Home Interviste Jonathan Kashanian: “Una voce per San Marino un Festival senza i mezzi (e i monologhi) di Sanremo. Vi spiego perché Pamela Prati non ci sarà”

Jonathan Kashanian: “Una voce per San Marino un Festival senza i mezzi (e i monologhi) di Sanremo. Vi spiego perché Pamela Prati non ci sarà”

Jonathan Kashanian, conduttore di Una voce per San Marino 2023, parla a TvBlog: “Dedicherò la serata a Ludovico Di Meo”

23 Febbraio 2023 08:30

Un evento del genere, che consente l’accesso ad uno show internazionale come l’Eurovision Song Contest, ha delle regole ben precise che non dipendono da noi. Quindi quest’anno abbiamo rinnovato l’entusiasmo, ma la formula sarà molto simile a quella dell’anno scorso. L’unica novità è che i Big in questa edizione non accedono direttamente alla finale, ma gareggiano nelle semifinali – in corso in questi giorni – sfidando anche nomi sconosciuti“. Così Jonathan Kashanian (che vestirà Gucci) parla a TvBlog di Una voce per San Marino, lo show che sabato 25 febbraio condurrà con Senhit e che sarà trasmesso in diretta su San Marino RTV a partire dalle 21.00 (visibile sul digitale terrestre al canale 831, su Tivùsat al canale 93, su Sky al canale 520, e in streaming sul sito della TV). Il vincitore parteciperà all’Eurovision, in programma il 13 maggio a Liverpool (per l’Italia ci sarà Marco Mengoni).

Di sicuro non ci sarà Pamela Prati, che, come anticipato da TvBlog, sarebbe dovuta essere tra gli artisti in gara. Cosa è successo?

Pamela Prati, che si era iscritta regolarmente, si è presentata, avrebbe dovuto accedere alle semifinali, ci teneva e molti spettatori di Una voce per San Marino, secondo me, sarebbero stati curiosi di vederla. Ma lei ha un’esclusiva con Mediaset, che non le ha concesso la liberatoria affinché partecipasse ad una trasmissione non Mediaset. Questo è quello che ci hanno comunicato nei giorni scorsi.

Altro assente dalla finale, Francesco Monte, che non ha superato la semifinale.

Sì. Molti magari pensano che i nomi popolari possano farci comodo, questa è la dimostrazione della nostra buona fede. La giuria, evidentemente, ha ritenuto che il suo brano non fosse migliore di quello di altri per Una voce per San Marino.

L’anno scorso trionfò Achille Lauro, che poi all’Eurovision si fermò prima della finale.

Dopo la sua vittoria a Una voce per San Marino 2022, la notte stessa, alle quattro, mi scrisse un messaggio privato su Instagram, si complimentò per la professionalità e mi ringraziò. Fu molto carino. Da lì siamo diventati amici, è capitato che ci incontrassimo a casa di Renzo Rosso e che ricordassimo con piacere la serata di San Marino.

Da qualche tempo viene osservato, soprattutto sui social, che San Marino non aiuta l’Italia nell’assegnazione dei punti all’Eurovision…

È una polemica che non capisco. San Marino e Italia sono rivali all’Eurovision. L’Italia è un Paese grande, io sono cittadino italiano, ma mi sento di dire, senza offesa per nessuno, che è giusto che a San Marino venga riconosciuta la propria identità. Peraltro a Una voce per San Marino partecipano artisti non solo italiani, ci sono anche americani, australiani, albanesi… Si può cantare anche in altre lingue, quindi non si può considerare un Festival all’italiana e non sono obbligati ad aiutare l’Italia.

Due settimane fa è andato in scena il Festival di Sanremo con Amadeus…

Sono molto amico della moglie, Giovanna, abbiamo lavorato insieme a lungo. Trovo Amadeus un conduttore strepitoso, ma anche se non lo trovassi tale, gli ascolti parlano molto chiaro. Che gli vuoi dire ad Amadeus? Comunque trovo sbagliato paragonare Una voce per San Marino al Festival di Sanremo. I loro mezzi, da tutti i punti di vista, sono molto diversi dai nostri.

Al Festival di Sanremo ormai i monologhi sono una certezza del format.

