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È sempre Mezzogiorno, formula vincente non si cambia (per fortuna)

Saltato UnoMattina e Storie Italiane, l’inizio della stagione autunnale ha tutti i colori della primavera e tutto il calore di Antonella Clerici.

13 Settembre 2021 13:24

Primo giorno di scuola per È sempre mezzogiorno, che di fatto è il primo (e unico) programma del daytime mattutino di Rai 1 a partire in un lunedì 13 settembre messo in difficoltà dallo sciopero delle maestranze del CPTv di Roma. La Clerici e la sua squadra vanno in onda da Milano e quindi il suo bosco magico può ripartire: e, a nostro avviso, meglio non poteva andare per l’ammiraglia Rai.

“Eccoci qui nel nostro mezzogiorno. Oggi riparte tutto e ripartiamo anche noi. Questo è l’anno della ripartenza e speriamo bene.Oggi ripartono anche le scuole e penso ai ragazzi e ai genitori che stamattina si sono svegliati presto per fare colazione, per preparare le cartelle, per andare in classe. Riparte anche il nostro Mezzogiorno: speriamo di tenervi tanta compagnia con le nostre ricette e le nostre chiacchiere!”

dice la Clerici in apertura di puntata. La metafora dell’anno scolastico attraversa questo debutto (con tanto di ‘maschio Alfio’ in versione scolaretto) insieme alla parola chiave ‘Ripartenza’, che segna il kick-off  di questa edizione. Una ripartenza che qui ha il sapore di un ritorno a casa: squadra vincente non si cambia. E per fortuna.

Rivoluzionare un programma che funziona, e che peraltro ha avuto non poche difficoltà all’esordio dello scorso anno, sarebbe stato davvero folle (anche se non così strano in televisione). Fatto sta che dopo aver trovato faticosamentre una quadra nel corso della scorsa stagione, sarebbe stato a dir poco presuntuoso pensare di ‘ristrutturare’ un programma che ha dimostrato di andar bene, anche oltre ogni previsione. Tanto più che il programma ‘è’ nella sostanza Antonella Clerici, col suo modo di bucare lo schermo e di gestire tempi, spazi e ospiti senza apparente fatica.

È sempre Mezzogiorno

E così torna tutto identico a se stesso, o quasi. Non cambia la sigla mentre lo studio non cambia nella sostanza, ma si allarga per accogliere meglio i suoi amici restando fedele a se stesso: c’è infatti un nuovo spazio per il maestro panificatore Fulvio Marino, che lascia il carrettino semi-attrezzato dello scorso anno e conquista una vera e propria cucina, mentre la ‘zia Cri‘ ha uno spazio tutto suo per suggerire a casa ‘le ricette dell’ultimo minuto’.

Tornano inalterati i giochi, con tanto di scoiattolini che tornano nel proprio albero dopo le vacanze trascorse con la padrona di casa pronti per riprendere il Gioco degli Indizi, e anche il game alla ‘Raffaella Carrà’ per indovinare quanti fiori di pesco ci sono sotto la cupoletta. Il clima fatato non è intaccato dall’estate – anche perché si sente che ci sono state le prove e che l’impaccio del ritorno è ampiamente superato da una scioltezza acquisita nei giorni precedenti il debutto –  e resta una delle cose più piacevoli del programma.

È sempre Mezzogiorno

Torna anche la compagnia di giro, che ritrova all’appello Lorenzo Biagiarelli, la nutrizionista Evelina Flachi, gli Improtas, i già citati Fulvio Marino, il maschio Alfio, Zia Cri e i collegamenti con Matteo ‘Matt The Farmer’ il Contadino. Si aggiungono poi tutti gli amici e le amiche ‘a rotazione’ del bosco di Casa Clerici. E se proprio potessi dare un suggerimento per la confezione, direi di aiutare la memoria – e l’udito – dei telespettatori con un sottopancia col nome degli ospiti ‘occasionali’: non tutti riescono ad essere sempre a casa Clerici e un ascolto un po’ più distratto rischia di far perdere il nome dei protagonisti dei vari segmenti. Per il resto, toglierei di mezzo anche la luce sparata, a mio avviso non solo artificiosa (e in questo senso stona con la genuinità della padrona di casa) ma anche inutile.

È sempre Mezzogiorno

 

Saltato UnoMattina e Storie Italiane, quindi, l’inizio della stagione autunnale ha tutti i colori della primavera e tutto il calore della famiglia, temi sempre cari ad Antonella Clerici e declinati con generosità anche nello studio. Sembra che non sia passato neanche un giorno dallo scorso giugno: per qualcuno potrebbe essere un limite, ma non per un programma come questo che ha proprio nella consuetudine, nella rassicurazione, nel piacere della quotidianità, nella capacità di variare il già noto alcuni dei suoi punti di forza, insieme al ritmo serrato e alla sensazione di generale piacevolezza e di fluidità, anche nella regia, che non fa sentire la durata. E in tv è tutto.

Bentornata Antonella. E in bocca al lupo per questo nuovo anno scolastico: il primo giorno è andato proprio bene.