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Il porno dietro al Tg

I monitor che compaioni dietro alla schiena dei mezzibusto che conducono un telegiornale hanno sempre esercitato un fascino irresistibile sul sottoscritto: li trovo metaforici di una condizione, metatestuali, persino doverosi. Guardare che cosa va in onda in quei monitor è diventata una questione di pignoleria e passione per molti. Certo è che, quando capita che

25 Agosto 2006 10:51

I monitor che compaioni dietro alla schiena dei mezzibusto che conducono un telegiornale hanno sempre esercitato un fascino irresistibile sul sottoscritto: li trovo metaforici di una condizione, metatestuali, persino doverosi. Guardare che cosa va in onda in quei monitor è diventata una questione di pignoleria e passione per molti. Certo è che, quando capita che una rete – la SVT, svedese – manda in onda un tg di mezzanotte e in uno di questi monitor appare un film porno, questa passione assume un senso. La cosa lo stanno ricordando praticamente tutti coloro che si occupano di spettacolo, e che attendono di affilare le lame per la stagione che sta per iniziare, accadde anche in Italia. Toccò, allora, al Tg5. Era il febbraio del 2000 ed era una prima serata.
La metafora è chiara, e – il caso è beffardo – ne discutevo proprio ieri con una persona di interessanti vedute: è l’emblema della pornografia delle notizie.
[Grazie a Filippo Bassoli per la segnalazione]