Home Fabrizio Frizzi traccia a TvBlog il bilancio di una stagione indimenticabile (Prima Parte)

Fabrizio Frizzi traccia a TvBlog il bilancio di una stagione indimenticabile (Prima Parte)

C’è un protagonista assoluto di questa stagione televisiva che è tornato al successo sulla sua Rai1. Un volto, un personaggio, un conduttore che ha saputo conquistarsi anzi riconquistarsi il posto che gli compete, grazie alla sua serietà, alla sua professionalità e alla sua grande umanità: è Fabrizio Frizzi, oggi e domani ospite sul nostro Tvblog.

di Hit
pubblicato 28 Giugno 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:07



C’è un protagonista assoluto di questa stagione televisiva che è tornato al successo sulla sua Rai1. Un volto, un personaggio, un conduttore che ha saputo conquistarsi anzi riconquistarsi il posto che gli compete, grazie alla sua serietà, alla sua professionalità e alla sua grande umanità: è Fabrizio Frizzi, oggi e domani ospite sul nostro Tvblog. Con lui parleremo della sua rinascita professionale, tracciando un percorso iniziato proprio qui un anno fa e destinato a proseguire sempre su Rai1 in un commissariato televisivo, in una piazza oppure sul palco di un teatro ligure, adesso più che mai alla sua portata, alla portata di una persona perbene. Buona lettura.

Giusto un anno fa ci eravamo lasciati con l’auspicio che la tua “freschezza esperta” potesse essere utile al direttore di Rai1 Mazza. Effettivamente poi questo è accaduto e ora ci rivediamo dopo una primavera che ti ha riportato ai vertici della tua cara Rai1. Ci hai creduto e ce l’hai fatta. Cosa c’è dentro di te adesso, quali sono i tuoi sentimenti?

Dopo nove mesi straordinari, pieni di tutto, sto rallentando e assaporando le cose che sono successe… e devo ammettere che è un bel sapore quello che mi rimane da questa splendida annata. Ho saputo finalmente esprimermi al meglio “utilizzando” tutto quello che negli anni ho imparato. E’ stato l’anno della maturità e della gestione consapevole delle occasioni avute, ma certamente è stato anche l’anno del vento alle spalle.

Sei andato al di là delle tue aspettative o è il punto che volevi raggiungere all’inizio di questa tua fantastica cavalcata?

Quando si sogna lo si fa sempre in grande, speri sempre che ripassi quel treno-occasione che ti porterà ad avere soddisfazioni di alto livello. Però non avevo osato sperare così in grande. Ero comunque soddisfatto di poter fare bene il mio lavoro… e di poter dimostrare che valgo e che magari certe impressioni – che qualcuno aveva avuto su di me in passato – potevano essere frettolose se non sbagliate… E fortunatamente c’ è stata l’opportunità di potermi misurare su vari fronti riuscendo ad essere quasi sempre all’altezza del risultato migliore.

In quale punto di questa stagione televisiva hai capito di aver ingranato la marcia giusta?

Alle 10 di mattina del primo gennaio, quando sono usciti i dati Auditel dell’ Anno che verrà e Bibi Ballandi e Mauro Mazza mi hanno chiamato per farmi i complimenti. Quella nottata ha rappresentato lo sblocco di una lunga situazione di stallo… diciamo che quella sera sono stato un po’ come il tappo di una bottiglia di spumante italiano… finalmente mi sono stappato e da lì è ripartito il volo. Era troppa la voglia di rimettermi in gioco su Rai1 e di poterlo fare alla grande, con un evento cosi importante come il programma che accompagna gli italiani al nuovo anno.

Quanto ha contato il direttore di Rai1 Mauro Mazza per la tua “rinascita” professionale ?

Quanto ha contato il direttore di Rai1 Mauro Mazza per la tua “rinascita” professionale ?

Tantissimo. Appena arrivato mi ha subito voluto riconoscere come uno dei cavalli di razza della sua rete. Mi ha fatto risentire l’aria di casa, di famiglia… che c’ era riconoscimento e stima per il mio percorso. Poi quando mi hanno detto che mi voleva per il Capodanno di Rai1 il segnale è stato chiarissimo, il vento stava cambiando: quello è uno degli eventi più importanti della rete e fino ad allora non me l’avevano mai affidato… darmene la gestione è stato un grande regalo.

Il grande successo di questa tua stagione è stato “Soliti ignoti”. ti aspettavi un risultato cosi clamoroso e soprattutto di battere Striscia la notizia sia nella versione Greggio-Hunziker che in quella Ficarra-Picone ?

