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Emiliano Mondonico è morto: addio all’allenatore e opinionista di Rai Sport

La carriera calcistica e televisiva dell’allenatore di Rivolta D’Adda.

pubblicato 29 Marzo 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 01:48

L’allenatore, ex calciatore e opinionista televisivo Emiliano Mondonico è venuto a mancare durante la giornata di oggi, giovedì 29 marzo 2018, all’età di 71 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore durata circa sette anni.

La figlia Clara ha omaggiato suo padre, pubblicando un post sulla sua pagina ufficiale Facebook: “Ciao Papo… sei stato il nostro esempio e la nostra forza… ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu… eternamente tua”.

L’ultima intervista di Emiliano Mondonico, rilasciata a Il Corriere dello Sport, ha incluso dichiarazioni riguardanti la lotta contro la malattia: “Ci sono trenta probabilità su cento che la Bestia ritorni. Ma, credimi, dopo quattro operazioni, l’asportazione di una massa tumorale di sei chili, di un rene, di un pezzo di colon e di intestino, sei pronto a tutto. E, ogni giorno di più, apprezzi il tempo che ti è dato. Il cancro non è invincibile, il calcio mi dà la forza per continuare a sfidarlo”.

Per quanto riguarda le sue imprese da allenatore riassunte in breve, Emiliano Mondonico riportò la Cremonese in Serie A dopo 54 anni, guidò l’Atalanta dalla Serie B fino alle semifinali di Coppa delle Coppe, conquistando anche un’ulteriore seconda qualificazione alle coppe europee, e portò il Torino al terzo posto in classifica, alla finale di Coppa Uefa contro l’Ajax e alla vittoria di una Coppa Italia. Sulla panchina dei granata, Emiliano Mondonico raggiunse l’apice della sua carriera di allenatore.

Durante la finale di ritorno di Torino – Ajax, Emiliano Mondonico protestò contro una decisione arbitraria sfavorevole, agitando una sedia in aria: questo episodio entrò di diritto nei gesti rimasti nell’immaginario collettivo nel mondo del calcio.

Nella sua carriera, Mondonico ha allenato anche Napoli, Cosenza, Fiorentina, AlbinoLeffe, Como e Novara.

Dal 2004 in poi, il tecnico di Rivolta d’Adda cominciò la sua carriera televisiva nel ruolo di opinionista in varie trasmissioni calcistiche.

Nel 2011, Mondonico annunciò una notizia positiva riguardante il suo stato di salute: l’allenatore, infatti, riuscì inizialmente a sconfiggere un sarcoma. Dopo la guarigione, Mondonico ricoprì il ruolo di opinionista ne La Domenica Sportiva, in onda sulla Rai, a Novastadio, programma in onda su Telenova e in varie trasmissioni calcistiche della Rai dedicate agli Europei del 2012. Dal 2015 in poi, Mondonico fu spesso ospite e opinionista in altri programmi calcistici targati Rai tra i quali Sabato Sprint.

Una delle sue ultime interviste televisive andò in onda a Sport 2000, programma sportivo di Tv2000.

Urbano Cairo, attuale presidente del Torino, ha ricordato così Mondonico durante un’intervista rilasciata durante il programma radiofonico Tutti convocati:

Direi che ho più di un ricordo, l’ho incontrato più volte, c’era un bel rapporto tra di noi, anche perché era una persona disponibile e positiva, mi ha dato davvero tanti consigli. Cosa rappresenta per il Torino? Quella famosa sedia alzata su un rigore non dato ad Amsterdam rappresenta il tremendismo granata, la voglia di non mollare mai, di superare i propri limiti, qualcosa di romantico. Una perdita importante, era una sorta di papà granata.

I funerali di Mondonico si terranno sabato 31 marzo 2018, alle ore 10 a Rivolta d’Adda.

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