Home È sempre Cartabianca Lerner-Giordano, dalla Berlinguer va in scena la reunion: “Toh, chi si rivede”

Lerner-Giordano, dalla Berlinguer va in scena la reunion: “Toh, chi si rivede”

Dopo anni di duri scontri televisivi, Gad Lerner rivede Mario Giordano a “E’ sempre Cartabianca”. Le posizioni rimangono opposte ma almeno senza ricorrere a colpi bassi.

pubblicato 8 Novembre 2023 aggiornato 9 Novembre 2023 17:29

Di nuovo uno di fronte all’altro, seppur a distanza, dopo oltre un ventennio. Nel mezzo tanti scontri verbali, affondi, accuse e frecciate reciproche. Gad Lerner e Mario Giordano si rincontrano a E’ sempre Cartabianca, con l’ex conduttore de L’Infedele che sottolinea scherzosamente l’evento in apertura del dibattito dedicato al conflitto israelo-palestinese.

Toh, chi si rivede”, esclama Lerner riferendosi proprio a Giordano. “Sono ventitre anni dal Tg1 che non lo vedo”. Il diretto interessato, inquadrato, sorride ma non replica, mentre Bianca Berlinguer accoglie impreparata e divertita la reunion.

Giordano deve a Lerner l’esordio in tv, avvenuto nel 1997 nella trasmissione Pinocchio. Una volta nominato direttore del Tg1, lo stesso Lerner lo portò con sé al notiziario di Rai 1, tuttavia l’esperienza durò pochissimo.

Da quel momento in poi le strade si separarono, con la distanza che divenne siderale pure sul fronte politico. E nel 2019 Lerner arrivò a chiedere pubblicamente scusa per aver lanciato il giornalista piemontese: “Ebbene sì, mia è la responsabilità dell’ esordio televisivo di Mario Giordano”, scrisse su Il Venerdì di Repubblica. “Per il mio Pinocchio volevo una redazione pluralista in cui fossero rappresentate anche le sensibilità della destra e mi avevano segnalato quel giovane redattore de Il Giornale diretto da Vittorio Feltri, molto ferrato in materia economica. Giordano era un simpatico vulcano di idee, rappresentava brillantemente l’altra campana. Ma devo ammettere che non ci sarebbe mai venuto in mente di mandarlo in video a fare il Grillo Parlante pedalando su una bicicletta se non avesse avuto quell’ aspetto curioso di adulto-bambino e quella voce acuta spaccatimpani. Lui si prestò volentieri […] L’ anno successivo, quando fui nominato direttore del Tg1 e Berlusconi protestava perché ero troppo di sinistra, pensai che sarebbe stato il contrappeso giusto dentro il paludato telegiornale della rete ammiraglia, bisognoso di innesti controcorrente. Fu la mia unica assunzione”.

Non sazio, Lerner rincarò la dose nel 2021 a La Confessione: “Giordano è portatore di una visione così provinciale, meschina e rinchiusa in se stessa che nemmeno il suo Monferrato riconoscerebbe più”. Uno sfogo, perlomeno questo, figlio di un precedente attacco da parte di Giordano in tema di immigrazione: “Quello che tu, caro Gad, con maglietta rossa e Rolex non capisci è che la gente che vive in periferia e nei piccoli paesi non vuole vedere le periferie e i piccoli paesi invasi dagli immigrati”, affermò il volto di Fuori dal coro. “Tutto mentre voi state col culo al caldo nelle ville della collina o nei bei quartieri del centro città”.

Altro clima rispetto a quello respirato martedì sera su Rete 4. Sempre su posizioni opposte, ma almeno senza ricorrere a colpi bassi.

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