Francamente no. Mi aspettavo di fare più o meno come due anni fa e cioè di partire sotto e poi di recuperare piano piano fino ad arrivare a un sospirato pareggio… e quello sarebbe stato già un bel risultato. Quando abbiamo saputo l’ ascolto di quel primo lunedì quasi non credevo ai miei occhi (come dicevo ai tempi di “Scommettiamo che?”)… E quel tipo di soddisfazione è durato fino alla fine della stagione. Diciamo che il nostro programma è sbocciato come se fosse nuovo. Certo era piaciuto molto nell’estate del 2007 e all’inizio del 2008, ma ora è come se lo avessimo rigenerato.

E’ un programma che ti diverte condurre ?

Mi diverte molto, e quest’anno mi sono divertito ancora di più delle altre volte. Il segreto è… buttarsi e lasciarsi andare alternando tutte le marce della conduzione e tutti i colori del mio carattere. Io mi sono buttato e, sapendo di avere il vento in poppa, è stato più facile farlo. Perchè quando hai la fiducia di tutti gli interlocutori ti senti il miglior goleador in circolazione. Giochi con serenità, ti lasci andare, ti diverti, fai tentativi, magari qualcuno lo sbagli ma non importa se poi alla fine si vince la partita.

Nella prossima stagione “I Soliti ignoti” si arrichirà di una versione speciale nel prime time del sabato sera. Sarà sulla falsariga della prima serata andata in onda recentemente ?

Ci stiamo pensando proprio in questi giorni. Ovviamente dobbiamo cercare di dare il meglio di noi, ma ancora non sappiamo quale formula presenteremo. Non è detto che sia come la prima serata andata in onda a fine giugno. Quello era uno speciale per festeggiare il grande successo e per ringraziare il pubblico, accolto in una maniera straordinaria avendo fatto quasi il 29%. In quello speciale abbiamo iniziato a testare qualcosa di diverso, di alternativo anche se il punto centrale di tutto rimane l’ indagine sulle identità ignote. E’ un lavoro in progressione che dovremo terminare entro un mese, per poi iniziare a preparare le puntate che faremo da fine settembre.

Andando in onda 7 giorni su 7, non temi che venga usurato troppo il format ?

Io sono un vecchio sostenitore dell’ Arbore-pensiero, secondo il quale bisogna preservarsi e non sovresporsi… Ma il mondo della televisione è molto cambiato dai tempi in cui si ragionava così… eppoi se scegli di fare programmi strategici (e vai bene) devi accettare di essere messo in campo anche più del previsto… è un rischio ma anche un onore. L’ importante è cercare di essere ogni giorno nuovi…. e la freschezza, la varietà, la voglia di essere ogni volta diversi, ha impedito finora ai Soliti ignoti di creare l’effetto abitudine… e anche per il futuro speriamo di riuscire a renderci sempre interessanti e mai simili a quelli della sera prima.

Al sabato sera troverai come competitor Maria De Filippi con il suo “C’è posta per te”. Come ti porrai di fronte a questa sfida ?

Io mi pongo nella maniera più normale e più equilibrata che ci sia. Sapendo che Maria è la campionessa del mondo e fa un programma che da anni fa un successo incredibile. Noi abbiamo semplicemente il compito di fare bene la nostra parte… anche perchè finiremo presto, verso le undici e un quarto… quindi i nostri dati non saranno paragonabili con i suoi. Lei farà la sua corsa, noi faremo la nostra e speriamo alla fine di aver fatto un bel programma, divertente e di aver portato a casa un ascolto dignitoso. Insomma non mi pongo il problema di battere C’è posta per te.

C’è appena stata la puntata numero zero di “Attenti a quei due” con Max Giusti che ha avuto un buon successo di audience. Verrà riproposto questo format?

E’ stata una gran bella esperienza, con una lavorazione all’ antica. Siamo stati contenti ed orgogliosi di aver portato a casa un prodotto di qualità e di successo e che può essere certamente ripreso, avendo anche molti margini di crescita. A noi piacerebbe rifarlo, ma ovviamente la decisione spetta alla “Toro” e alla Rai. Con Max siamo entrati in questa avventura che eravamo appena due conoscenti e siamo usciti dall’ auditorium di Napoli sapendo entrambi di aver trovato un nuovo amico.

Nella seconda parte in onda domani su TvBlog con Fabrizio Frizzi parleremo del futuro che lo attende e delle nuove prove professionali che lo vedranno protagonista nella prossima stagione televisiva.

Maria De FilippiRai 1Soliti ignoti