Io non ne sono fan, ma alcuni digressioni sabato ci saranno. Di sicuro ci sarà un saluto e un ricordo a Ludovico Di Meo, direttore di Rai2 e San Marino Rtv. L’anno scorso, a fine serata, venne nel mio camerino e mi abbracciò come un padre. Mi commuovo ancora oggi. La serata di Una voce per San Marino per quanto mi riguarda sarà dedicata interamente a Ludovico.

Dicevamo dei monologhi di Sanremo.

Trovo che sia sbagliato che al Festival si debba giustificare la presenza di una donna o di un uomo chiedendo di lanciare un messaggio generale in difesa di qualche categoria. Per me nel 2023 puoi stare sul palco anche solo perché sei bello, famoso, trash, piaci al presentatore o sei funzionale alla scaletta. Non mi piace vedere gente che non sa parlare o che non lo fa per mestiere sforzarsi, magari inventandosi qualcosa, per lanciare un messaggio e giustificare la sua presenza.

Insomma, il monologo di Chiara Ferragni non ti ha entusiasmato.

In realtà mi riferisco a quello di Paola Egonu. Era in grande difficoltà. La Ferragni, invece, se l’è cavata, ha puntato sulla semplicità, non ha voluto strafare. Ma mi sarei aspettato che raccontasse come una ragazzina è riuscita a diventare una imprenditrice milionaria.

Una voce per San Marino andrà in scena il giorno dopo l’anniversario tristissimo dell’inizio della guerra in Ucraina.

Ho chiesto che la politica non entrasse nello show, per questioni di tempo e perché ritengo che non sia il contesto adatto. Però ci sarà un omaggio musicale, molto delicato e raffinato, con una sorpresa.

Il mondo della musica cosa c’entra con Jonathan Kashanian?

È vero che non vengo da lì, ma ho già raccontato che nel 2002 provai ad entrare nella scuola di Saranno Famosi, che poi si sarebbe chiamata Amici di Maria De Filippi. E ho preso parte ad un musical con Iva Zanicchi, che mi dice sempre che avrei potuto fare il cantante per professione. Io però oggi sogno un altro musical.

Anche quest’anno a Una Voce per San Marino ci sarà Al Bano.

Si esibirà e scherzerà con me, ma soprattutto Al Bano sarà il presidente di giuria, avrà un ruolo molto importante, in caso di parità il suo voto sarà determinante. Achille Lauro l’anno scorso vinse per pochissimi voti.

Un anno fa quando ti chiesi quale artista avresti voluto nel 2023 a Una voce per Sanremo rispondesti Anna Oxa. Che è stata poi scelta per Sanremo. Quest’anno quale nome vuoi ‘segnalare’ ad Amadeus?

(ride, Ndr) La butto lì: i Jalisse! Una coppia deliziosa, li ho conosciuti a Detto Fatto.

Attraverso TvBlog avevi avanzato la tua candidatura per Ballando con le stelle. E poi?

Non c’è stato alcun contatto con Milly. Sono sempre molto affascinato dalla trasmissione, quindi la mia candidatura è ancora aperta, ho voglia di ballare, di sbagliare, di farmi massacrare dalla giuria e di rispondere a tono. Ballando darebbe un sano equilibrio alla mia vita, ne avrei bisogno. Già mi immagino in sala prove, a mangiare bene, l’adrenalina della diretta del sabato, le discussioni con la giuria… Milly, amore, devi immaginartelo anche tu, non posso immaginarmelo da solo| (ride, Ndr)

Al posto del tuo Detto Fatto da questa stagione su Rai2 vanno in onda Nei tuoi panni di Mia Ceran e Bella Ma’ di Pierluigi Diaco. Commenti?

Da Mia Ceran sarò ospite proprio nella puntata di oggi, la saluterò e le farò gli auguri per la gravidanza. Di Pierluigi non ho visto molto. Il suo stile di conduzione è lontano dal mio, non lo amo, ma lo rispetto. Il clima che crea, la sfuriata alla signora in studio… non è nelle mie corde. A me non piace mettere in imbarazzo nessuno. Se il pubblico gradisce Bella Ma’ e la dirigenza lo conferma… c’è spazio per tutti.