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Fabrizio Frizzi si gode il successo: “A Del Noce non andavo bene…”

Fabrizio Frizzi è tornato sulla cresta dell’onda. Il suo “I Soliti Ignoti“, game show meno costoso e meno sfarzoso di Affari Tuoi, batte con una certa regolarità Striscia la Notizia (anche se ora è messo a confronto con il Tg satirico guidato da conduttori “più deboli”). Frizzi, volto pulito, un candore ed un’ingenuità che trasmettono

pubblicato 11 Maggio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:53


Fabrizio Frizzi è tornato sulla cresta dell’onda. Il suo “I Soliti Ignoti“, game show meno costoso e meno sfarzoso di Affari Tuoi, batte con una certa regolarità Striscia la Notizia (anche se ora è messo a confronto con il Tg satirico guidato da conduttori “più deboli”). Frizzi, volto pulito, un candore ed un’ingenuità che trasmettono simpatia e sembrano impossibili da fingere, affida in un’intervista a Sorrisi e Canzoni delle dichiarazioni che raccontano di un rapporto difficile con l’ex direttore di RaiUno Fabrizio Del Noce. La parziale autocritica di Frizzi, negli anni 90 volto di punta di RaiUno prima di passare sulla terza rete principalmente nel daytime, sta tutta nel non aver saputo gestire certi “rapporti” interni alla Rai.

Credo di non avere avuto colpe per quello che mi è successo. Forse, proprio a volerle cercare, ho sbagliato a non rinnovarmi abbastanza, forte del successo ottenuto. O forse non ho risposto a qualche telefonata di ‘in bocca al lupo’ durante Miss Italia 2002. Il fatto è che, quando faccio un programma, lavoro 20 ore al giorno e certi dettagli mi sfuggono. Poi passo un sacco di tempo a chiedere scusa ma, evidentemente, c’è chi si offende lo stesso.

Se “non c’è rancore” nei confronti di Del Noce, sotto la cui direzione (non va dimenticato) è nato anche I Soliti Ignoti, Frizzi è consapevole di essere un personaggio su cui il direttore Mauro Mazza punta molto. L’aria è cambiata e Fabrizio conta di avere uno spazio di maggior rilievo nei prossimi anni.

Ogni direttore ha il diritto di fare le proprie scelte. E io in quelle di Del Noce non ci rientravo. Sono stato sfortunato. Ma non ho rancore verso nessuno. In fondo, stare lontano dalla tv mi ha aiutato a crescere e, probabilmente, a portarmi dove sono oggi. Quando, lo scorso dicembre, Mauro Mazza mi ha chiamato per propormi la conduzione del Capodanno di Raiuno, ho capito che il vento era cambiato. E ho sentito nei miei confronti una fiducia che mancava da dieci anni.

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