mi sta parlando, mi intrattiene, mi spaventa ed a volte anche mi offende. E’ vivo! E’ vivo! Cosa che non avrei mai sentito un mese fa. Tutta la mia gratitudine va al nostro cast ed alla sua precisione e pazienza”.

Pare che il motore della macchina di “Dollhouse” si sia messa definitivamente in moto, e che il suo comandante, ora, non abbia più intenzione di fermarla. Speriamo sia lo stesso anche per i piani alti della Fox.