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Grande Fratello Vip, “la lite tra Fabrizio Corona e Ilary Blasi era concordata”

A sostenerlo sono i legali dello stesso Corona all’interno del procedimento in cui il Tribunale di sorveglianza di Milano deve decidere se confermare o no l’affidamento terapeutico dell’ex re dei paparazzi.

pubblicato 30 Novembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 05:01

La lite tra Ilary Blasi e Fabrizio Corona al Grande Fratello Vip era concordata. A sostenerlo non è un critico televisivo mediamente arguto, ma, come riporta Il Corriere della Sera, un documento ufficiale depositato agli atti del procedimento in cui il Tribunale di sorveglianza di Milano deve decidere se confermare o no l’affidamento terapeutico dell’ex re dei paparazzi.

Sul sito del quotidiano si legge:

È la difesa a spiegare ai giudici (presidente Giovanna Di Rosa, relatore Simone Luerti) perché per Corona andare al Grande fratello Vip è lavoro vero. In una memoria depositata agli atti, si legge che il suo intervento «in trasmissione e la successiva querelle con Ilary Blasi erano evidentemente frutto di un accordo al fine di incrementare gli ascolti di una trasmissione che non stava dando i risultati sperati», cosa che si può evincere, secondo i legali, anche da un video diffuso in rete in cui Corona pare studiare una parte (in compagnia, tra gli altri, di Gabriele Parpiglia, ex autore del reality, Ndr). A conferma la difesa sottolinea che questo è dimostrato anche dal fatto che non c’è stata «alcuna formale denuncia» contro Corona né per la lite con la moglie di Francesco Totti, né per i danni che ha causato dopo la trasmissione a un camper della produzione in un’esplosione di ira.

A ciò sia aggiungono i dettagli economici. Per andare al Gf Vip Corona, come dichiarato da lui stesso ai giudici, ha intascato 35 mila euro, 15 mila per La Repubblica delle donne su Rete 4, 50 mila per Verissimo (per quanto riguarda Non è l’Arena non ha specificato il compenso). Totale “attorno ai 200 mila euro”.

Per la cronaca, secondo l’accusa, rappresentata nell’udienza di lunedì scorso dall’avvocato generale dello Stato Nunzia Gatto, numero due della Procura generale, Corona deve tornare in carcere perché l’affidamento che gli era stato concesso a febbraio per disintossicarsi dalla dipendenza psicologica dalla cocaina è stato un “fallimento“. Ne consegue che l’ex marito di Nina Moric dovrebbe rimanere dietro le sbarre almeno fino al giugno 2022, quando terminerà la pena accumulata negli anni nei diversi processi che lo hanno visto imputato.

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